Il ritorno della “Gallina Bionda”

18 dicembre 2011: Maxi Lopez esulta dopo il penultimo gol in rossazzurro...

18 dicembre 2011: Maxi Lopez esulta dopo il penultimo gol in rossazzurro... 

Il ritorno al gol in rossazzurro di Maxi Lopez, dopo quasi due anni, non è passato inosservato. Un ritorno-recupero importante di un calciatore che ha dato è può dare ancora tanto alla causa etnea...

Da un rigore all’altro
A seicentonovantadue giorni dal calcio rigore realizzato al Palermo, nel derby del “Massimino” del 18 dicembre 2011 vinto per 2-0, Maximiliano Gaston Lopez, meglio noto come Maxi Lopez, contro l’Udinese ha ripreso il discorso del gol in rossazzurro dopo un’interruzione lunga quasi due anni. Diverse le analogie tra la rete segnata ai rosanero e quella segnata ai bianconeri. Entrambe su calcio di rigore, entrambi calciati ‘sotto’ la Curva Nord, entrambe accompagnate da esultanze commoventi, con lacrime copiose che sgorgano giù senza controllo. In mezzo, stati d’animo diversi, situazioni diverse, paventate cessioni sfumate all’ultimo respiro ed esperienze tutt’altro che positive vissute tra Milano e Genova. Il dischetto degli undici metri come filo conduttore di una storia che riprende dopo un lungo periodo di stasi.

La quiete dopo la tempesta
“Passata è la tempesta: Odo augelli far festa, e la gallina, tornata in su la via, che ripete il suo verso. Ecco il sereno rompe là da ponente, alla montagna; sgombrasi la campagna, e chiaro nella valle il fiume appare”. Ecco come una rete può far dimenticare una tempesta, fatta di fischi, contestazioni ed imprecazioni, facendo ritornare la tranquillità, come la quiete del Leopardi. Il ‘comico’ passaggio al Milan di Maxi Lopez nel gennaio 2012, accompagnato da una stucchevole commedia, con tanto di “soggiorno-sequestro” in un albergo meneghino, aveva fatto storcere il naso a buona parte dei tifosi rossazzurri. Si può andar via per sete d’ambizione, ma non in questo modo. Dopo il fallimento rossanero (poche le opportunità concesse a Maxi per un giudizio veritiero) ecco l’esperienza doriana. Altro fallimento dopo un avvio promettente. Cessioni in prestito, la proprietà del cartellino di Maxi Lopez è ancora rossazzurra. Estate 2013, le pretendenti disposte ad accaparrarsi la “Gallina Bionda” non mancano, né in Italia né nel resto del mondo. Prima salta il passaggio in Arabia all’Al Nasr, poi, sul filo di lana, salta anche il possibile scambio col Parma con Okaka. Maxi ritorna in rossazzurro: è destino, è tempesta. Fischi e contestazioni lo accolgono sin dai primi allenamenti (a porte aperte) in quel di Torre del Grifo. Ma la gallina torna sulla via, ecco il sereno dall’Etna e chiaro nella Val Demona il Simeto appare.

 Maxi

Maxi "scappa" a Fernandez 



Avvisaglie di “vero” Maxi
Le prime avvisaglie del ritorno “vero” Maxi Lopez, per intenderci quello ammirato nei primi sei mesi del 2010 con Mihajlovic in panchina, si erano percepite nella notte del “San Paolo” dello scorso 2 novembre: impegno visibile ed autentico pericolo numero 1 per la retroguardia napoletana. Antipasto di quanto accaduto contro l’Udinese. Al momento, sono solo “avvisaglie”. Solo il tempo e le prossime partite potranno dire confermare o smentire questa sensazione. Di certo, l’abulico ed irritante calciatore visto nelle prime gare di questa stagione sembra esser svanito. Tempo al tempo.

Record nel mirino
Con Gonzalo Bergessio ai box, almeno fino alla sosta natalizia, il peso dell’attacco rossazzurro è tutto riversato sulle spalle della “Gallina Bionda”. Nella sfortuna (l’infortunio del “Lavandina”) ecco, come spesso accade nel calcio, l’occasione d’oro per Maxi Lopez, riconquistare il posto da titolare e, magari, confermarlo anche fino al termine della stagione. Nel mirino del centravanti argentino, anche la vetta della classifica dei “marcatori rossazzurri in serie A” attualmente occupata da Mascara. Il gol realizzato all’Udinese, il numero 23 nella massima serie, pone Maxi Lopez al quinto posto, dietro a Spinesi (24 reti), Bergessio (26 reti) al compianto Memo Prenna (29 reti) e al primatista Mascara (31 reti). Otto reti da realizzare per piazzarsi in cima ai marcatori etnei, contribuendo massicciamente al raggiungimento di una nuova salvezza. E’ questa la scommessa del “nuovo” Maxi. Chi l’avrebbe mai detto…

 Maxi...scusate per il ritardo!

Maxi...scusate per il ritardo! 



Maxi-Catania: la pace è servita
Quel 18 dicembre 2011, dopo aver spiazzato il portiere rosanero Benussi, quelle lacrime (immortalate nella foto in alto nell’abbraccio con Almiron) avevano sancito la fine di una storia d’amore iniziata nel gennaio 2010, con un autentico ‘colpo di fulmine’, e proseguita con fortune alterne fatte di crisi passeggere (incomprensioni tattiche) e qualche digiuno (di gol) di troppo. Quelle lacrime, quelle scuse, dopo aver superato il portiere bianconero Brkic, nel match dello scorso 9 novembre, accompagnate dal canto d’esultanza del “Popolo Rossazzurro”, che per ben cinque volte ha risposto presente (Lopez) alle chiamate (Maxi) dello speaker Stefania Sberna, hanno chiuso il cerchio: tra Maxi Lopez e il Catania la pace è servita. Avanti, insieme!