"Chi fa 'u Catania?"..."a bulletta" di Stefania Sberna!

Stefania Sberna sul terreno del Massimino durante l'ultima edizione di Un Goal per la Solidarietà

Stefania Sberna sul terreno del Massimino durante l'ultima edizione di Un Goal per la Solidarietà 

Ogni settimana un nuovo personaggio ci dirà "a bulletta" sul Catania...buona fortuna!

Per tutta una lunga settimana, aspettando il calcio d’inizio della prossima partita, l’intera città con stemma ’u liotru si domanda: «Ca viremu chi fa ‘u Catania.» In quest’istante migliaia di cittadini etnei stanno ancora interpellandosi: seduti nell’autobus, in fila alla posta, sdraiati alla plaja o a passeggio alla Villa. Nondimeno, inquieta come il mare in tempesta, adesso un’ondata di catanesi se lo chiede persino in ospedale, in banca, nei bar e financo in visita al cimitero. Dal lunedi alla domenica, dalle nostre parti, la domanda di rito è una sola: «Chi fa ‘u Catania?»

Ieri, martedì 20 dicembre, ore 10. Quasi ci si dimentica del Catania, però, in Piazza Stesicoro, e più precisamente nel contiguo Corso Sicilia. «E pur si muove!», è il passaparola che si diffonde di bocca in bocca fra le variopinte bancarelle della "Fera 'o Luni" rimbalzando fino al basamento ove siede il nostro amato Cigno; raccontano di un ministro, che insieme a sindaco e autorità, preso posto sulle moderne vetture della Metro, hanno inaugurato la nuova tratta Galatea-Stesicoro. Frotte di genti si riversano adesso nella Stazione Stesicoro, accedendovi tramite le scale mobili.

Ne parlo telefonicamente con una amica, nota a tutti i catanesi innamorati del rossoazzurro, Stefania Sberna, giornalista e speaker storica del Calcio Catania allo stadio Massimino.

Stefania, il tifoso è abituato alle file davanti ai tornelli; sarà più lunga quella per entrare allo stadio o piuttosto davanti a quelli d'accesso ai binari della stazione Metro appena inaugurata?
«Mi viene da sorridere perchè, conoscendo l'andazzo comune, i primi giorni, fino a quando si potrà usufruire del periodo di gratuità delle corse, ci sarà certamente più confusione ai tornelli della metro.»

La gente sicuramente ti riconosce per le vie e i luoghi del centro. Cosa ti chiede maggiormente il tifoso?
«Si, dici bene, succede spesso infatti. La domanda che più mi viene rivolta è prettamente rivolta al momento storico della nostra squadra, e all'aspirazione mai sopita di ambire alle categorie superiori. "Cia facemu cu stu Catania"?»

Qual è il gol più bello sin qui annunciato e quello in divenire che vorresti "gridare" alla tua maniera?
«Il gol più bello annunciato al Massimino è certamente il cucchiaio di Mascara nel famoso 3-1 all'Inter. Sempre di Mascara, anche perché ero presente alla stadio, indimenticabile quello da centrocampo al Palermo. Incredibili anche gli annunci di una partita storica, quella di Bologna nella partita-spareggio con il Chievo per la salvezza del primo anno in A. Il gol che mi piacerebbe vedere sarebbe quello del catanese Rosario Bucolo, scandendo per bene il suo nome, per incitare i tifosi a rispondere con il cognome, urlando per la felicità.»

Torniamo al pronostico Stefania, giovedì si gioca a Castellammare di Stabia. Dobbiamo giocare "a bulletta", ricordi?
«Premetto che non gioco mai sul Catania, perché essendo la squadra del cuore sarei davvero poco obiettiva nel formulare il pronostico. Confido ovviamente sempre nella vittoria dei rossazzurri, ma i campi campani sono notoriamente difficili da gestire. Delle squadre viste al Massimino è stata proprio la Juve Stabia ad impressionarmi, però, sinceramente, il Catania ha sempre giocato bene contro le cosiddette "grandi". Se ci fosse una bella vittoria, allora potremo cominciare a pensare al campionato in ottica differente, per via della continuità data all'eccezionale ruolino di marcia delle gare interne. Mi aspetto, insomma, un risultato positivo. Per voi amici di calciocatania.com dico 2 fisso, non importa chi segni e quanti gol.»


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La briga di trascrivere di volta in volta le risposte più “sfruculianti” (citazione Max Licari) se l’è presa la redazione di calciocatania.com. Dopo un’interminabile successione di conciliaboli segreti, l’incarico è andato a due appassionati storici di pallone rossazzurro. L’uno bazzica da anni il mondo finanziario, per passione segue i tornei giovanili del Catania e si chiama Vincenzo La Corte. L’altro è un medico ortopedico catanese che scrive e insegna scrittura creativa; il suo ultimo libro, pubblicato di recente per Algra Ed., s’intitola “IL RUSSO-AZZURRO“.