UFFICIALE: Escalante riscattato dall’Eibar

Gonzalo Escalante.

Gonzalo Escalante. 

Il centrocampista si trasferisce a titolo definitivo nel club a cui era stato prestato la scorsa estate.

Come ampiamente previsto si conclude l’esperienza con la maglia del Catania per il giovane centrocampista argentino Gonzalo Escalante. L’ex Boca Juniors, pupillo di Pablo Cosentino, era stato portato alle pendici dell’Etna durante l’estate 2014 dall’allora ad del club etneo, che aspirava a farlo inserire gradualmente in una squadra che puntava apertamente alla promozione in massima serie dopo la retrocessione maturata al termine della stagione precedente. Superato il ritardo di condizione patito nei primissimi mesi in Sicilia, Escalante aveva esordito con il Catania, con Sannino in panchina, in occasione del match Catania-Bari del 12 ottobre 2014. Titolare pressoché inamovibile per il tecnico di Ottaviano (anche a causa dei vari infortuni nel reparto), Escalante si era inizialmente distinto per l’abnegazione mostrata sul rettangolo di gioco, tant’è che la società etnea aveva provveduto a riscattare il suo cartellino nel mercato di Gennaio 2015 nella maxi operazione che aveva portato al Boca Juniors Peruzzi a titolo definitivo e Rolin e Monzon in prestito. In realtà, dopo l’allontanamento di Sannino il rendimento dello spagnolo è nettamente calato, al punto tale da declassarlo a panchinaro fisso per tutto il girone di ritorno con Marcolin in panchina, coi fischi del pubblico ad accompagnare ogni sua deludente comparsata. Dopo le 26 presenze collezionate nella stagione 2014/15 (condite dal gol di testa realizzato alla Virtus Entella nella partita d’andata), Escalante ha lasciato Catania a seguito dello scandalo “I treni del gol” che ha determinato la cessione di quasi tutti i componenti dell’organico. L’argentino è giunto in prestito all’Eibar, attuale rivelazione della Liga spagnola, dove si è ritagliato il proprio spazio insieme all’altro ex rossazzurro Keko, convincendo il piccolo club spagnolo a riscattarlo in questa sessione di mercato.

Comunicato ufficiale Eibar (traduzione a cura di CalcioCatania.com)
Gonzalo Escalante sarà un giocatore dell’Eibar fino al giugno 2020 a seguito di un accordo tra il club armero e il Calcio Catania per il trasferimento del calciatore argentino.
Dopo aver chiuso l'accordo tra i due club, Escalante ha firmato il contratto che lo lega all’Eibar per il resto della stagione attuale e per le quattro a seguire.
Gonzalo Escalante (Bella Vista-Buenos Aires, 1993) è arrivato all'inizio di questa stagione a Eibar in prestito dal Calcio Catania, dove ha giocato una stagione dopo essere stato prelevato dal suo primo club, il Boca Juniors.
Il centrocampista argentino media è una presenza fisso nello scacchiere di José Luis Mendilibar, che lo ha sempre schierato come titolare quando è stato disponibile (ha giocato 1472 minuti in 17 partite e ha saltato due partite per squalifica).
Parlando al sito web dell’Eibar, Escalante ha sottolineato che di essere felice perché firmare con il club guipuzcoano è stato "qualcosa che cercavo e per fortuna ho potuto realizzare."
"Eibar è un posto dove mi sento a mio agio. Ho sempre detto che giocare in Spagna è una meta e un obiettivo per tutti i giocatori argentini. Il mio obiettivo principale era quello di stare qui e per fortuna oggi posso festeggiare il fatto di averlo raggiunto ", ha detto.
Come ha sottolineato, giocare a 22 anni in un club con poca esperienza nella Primera División "è una buona combinazione," per crescere insieme. "Abbiamo una squadra giovane che può aiutare. Sono molto bene qui e ciò che più volevo era stare qui, è il meglio che mi possa capitare. "
"Uno si fa molte illusioni che a volte si avverano e a volte no, l'obiettivo era quello di giocare il numero massimo di partite possibile. L’ho raggiunto, ma per fortuna non mi accontento mai e continuo a lavorare giorno dopo giorno", ha aggiunto.
Escalante ha detto che ciò che più lo sorprende di Eibar sono "le persone, il modo in cui sostengono in ogni partita casalinga, sempre con parole di incoraggiamento lungo la strada, non ho mai sentito nulla di male, si fanno sentire molto quando si gioca in campo”.
Per quanto riguarda il positivo giro di boa della sua squadra, ha detto che "la chiave del successo è che il gruppo deve essere unito." "Ciò che qui è più tutelato è il gruppo, tutti aiutano in ciò che possono, il che è apprezzato e visto sia dentro che fuori dal campo."