Taranto-Catania: appuntamento da non fallire

L'allenatore rossazzzurro Pino Rigoli

L'allenatore rossazzzurro Pino Rigoli 

La presentazione della gara tra jonici ed etnei, in campo domenica 2 ottobre alle ore 20.30

BIVIO STAGIONALE
Taranto per la rivalsa, Catania per la tanto agognata svolta. Motivazioni diverse quelle miscelate nello “Jacovone”, catino bollente che sarà alimentato da circa ottomila sostenitori rossoblu. Una città in fermento, quella jonica, che attende la gara contro gli etnei da quel 9 giugno 2002, giorno nel quale il Catania di Graziani&Pellegrino strappò quella Serie B maldestramente incisa sul manto erboso dell’impianto tarantino prima del match. Una gara attesa per ben 14 anni – anche se, in verità, Taranto e Catania si sono incontrate nel 2006 in Coppa Italia, successo rossoblu per 2-0 – che per tutto l’ambiente pugliese equivale alla gara della stagione.

Motivazioni alle stelle per il Taranto di mister Papagni, reduce da una sconfitta, quella di Foggia (2-0 per i satanelli), che non ha pregiudicato la classifica attuale. Dopo sette giornate, infatti, gli jonici – formazione ripescata dalla Serie D – veleggiano in acque decisamente tranquille: settimo posto a quota 8 (in piena zona play-off) in coabitazione con Fondi, Monopoli ed Akragas, a +5 dalla zona play-out. Un buon bottino, frutto di un avvio equilibrato (2 vittorie, 2 sconfitte e 2 pareggi) per una squadra capace di tutto: vittoria esterna a Cosenza, pareggio interno con il Siracusa.

Motivazioni alle stelle (si spera) anche per il Catania di mister Rigoli, reduce da un doppio turno casalingo, contro Akragas e Fondi, che ha portato in dote soltanto un punto. Una miseria per una squadra, come quella rossazzurra, che aspira a disputare un campionato di vertice e che invece, dopo sei giornate, non è ancora riuscita ad accollare ad altre formazioni la scomodità dell’ultimo posto.

Nella prevedibilissima bolgia di Taranto il Catania non potrà fallire ancora l’appuntamento con la vittoria. Un imperativo, i tre punti, che non può più essere rimandato. Il tempo scorre inesorabile e le distanze in classifica cominciano ad allungarsi. Quindi, a Taranto, occorre una decisa sterzata. Adesso, perché nell’attuale situazione in cui versa il Catania, allo speranzoso "Domani è un altro giorno" di Rossella O'Hara ha più senso la brutale concretezza di Apollo Creed con il suo "Non esiste domani!”. Provate a chiedere a Rocky Balboa...