Cosenza-Catania, presentazione: Ultimissima occasione

Mimmo Di Cecco, nuovo volto della mediana etnea

Mimmo Di Cecco, nuovo volto della mediana etnea 

La presentazione della gara del "San Vito - Marulla" in programma sabato 23 gennaio alle ore 20.30

Riaccendere le ambizioni spente
Lo scialbo pareggio contro il Monopoli, colto al “Massimino” domenica scorsa, ha arricchito ulteriormente il già vasto repertorio delle grandi occasioni fallite nel corso di questo campionato. Da Andria alla sfida coi biancoverdi è cambiato ben poco: ancora 0-0, ancora una prestazione scialba e poco convincente, ancora due punti lasciati per strada. Solita solfa, soliti discorsi che vengono ripetuti come una fastidiosa cantilena. L’anno nuovo, inoltre, non ha portato ancora neanche una rete. Poco, troppo poco per poter sperare (sognare) di invertire un campionato che sembra ormai incanalato verso l’anonimato. L’ attesa svolta – determinata da quel tanto agognato filotto di sei o sette vittorie consecutive – sembra ormai esser diventata un’utopia.

Una situazione stucchevole che ‘paralizza’ il Catania nella parte medio bassa della classifica: dodicesimo posto con 19 punti, in coabitazione con la Paganese, con appena un punto di vantaggio sul quint’ultimo posto, occupato dal Melfi (lucani impegnati in casa contro la capolista), che rappresenta il confine della zona play-out. Una distanza minima che al momento garantisce la permanenza in terza serie ma che, allo stesso tempo, non rende pienamente ‘giustizia’ alle potenzialità di un organico costruito non solo per salvarsi. Alla seconda giornata di ritorno, con un girone intero da disputare e con ben 48 punti a disposizione, quella tanto sospirata sterzata si può ancora dare.

In tal senso la gara di Cosenza si pone come ultimissima occasione per tentare di invertire la rotta e per dare un senso diverso a questa seconda parte di stagione. Tradotto: una vittoria al “San Vito – Luigi Marulla” (impianto recentemente intitolato alla memoria dell’ex attaccante rossoblu scomparso la scorsa estate), al cospetto della quinta forza del torneo, potrebbe riaccendere ambizioni che sembrano spente. Impresa tutt’altro che semplice – in passato riuscita soltanto negli anni sessanta – ma che non scansa la formazione di mister Pancaro dall’obbligo di provarci. Fino alla fine.

Dall’altra parte della barricata ecco i Lupi della Sila di mister Giorgio Roselli, reduce da 3 vittorie nelle ultime quattro gare e dal riposo ‘forzato’ generato dal rinvio della gara di Martina Franca. Quella rossoblu è una squadra compatta, solida e scorbutica che fa dell’equilibrio e del cinismo la sua arma migliore: 14 gol segnati (penultimo attacco del girone insieme al Martina) e, soprattutto, 10 reti incassate che ne fanno la miglior retroguardia d’Italia tra tutte le serie professionistiche. Compattezza ed equilibrio grazie ai quali i silani, insieme alla Casertana, hanno conquistato di diritto il titolo di rivelazione del campionato.