ESCL- Chinellato: "Catania servono più gol. Massimino è stato unico"

Chinellato tra due giocatori del Milan (Milan-Catania 0-0, 1982-83)

Chinellato tra due giocatori del Milan (Milan-Catania 0-0, 1982-83) 

Giacomo Chinellato, doppio ex di Catania e Cagliari, in esclusiva a “CalcioCatania.Com” ha espresso il suo pensiero su etnei e sardi che si sfideranno sabato. Chinellato ha ricordato Massimino nel giorno del 18’ anniversario della sua scomparsa.

Giacomo Chinellato, ex stopper del Catania dal 1982 al 1984, uno dei protagonisti del ritorno dei rossazzurri in Serie A nei famosi spareggi di Roma (stagione 82-83), ha concesso una intervista esclusiva ai microfoni di “CalcioCatania.Com” per parlare della prossima partita di campionato degli etnei contro il Cagliari. Chinellato ha militato infatti in carriera anche nel Cagliari dal 1984 al 1986. L’ex difensore del Catania ai nostri microfoni ha anche espresso il proprio ricordo di Angelo Massimino nel giorno del 18° anniversario della scomparsa del Presidentissimo rossazzurro.

“Mi dispiace per l’attuale situazione di classifica del Catania ma sono fiducioso sulle chance di salvezza dei rossazzurri – ha affermato Chinellato – Dall’inizio di questo campionato gli etnei hanno accusato grossi problemi in attacco. Una squadra che deve salvarsi non può segnare così poco. In questo momento dispiace dirlo ma la squadra di Maran sta messa male perché oltre a fare pochi gol ne prende pure tanti. Credo che non è stato trovato il giusto equilibrio tra le due fasi perché manca forse qualcosina in organico e comunque anche gli infortuni hanno influito pesantemente. I rossazzurri giocano anche bene ma non appena prendono il gol dall’avversario si sfilacciano.

Dalla partita col Cagliari in poi, diventano tutte partite da ultima spiaggia. Il Catania deve cercare di fare quanti più punti possibili con avversari alla portata perché inevitabilmente sarà difficile portare qualcosa a casa con squadre come Juventus e Napoli. I rossazzurri devono pensare solo a vincere senza sperare sui risultati delle altre squadre. Il Catania non si può cullare sul fatto che le dirette concorrenti facciano peggio anche perché ogni tanto ci scappa il risultato a sorpresa come è stato domenica per il Livorno nel pari contro il Napoli.

Il Cagliari? I sardi al contrario dei rossazzurri hanno un reparto d’attacco davvero temibile. Sono organizzati anche in difesa con giocatori che ormai sono nel giro della Nazionale. E’ una squadra da metà classifica e ormai la ritengo fuori dalla lotta alla salvezza rispetto a qualche giornata fa. La vittoria di domenica contro l’Udinese, per me inaspettata, credo che ha allontanato definitivamente il Cagliari dalle zone basse della classifica.

Sabato sera mi aspetto una partita giocata sui nervi. Il Catania non deve pensare all’avversario o a chi scende in campo tra i sardi e neppure alle diverse situazioni di classifica. Se la squadra di Maran starà bene fisicamente e mentalmente riuscirà a fare risultato. Occorre giocare una partita attenta e se possibile sbloccare subito il risultato come è stato contro la Lazio. Il Catania ce la può fare ma i giocatori devono avere voglia di lottare.

Il mio ricordo di Massimino? Mi fa piacere parlare del Presidentissimo in un giorno così particolare che vedo viene ricordato con grande affetto dai tifosi rossazzurri. Massimino era un ‘festaiolo’. A lui piaceva spesso ripetere questa parola alla squadra. Voleva una squadra e un gioco ‘festaiolo’ che facesse principalmente divertire i tifosi al di là del risultato. Era un presidente sanguigno di quelli che oggi non se ne trovano. Ai giorni d’oggi i presidenti pensano soprattutto all’aspetto economico. A Massimino invece piaceva vivere la sua squadra. Ci seguiva sempre e viveva lo stadio come fosse casa sua. Mi ricordo un giorno che avevano litigato Giorgio Mastropasqua e Marcello Gamberini, chiamarono il presidente e Massimino anziché dare una multa ai due giocatori come si fa oggi, li abbracciò entrambi risolvendo tutto come fosse un vero padre di famiglia. Massimino avrà avuto anche i suoi difetti ma è stato un presidente speciale ed unico”.