Fidelis Andria-Catania, precedenti: il palo dei rimpianti

Gianvito Plasmati, in azione contro il Matera

Gianvito Plasmati, in azione contro il Matera 

Il racconto dell'ultimo precedente in terra pugliese tra le due formazioni

Svegliarsi, troppo tardi...
Prima gara del 2016. Il Catania di Pippo Pancaro si reca allo stadio “Degli Ulivi” di Andria a distanza di quindici anni dall’ultima volta, quando gli uomini di Vincenzo Guerini vennero bloccati sullo zero a zero da un’agguerrita Fidelis. Con rinnovate ambizioni, generate dal successo ottenuto prima della sosta invernale contro la Paganese (netto 3-0 con doppietta di Caetano Calil), i rossazzurri confidano di espugnare il campo dei federiciani così come avvenuto nell’anno di grazia 1990: pirotecnico 4-3 per gli etnei in virtù della doppietta di un redivivo Nicola D’Ottavio, ispiratissimo come non mai, e alle reti di Rossi e Scienza.

Le premesse ci sono, ma sul campo non vengono rispettate. L’Elefante stenta, forse ha mangiato qualche panettone di troppo. La Fidelis è accorta, ha una difesa quasi impenetrabile, e al minuto 16 sfiora la rete del vantaggio con Grandolfo; marcatura sfumata per via di una provvidenziale (per il Catania) uscita del portiere Liverani. La partita non è proprio indimenticabile, anzi. Il Catania sembra ancora in vacanza: non pressa, non attacca e non morde come dovrebbe fare una squadra bisognosa di recuperare in classifica.

Al settantasettesimo, mister Pancaro decide di mandare in campo il quarto attaccante a far compagnia ai già presenti Calil, Calderini e Russotto. Fuori Scarsella, dentro Gianvito Plasmati. Due minuti più tardi, lo ‘spilungone’ di Matera, rinnega il suo passato federiciano (12 reti in 31 gare nel 2005/06, la sua miglior stagione) provando a dare un dispiacere ai suoi ex tifosi: Russotto scambia con Nunzella, assist al bacio per la torre lucana che schiaccia di testa verso la porta. Sembra fatta. Il palo ‘salvatore’ respinge il pallone salvando lo zero a zero.

Gli etnei, finalmente svegli dopo ottanta minuti passati ad aspettare, cercano disperatamente il gol negli ultimi dieci minuti rimasti. Rete che arriva al minuto 88: traversone di Garufo e provvidenziale colpo di testa di Calil. A strozzare l’urlo in gola ci pensa il direttore di gara, Carmine di Ruberto di Nocera Inferiore, che annulla la marcatura per un fuorigioco millimetrico. L’inutile assalto all’arma bianca dei rossazzurri serve solo ad incrementare una dose di rimpiante già traboccante. Lo zero a zero finale sancisce un’altra occasione sprecata per compiere quell’exploit mai arrivato.




Bilancio complessivo dal 1946 ad oggi
VITTORIE FIDELIS ANDRIA: 3

VITTORIE CATANIA: 1

PAREGGI: 2

GOL FIDELIS ANDRIA: 8

GOL CATANIA: 4

ULTIMA VITTORIA FIDELIS ANDRIA: 1999-00 (2-0, in Serie C1)

ULTIMO PAREGGIO: 2015-16 (0-0, in Lega Pro)

ULTIMA VITTORIA CATANIA: 1989-90(4-3, in Serie C1)