Catania-Perugia: in cerca di conferme

Daniele Sciaudone, volto nuovo della mediana etnea

Daniele Sciaudone, volto nuovo della mediana etnea 

La presentazione della gara tra etnei ed umbri, in programma sabato 31 gennaio al "Massimino"


Testa bassa e pedalare
Secondo impegno casalingo per il rinnovato Catania di Dario Marcolin. A otto giorni dalla goleada rifilata alla malcapitata Pro Vercelli i rossazzurri ricevono al “Massimino” il Perugia di Camplone, altra matricola. Così come i vercellesi, anche i perugini, sono reduci da una brillante prima parte di campionato, nella quale hanno ottenuto numerosi consensi, punti importanti e una posizione di classifica ragguardevole per una neopromossa: 30 punti in 23 gare, a solo un punto dalla zona play-off. Una zona promozione che, nel corso del girone d’andata, ha visto gli umbri assidui frequentatori. Sei lunghezze più giù rispetto al Grifone – reduce dal pareggio casalingo contro il Bari – ecco un “nuovo” Elefante, rivoluzionato dalla testa ai piedi, in ogni aspetto tecnico e caratteriale. Tanti i volti nuovi visti in campo contro i piemontesi, incredibilmente in sintonia tra loro, con meccanismi che sembravano rodati da chissà quante partite di campionato alle spalle. Prestazione convincente che ha riportato cenni di soddisfazione all’esausto e deluso Popolo Rossazzurro. Segnale importante, che si spera sia solo il primo di una lunghissima serie.

Una rondine non fa primavera, questo è chiaro. Proprio per questo occorre confermare contro l’ostico Perugia l’ottima performance avuta contro la Pro Vercelli. Nel corso del girone d’andata le prestazioni positive, seppur poche, ci sono state – Vicenza, Virtus Entella, il secondo tempo di Trapani, Latina, tanto per citare le più significative – ma puntualmente i rossazzurri hanno sempre fallito la successiva prova del nove: dopo le due vittorie di fila contro veneti e liguri, infatti, gli etnei rimediarono un’incredibile sconfitta ad Avellino, vanificando quanto di buono fatto tra le mura amiche. Ecco perché bisogna battere il Perugia e, successivamente, confermarsi a Modena. Vincere, perché vincere aiuta a vincere, a cimentare gruppo e consapevolezze. L’attuale situazione di classifica, poi, non concede altre scelte: quintultimo posto a quota 24 (in coabitazione col Crotone) ad una lunghezza dal diciassettesimo posto (occupato dall’Entella) che, scaramanzia a parte, equivale alla salvezza. Proprio così, la salvezza. Perché prima di provare a correre bisogna saper camminare, bene.

Testa bassa e pedalare. Come il più umile dei gregari. Perché per proseguire la scalata sul monte cadetto la ricetta giusta è proprio questa. Come Gino Bartali che passa la borraccia a Fausto Coppi, insomma: le “prime donne” non servono più. In questo momento bisogna metter dentro testa, cuore, muscoli e cervello. Uscire quanto prima dai vortici retrocessione per avvicinarsi sempre di più ad un sole che, dopo la vittoria sulla Pro, è meno lontano. La scalata continua: “Siate folli, siate affamati, siate umili, siate Elefanti!”