Ci sarà tempo per ripensare agli errori di Cagliari, ci sarà tempo per dimenticare un ibarbaro cavaliere colombiano e soprattutto conoscere il nuovo mister De Canio, ma questa settimana il Catania dovrà anche imparare a suonare la frisonmonica . Strumento originale per cuori impavidi, la frisonmonica per essere suonata richiede concentrazione, grinta e una buona dose di autostima e convinzione. Sponsor dello strumento è Alberto Frison, portiere rossazzurro classe ’88 che sabato a Cagliari ha dato prova del suo virtuosismo esecutivo, degno di un Paganini. Rigore parato, respinta parata, tiri parati e due gol subiti da non colpevole.

Tenebroso e schiena dritta, il portierino etneo ha fatto un figurino nel redivivo Sant’Elia, dando prova di quali siano le caratteristiche vincenti dello strumento: apertura alare e volo d’aquila per inseguire il pallone ovunque vada; il coraggio di buttarsi e rialzarsi perché la caduta sia consapevolezza di forza e non di debolezza. Frison, insomma, non è un esempio ma un modello da seguire di questi tempi. La sua serenità e la sicurezza mostrate saranno un punto di partenza per il nuovo corso rossazzurro con mister De Canio. Ci sarà da ritrovare la giusta serenità non solo per una difesa impaurita ma per l’intera squadra, scossa da un inizio di torneo shock e dall’esonero di mister Maran. Sì, proprio lui che è stato un gran maestro di frisonmonica, quando ancora non si chiamava così, quando ancora era uno strumento collettivo di bel gioco e vittorie. Ora tocca a De Canio rispolverarlo e rinnovarlo. A lui spetta un compito non semplice, far ritrovare convinzione e grinta ai giocatori. A lui spetta dirigere l’orchestra in una nuova lezione di musica, come un tempo, con un tempo nuovo. Trasformare la frisonmonica in Cataniarmonica. Quella che i tifosi rossazzurri preferiscono ascoltare. Anzi, vedere.