Biagianti, il Potenza nel destino: il secondo posto è tutto tuo!

Il podio dei più presenti in maglia rossazzurra (Grafica Bruno Marchese)

Il podio dei più presenti in maglia rossazzurra (Grafica Bruno Marchese) 

Con la 258a presenza con la maglia del Catania, Biagianti scavalca Rado al 2° posto della speciale classifica. Morra è a -62

Scavalcato Rado
di Salvo Emanuele
Il Potenza nel destino di Marco Biagianti. Dopo aver tagliato il traguardo delle 250 presenze ufficiali in maglia rossazzurra, nella gara disputata al “Massimino” lo scorso 3 marzo, ed aver agganciato Rino Rado a quota 257 nel match del “Viviani” di domenica scorsa, questa sera, mercoledì 22 maggio 2019, sempre con il Potenza come avversario, Marco Biagianti ha fatto tutto suo il secondo gradino del podio degli alfieri del Calcio Catania 1946, mettendosi alle spalle il portiere di San Stinto di Livenza. Un traguardo assai prestigioso frutto di un amore vero e puro per la maglia rossazzurra. Una maglia indossata per la prima volta il 7 aprile 2007, in quel di Lecce, contro la Roma, e difesa negli anni con onore e senso di appartenenza, fra A, C e Coppa Italia. Raggiunto un obiettivo è già tempo di pensare anche al prossimo, a quel primo posto occupato da Damiano Morra che dista 62 match ancora. L’obiettivo, almeno per questa stagione, nella quale si è messo alle spalle icone come Nicola Fusco (222 presenze), Marianito Izco (235 presenze, 218 delle quali in Serie A), Luciano Buzzacchera (236 gettoni), Giuseppe Mascara (238 presenze) e il già citato Rado, è ridurre ulteriormente il gap da Morra, portandolo a quota 58, concludendo quest'ennesima annata in rossazzurro, la numero undici, con il tanto sospirato salto in cadetteria. Una categoria, la Serie B, nella quale Marco 'Power' Biagianti non ha mai giocato con la casacca del suo Catania.

Damiano Morra, primatista in maglia rossazzurra 



Storia di un "grande amore"
di Enrico Salvaggio
Centrocampista che può giocare indifferentemente davanti alla difesa o come interno di centrocampo, votato all'equilibrio tattico più che alla costruzione del gioco, Marco Biagianti a Catania non ha certo bisogno di presentazioni, in virtù delle 155 presenze in maglia rossazzurra (148 in Serie A, 7 in Coppa Italia) accumulate tra il 7 aprile 2007 ed il 26 agosto 2013, nel "periodo d'oro" della società di via Magenta, alle quali si sono poi aggiunti altri 103 gettoni dopo il "ritorno a casa" dell'estate 2016.

Cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina, esordisce nel calcio professionistico col club toscano nella Coppa Italia di Serie C 2002/03 (stagione in cui la squadra di Firenze, risorta dopo il fallimento della società diretta da Cecchi Gori, assunse temporaneamente la denominazione di “Florentia Viola”). Negli anni successivi si afferma nei campi di provincia giocando da titolare nel Fano, nel Chieti e nella Pro Vasto.

E' proprio nel club abruzzese che Biagianti viene notato dal Catania che lo acquista nel gennaio 2007, determinando il triplo di salto di categoria del giocatore (dalla C2 alla Serie A). Il mediano esordisce in massima serie il 7 aprile 2007 nei minuti di recupero del match Catania-Roma, per poi scendere in campo da titolare nel decisivo “spareggio-salvezza” contro il Chievo a causa delle numerose indisponibilità patite dalla formazione di Pasquale Marino in occasione dell'ultimo turno di campionato.

Conquistata la salvezza, la società etnea decide di confermarlo in rosa. Biagianti, durante la gestione Baldini, si ritaglia uno spazio da comprimario; la svolta arriva con l'approdo sulla panchina etnea di Walter Zenga, che promuove l'allora 23enne titolare, schierandolo davanti alla difesa al posto di Mark Edusei. Anche in questo caso il fiorentino porta bene al Catania, che conquista un'altra salvezza in extremis.

La conferma di Zenga garantisce al numero 27 l'agognato posto da titolare nella successiva stagione 2008/09, caratterizzata dal massiccio ricorso al turnover del tecnico milanese che però ha in Biagianti uno dei pochissimi punti fermi. Il buon campionato della squadra etnea e le ottime prestazioni fornite dal centrocampista determinano la convocazione in nazionale da parte del ct Marcello Lippi in occasione dell'amichevole Italia-Irlanda del Nord, disputata a Pisa il 6 giugno 2009. Il fiorentino tuttavia non scende in campo ed assiste dalla panchina all'esordio in azzurro del suo compagno e capitano Peppe Mascara.

Maggio 2010: Marco Biagianti applaude la Nord dopo la salvezza in Serie A 



Nella stagione 2009/10 è ancora titolare indiscusso, ed è uno dei tanti giocatori rilanciati alla grande da Mihajlovic dopo i deludenti primi mesi targati Atzori. Che sia un'annata d'oro lo conferma il fatto che Biagianti concentra in tale stagione i suoi unici 3 gol realizzati con la maglia del Catania. Il primo lo realizza di testa a Parma il 30 agosto 2009; il secondo, un diagonale mancino che garantisce un prezioso punto salvezza contro l'Udinese il 31 gennaio 2010; il terzo è ancora frutto di un inserimento in avanti e punisce il Siena nell'incontro disputato il 18 aprile 2010. Insieme a Izco e Ricchiuti, il mediano forma un trio di centrocampo che coniuga qualità e quantità e attira l'interesse di altri club del massimo campionato, in particolar modo Genoa e Palermo.

Quando il suo trasferimento ai rivali rosanero sembra ormai cosa fatta, l'ad Lo Monaco, durante la presentazione della squadra per la stagione 2010/11, annuncia con orgoglio che il ragazzo ha rifiutato il trasferimento e resta quindi alle pendici dell'Etna. Da lì, però, cominciano i guai di natura fisica che ridimensioneranno il proseguo di carriera del giocatore, che finisce col perdere il posto da titolare, ma si consola con la fascia di capitano che il club rossazzurra gli assegna per le stagioni 2011/12 e 2012/13.

Dopo esser sceso in campo contro la “sua” Fiorentina nella prima partita della stagione 2013/14, Biagianti si scontra col “nuovo corso” targato Pablo Cosentino, che decide di escluderlo dai piani tecnici puntando su altri giocatori come Plasil e Guarente. L'ex capitano si accasa così al Livorno. Un addio in parte romantico (“Grazie per questo bellissimo viaggio lungo 7 anni! In bocca al lupo di vero cuore. ‘Non smettete di credere nei vostri sogni’. Un abbraccio grande. Marco #27”, questo il bigliettino lasciato nello spogliatoio a TdG), in parte polemico (”Il calcio si sa com'è, certe volte non guarda in faccia nessuno; la riconoscenza o il rispetto non esistono nella vita figuriamoci in questo sport! La trattativa e' stata molto lunga, la mia volontà e' sempre stata quella di rimanere a Catania, ma nel giro di una settimana per scelta societaria mi sono ritrovato dal dover firmare il rinnovo di contratto a non rientrare più nel progetto del Calcio Catania! Quando non sentì la fiducia della società,capisci che non hai più scelta ed e' giusto guardare avanti.”, così sul profilo twitter, dove però non manca un ulteriore pensiero affettuoso per la “sua” piazza: “A presto Catania, porterò con me un bellissimo ricordo di questa storia d'amore cominciata nel 2007.. Con questa maglia ho realizzato tutti i miei SOGNI, sono stati anni meravigliosi che rimarranno per sempre dentro di me.. Sei nell'anima..”)

In Toscana il centrocampista milita per tutte le stagioni (tre) previste dal contratto, che scade proprio nel giugno del 2016. Con gli amaranto Biagianti si ritaglia un discreto spazio senza mai riuscire però a mantenere il posto da titolare fisso (26 presenze in Serie A nel 2013/14, altrettante in Serie B nel 2014/15, 28 presenze e 2 reti nella scorsa stagione). Nell'estate del 2016, dopo aver vissuto col Livorno il sapore amaro della retrocessione in Lega Pro, l'ex giocatore del Catania si svincola e sollecitato dall'ad Lo Monaco torna volentieri nella città che ama. Il resto è storia recente, con la promozione in Serie B sfiorata nella scorsa stagione ed un'altra da conquistare in questa. In qualunque modo.

Marco Biagianti in azione contro il Siracusa nel corso di questa stagione