La 6a giornata partita per partita

Stadio Olimpico di Torino

Stadio Olimpico di Torino 

La presentazione della sesta giornata di campionato, con l’analisi di tutti gli incontri. Genoa-Napoli e Milan-Sampdoria sabato, la domenica vedrà all’orario di pranzo il derby della Mole e la capolista Roma impegnata contro il Bologna nel posticipo serale. Monday-night tra Fiorentina e Parma.

Riposo..
Intervallo. Il primo tempo è finito e adesso, con solamente un giorno a disposizione, si recupera il fiato per poi iniziare la seconda metà del gioco.
Il turno infrasettimanale è terminato riservando alcune sorprese, il turn-over effettuato dagli allenatori ha influito molto sulle prestazioni in campo, con relativi cambi di modulo durante i rispettivi match per cercare di risollevare e cambiare le sorti dell’ incontro. Ma adesso si guarda alla sesta giornata di campionato.

…si riparte!
Sabato 28 si giocheranno due anticipi: alle 18 il Napoli farà visita al Genoa, mentre alle 20.45 il Milan riceverà la Sampdoria.
Dopo aver effettuato una straordinaria partenza in campionato e aver battuto i vice campioni d’ Europa, gli azzurri di Benitez sbattono sul Sassuolo, perdendo il primato davanti al loro pubblico. I partenopei passano in vantaggio con un siluro di Dzemaili, ma cinque minuti dopo Zaza spiazza tutti, beffa la difesa del Napoli (3/4 nuova), ammutolisce il San Polo e sigla il goal che vale non solo la conquista del primo punto in serie A, ma forse anche la svolta dell’ intero campionato.
Per non perdere la scia della Roma, solitaria in vetta, a Genova il Napoli deve cercare il bottino pieno. Anche se non sarà facile dato che i rossoblù cercheranno immediatamente la riscossa, in quanto la squadra nel passato turno è tornata a casa dal Friuli con zero punti, frutto di una prestazione alquanto deludente. E già si parla di esoneri in casa grifone (a rischiare di più in questo momento è il direttore Delli Carri).

“Luci a San Siro, di quella sera..”: come celebra una famosissima canzone di Roberto Vecchioni, il posticipo serale vedrà il Meazza acceso, ma soprattutto infuocato. Se da una parte il Milan vuole a tutti i costi tornare alla vittoria (che manca dalla gara interna contro il Cagliari alla seconda giornata), la Sampdoria cerca il bottino pieno che ancora, dopo cinque giornate di campionato, non è arrivato. I rossoneri, privi del talento, calcisticamente parlando, di Balotelli (la società non ha fatto ricorso, quindi salterà anche il big-match contro la Juventus), cercano nei piedi di Matri i goal vittoria. Una squadra poco equilibrata in campo, sotto accusa tutta la fase difensiva, dieci goal subiti (solo sei di testa, mentre l’ anno scorso di testa furono 15 in tutto il campionato..). A Bologna si è vista la replica della gara di Torino, con una rimonta che è arrivata solo negli ultimissimi minuti finali. Conteranno anche gli infortuni, ma la vetta è sempre più lontana..
I blucerchiati invece perdono un’altra partita, anche se contro una Roma irresistibile: Delio Rossi prepara bene il match, sfoderando un 4-4-2 compatto, ma che regge solo per i primi quarantacinque minuti di gioco. Nella seconda frazione la squadra crolla, il gioco sballa, gli attaccanti si smarriscono, Barillà si fa espellere per doppia ammonizione e, dulcis in fundo, arrivano i goal dei giallorossi.
Tre partite perse, due pareggi: il trend deve cambiare.

Alle 12.30 anticipo domenicale di alta classe: il derby della Mole. Nella stracittadina calcistica più antica d’Italia, Torino e Juve si daranno battaglia per tutti i novanta minuti. Il Torino, dopo essere passato in vantaggio per due volte, ha visto sfumare l’ ennesima vittoria. Ventura attua un 3-5-2, inserendo l’ esordiente Bellomo a centrocampo ed affiancando Meggiorini a Cerci in fase offensiva. Arriva solo un punto, grazie alla doppietta di Cerci (a quota cinque, capocannoniere della categoria), che fa salire i granata a quota otto in classifica.
La Juventus è costretta ad inseguire per la quarta volta consecutiva. Ancora una volta la squadra di Conte passa in svantaggio contro il Chievo (cosi come contro Verona, Copenaghen e Inter), ma fortunatamente ritrova l’assetto tattico e la grinta per rimontare e vincere la partita. Anche Conte schiera il 3-5-2, confermando in fase offensiva Llorente, facendo rifiatare Tevez ed inserendo Quagliarella. Prima Thereau porta in vantaggio i clivensi, ma poi ci pensano appunto Quagliarella, l’ autorete di Bernardini e la terna arbitrare a completare la rimonta bianconera. In cinque partite la porta campione d’Italia ha subito già quattro reti, il doppio dell’ anno scorso. Dati alla mano che non piacciono al tecnico, che vuole maggiore concentrazione in campo, sin dal primo minuto, già a partire dal derby.

Alle 15 si disputeranno cinque partite.
La classifica dell’ Atalanta rispetto all’ultima giornata non è cambiata: tre punti ed ennesima sconfitta subita, anche se questa volta i ragazzi di Colantuono hanno fatto di tutto per rimontare, mettendo in campo la voglia che voleva il tecnico e cercando di aggrapparsi al pareggio. Contro l’ Udinese non sarà facile, ma i friulani, nonostante la vittoria conquistata grazie al solito Di Natale, non stanno certo passando un periodo sfavillante, quindi l’ Atalanta può ben sperare in un risultato positivo.

Per il Cagliari un pareggio tutto sommato giusto quello conquistato nel campo del Livorno. I rossoblù, in ombra nel primo tempo, nella ripresa, grazie al goal del definitivo uno a uno con Ibarbo, cambiano totalmente ritmo. Da non sottovalutare anche il turnover effettuato da Lopez: dal primo minuto dentro Ekdal per l’ infortunato Cossu , con Avelar, Dessena rispettivamente in difesa e centrocampo e Nenè- Ibarbo in fase offensiva. Si sperava in una vittoria, ma vista l’ andatura della gara, il pareggio in trasferta è sempre un buon risultato. E far finire almeno col segno X anche la partita contro l’ Inter, tutta Cagliari se lo augura. Quella con la squadra nerazzurra sarà una partita difficilissima: contro una buona Fiorentina,gli uomini di Mazzarri sono riusciti a ribaltare il risultato in soli dieci minuti. Prima Cambiasso e poi Jonathan rispondono a Rossi, agganciando Juventus e Napoli al secondo posto e tornando,per la gioia dei tifosi interisti, nelle posizioni di alta classifica.

Momento difficile e delicato per il Catania. La squadra rossazzurra paga l’ ennesima sconfitta (la quarta) e nelle due partite consecutive che si giocheranno in casa cercherà l’ aiuto soprattutto del pubblico per trovare non solo il bottino pieno e risollevarsi in classifica, ma anche per ritrovare quella condizione ottimale che mister Maran sta cercando. Nonostante i primi due goal subiti a causa di errori individuali, gli etnei però anche contro la Lazio hanno confermato qualche timido segnale di crescita, ora però ci vuole la scossa, quella forte, davanti al proprio pubblico. Contro un Chievo, che ha messo alle corde la Juventus,arrabbiato per un goal annullato clamorosamente a Paloschi, il Catania dovrà trovare, necessariamente ed in tutti i modi, la vittoria.

Sette punti in classifica per il Verona. Un buon bottino per una neopromossa, considerando le cinque partite già disputate. Contro il Torino la squadra di Mandorlini è stata brava a non abbattersi e cercare, nonostante tutto, quel pareggio tanto sudato e tanto meritato. Grazie soprattutto a Toni, che anche se non ha insaccato il pallone in rete, è stato determinate in tutti e due i goal: prima ha sfornato un bell’ assist in spaccata per Gomez e poi si è procurato il calcio di rigore, trasformato da Jorginho. Trentasei anni e non sentirli per il campione del mondo.
Questa volta gli scaligeri affronteranno il Livorno di Nicola che, contro il Cagliari, ha confermato gli undici titolari del passato turno. Un buon pareggio conquistato anche da quest’altra neopromossa,otto punti in classifica, che confermano la crescita della squadra, anche se il secondo tempo ha lasciato leggermente a desiderare. Verona-Livorno sarà un match ricco di sorprese..

Nessuno credeva che potesse uscire dalla bolgia del San Paolo con un punto importantissimo. Il Sassuolo, dopo quattro partite a zero punti in classifica e con le sette reti ancora da digerire, va a conquistare il pareggio che potrebbe cambiare le sorti del suo campionato, soprattutto dal punto di vista morale. Il cambiamento tattico attuato da Di Francesco premia il mister emiliano, e contro la Lazio si vuole ricominciare a stupire, come succedeva nello scorso campionato cadetto.
I biancocelesti, nonostante l’emergenza, con i goal di Ederson, Lulic e Hernanes hanno avuto la meglio sul Catania: non era facile trovare la vittoria contro i rossazzurri, soprattutto quando in difesa ti mancano tutti i titolari, Klose non fa parte della gara e si viene da una sconfitta pesante. Ma alla Lazio va tutto bene e al triplice fischio finale i tifosi possono esultare per la terza vittoria in campionato.

Posticipo importante quello delle 20.45. La magica è tornata. La quinta vittoria di fila della Roma non solo segna il record (mai cinque vittorie consecutive all’esordio), ma soprattutto fa già sognare i tifosi che si ritrovano in testa alla classifica da soli, dopo tanto tempo, dopo tante sofferenze. La Roma esprime un ottimo calcio, una straordinaria condizione fisica ed è rinata dalle ceneri. Ancora una volta la gara si decide nel secondo tempo: Benatia prima e Gervinho poi su assist di Totti, firmano il 2-0 contro la Sampdoria e volano in classifica. Garcia è amato già da tutto il popolo giallorosso e contro il Bologna vuole vincere non solo per mantenere il primato, ma soprattutto per arrivare al meglio e in ottima condizione al big-match contro l’ Inter di domenica prossima.
Il Bologna si presenta all’Olimpico ancora incredulo di come gli sia potuta sfuggire la vittoria contro il Milan: i rossoblu stavano portando a casa tre punti importantissimi per la classifica, e il rocambolesco pareggio subito all’ ultimo e quella traversa colpita da Diamanti agli sgoccioli, gridano ancora vendetta. Fare risultato contro la prima della classe potrebbe essere la giusta medicina per poter ripartire da subito.

Nel Monday-night tra Fiorentina e Parma spicca il desiderio di rivalsa dei viola che vogliono rifarsi dalla sconfitta subita a Milano contro l’ Inter. La squadra di Montella, passata in vantaggio con Rossi (5 goal in campionato in 5 partite, capocannoniere insieme a Cerci del Torino), ha subito la rimonta nerazzurra, accusando la prima sconfitta stagionale. Rientra in formazione Pizzarro, da tanti definito insostituibile nell’economia del gioco dei toscani, per dare una mano ai compagni a superare questo momento negativo.
Il Parma invece, nonostante i brividi avuti durante il match contro l’ Atalanta, urla il suo primo hurrà di questo torneo. Dopo un ottimo primo tempo, chiuso in vantaggio di due goal, la squadra di Donadoni ha penato non poco nella ripresa e il triplice fischio finale è arrivato come una liberazione per tutto l’ambiente ducale. A Firenze, se vorrà mettere il bastone tra le ruote ai padroni di casa, dovrà cercare di sfoderare una grande prestazione.