Un po' di storia: quella volta al ''Carlei'' di Lamezia e la nuova realtà lametina...

Una formazione del Catania impegnato nel campionato di Serie C2 edizione 1998/99

Una formazione del Catania impegnato nel campionato di Serie C2 edizione 1998/99 

Un tuffo nel passato e nel calcio lametino nelle parole di Ferdinando Gaetano, giornalista de ''Ilametino.it''

A meno di ventiquattro ore dalla gara di Lamezia Terme, partita valida per la dodicesima giornata del Girone I di Serie D, facciamo un tuffo nei ricordi del tempo che fu. Il match in terra calabrese, in programma allo stadio “Guido D’Ippolito”, alle ore 14.30 di domenica 20 novembre 2022, sarà il primo storico incontro fra il Catania SSD e F.C. Lamezia, una società, quest’ultima fondata nel 2021. Nella seppur breve esistenza del club calabrese, spulciando l’organico gialloblu della scorsa annata, è venuto fuori anche il nome di un doppio ex: il centrocampista Francesco Salandria, in rossazzurro nella seconda parte della stagione 2019/20.

Ciccio Salandria

Per trovare una gara del Catania in terra lametina bisogna fare un salto all’indietro di quasi venticinque anni. Se l’unico precedente con la Vigor Lamezia, società storica del calcio lametino, adesso galleggiante in Promozione dopo varie vicissitudini, fa riferimento alla Coppa Italia di Serie C 1989/90 (uno a uno il risultato finale), gli ultimi novanta minuti disputati dai rossazzurri in terra lametina hanno una data precisa: 13 settembre 1998. Quel giorno, nella gara valida per la seconda giornata del Girone C di Serie C2, il Catania di Pierino Cucchi affrontò il Catanzaro. La gara, conclusasi sull’1-1 (vantaggio rossazzurro con un pallonetto del catanzarese Umberto Brutto, pareggio giallorosso firmato Massimo Marsich), si disputò proprio a Lamezia Terme, ma non al “Guido D’Ippolito” – teatro della gara di domenica fra FC e SSD – bensì al “Carlei”, così come ricordato dal giornalista Ferdinando Gaetano, penna de Illametino.it: “Ricordo bene quella gara, si giocò al “Carlei” per via della momentanea indisponibilità del Ceravolo. L’impianto, adesso abbandonato, presentava la pista di atletica, delle tribune scoperte, stile anni ottanta, non fu mai completato. Vicino a questo impianto, di proprietà della Provincia, sorge un palazzetto dello sport avveniristico, di appartenente al comune di Lamezia Terme, che stride con il relitto del passato”.

Diversi impianti sul suolo lametino, altrettante storiche società cittadine, adesso messe in secondo piano dalla nuova realtà: “Tutto nasce dalla retrocessione della Vigor Lamezia in Serie D, avvenuta al termine del campionato 2014/15 – ha proseguito Ferdinando Gaetano – Negli anni successivi ci furono due Vigor, una delle quali costituita dagli ultras, che ripartirono dalle categorie più infime del dilettantismo. È innegabile che la nuova società, la F.C. Lamezia, abbia creato dei conflitti, soprattutto nello zoccolo duro della Vigor Lamezia. In primis, perché, il presidente Saladini, attuale numero uno della F.C., aveva acquisito in precedenza proprio la Vigor, in Eccellenza. Per ironia della sorte, quel campionato, si concluse con la vittoria di un’altra società storica lametina, il Sambiase, mentre la Vigor rimase in Eccellenza. L’anno successivo, ci fu un incontro fra i dirigenti del Sambiase e Saladini, con la susseguente creazione della F.C. Lamezia Terme che, acquisendo il titolo sportivo del Sambiase, disputò la D. L’idea iniziale era quella di riunire le due realtà principali cittadine, quella del Sambiase e della Vigor, ma al momento l’obiettivo non è stato centrato. L’anno scorso, il primo della F.C., la promozione è andata alla Gelbison, mentre quest’anno c’è il Catania…"

Si ringrazia Gianfranco Sabella per la preziosa collaborazione.