Catania-Parma (2-0): ripartenza ducale

Bergessio

Bergessio 

Il commento al match del "Massimino" tra rossazzurri e gialloblù.

Tre punti e quinto posto
Non sarà stato di certo il miglior Catania della stagione, ma la vittoria (netta) contro il Parma è decisamente un toccasana. Secco due a zero, con un gol per tempo, che cancellano dalla mente la figuraccia rimediata la scorsa settimana al “Dall’Ara” di Bologna. Gomez apre, dopo poco più di un minuto di gioco, Bergessio (devastante la prova dell’argentino) chiude ad una decina di minuti dalla fine. In mezzo, soprattutto nel primo tempo, un Parma propositivo ma poco concreto ed incisivo dalle parti di Andujar. Dall’altra parte, invece, ecco un Catania finalmente cinico e spietato in avanti, attento e lucido in difesa: da partita quasi perfetta. Il risultato finale, reso meno pesante dalle parate di Mirante, regala ai rossazzurri di ‘The Edge’ Maran tre punti meritati e una classifica invidiabile: quinto posto in coabitazione con Roma e Fiorentina e ben 6 punti dalla ‘zona calda’. Sorrisi per una vittoria che fortificano la ‘bontà’ di un Catania che, come la storia insegna, diventa quasi imbattibile tra le calde mura amiche dello stadio “Angelo Massimino”. In quel di Cibali, infatti, i rossazzurri hanno raccolto il 90% degli attuali punti in classifica: 10 (vittorie con Genoa, Atalanta e Parma, pareggio con Napoli). Un dato che conferma la tradizione casalinga positiva degli etnei e che si pone come monito ‘minaccioso’ per gli avversari. Il ‘cruccio’, però, è sempre il solito: per vivere un campionato d’alto livello occorre conquistare punti in campo avverso. In un campionato così livellato (verso il basso) non poi così impossibile sbancare le case altrui. Questione di testa. Nel frattempo, però, gli undici punti nel carniere danno al Catania una base solida per disputare un torneo tranquillo e ben distante dai pericoli.

Almiron, il ‘trattore’ è ripartito
In molti si erano chiesti che fine avesse fatto quel mediano dalla potenza straripante, capace di abbinare quantità e qualità in continuazione. Da colonna portante del centrocampo di Montella a sparuta comparsa in quello di Maran. Basta così. Sergio Bernardo Almiron, autentico ‘trattore’ rossazzurri, ha impiegato sette giornate per ripartire. Come un diesel. Al termine dei novanta minuti contro il Parma quella sensazione, parzialmente intravista a Bologna, è diventata certezza: Almiron è ritornato. Corre, recupera palloni, imbastisce gioco, provando, tra l’altro, anche qualche sortita offensiva. Se poi il portiere ducale Mirante non avesse smanacciato in angolo il ‘kilometrico’ pallonetto dell’argentino siamo certi che sarebbe venuto giù tutto Cibali (inteso come l’intero quartiere). Gol rimandato. Pazienza. Il dato più importante degno di nota è, senza ombra di dubbio, un altro: la mediana è nuovamente ‘arata’ a dovere…

Izco ‘ducale’, corsi e ricorsi…
Era il 26 novembre 2006. Nel Catania di Pasquale Marino, reduce dal pesantissimo 7-0 di Roma, esordiva in serie A un centrocampista argentino sconosciuto al grande pubblico: Julio Mariano Izco. Avversario di turno, il Parma. Risultato finale 2-0, con ‘Marianito’ assist-man per il raddoppio realizzato da Caserta. Sei anni più tardi il copione si ripete. Ancora una vittoria post-debacle (il 4-0 di Bologna); ancora due reti al Parma; ancora un assist vincente dell’ argentino divenuto, nel frattempo, il primatista assoluto di presenze in serie A con la casacca rossazzurra con 159 gettoni. Corsi e ricorsi storici recitava Vico. Applausi a scena aperta per l’umile mediano, dai sette polmoni, che non lesina fatica, scatti, ripartenze palla al piede per la causa etnea. E poco importa se i piedi non sono proprio ‘eccelsi’: ‘la vita da mediano’ non passa inosservata…

Dopo la sosta luci a San Siro
Come un ospite indesiderato, visto il risultato positivo ottenuto quest’oggi, ecco incombere la seconda sosta della stagione, a causa degli impegni ‘mondiali’ della Nazionale azzurra. Tra quindici giorni si ripartirà da Milano, con le luci di San Siro che illumineranno la gara (pomeridiana) tra i rossazzurri e l’Inter di Stramaccioni. Una gara dal fascino indiscusso che rievoca il recente (beffardo) pareggio in rimonta dello scorso marzo. Al “Meazza” con la stessa concretezza e determinazione, perché il solo ‘punticino’ raccolto in trasferta (a Roma contro i giallorossi) è davvero poca cosa. -29 all’Alba: “Siete stati Affamati, siete stati Folli, siete stati Umili, siete stati Elefanti!”