Rimini-Catania, ex: Ricchiuti, quella Coppa Italia galeotta...

Adrian Ricchiuti, il doppio ex più rappresentativo di Rimini-Catania

Adrian Ricchiuti, il doppio ex più rappresentativo di Rimini-Catania 

Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata ai doppi ex del passato e agli ex attuali

SVUOTA LA VALIGIA, ADRIAN...

Tredici gennaio 2010, Adrian Ricchiuti ha le valige in mano.  È pronto a lasciare il rossazzurro dopo appena sei mesi dal suo arrivo, avvenuto in estate dal Rimini. Nella prima parte di stagione, con Luca Atzori in panchina e Sinisa Mihajlovic poi, non è andata bene: appena 8 presenze, molte delle quali da subentrante, che hanno affievolito la soddisfazione della prima rete in Serie A in carriera, segnata al Cagliari. Con l'avvento del tecnico serbo le cose non migliorano, anzi, sembrano proprio peggiorare. Nelle prime quattro partite in campionato, con il Rambo di Vukovar in panca, non c'è traccia di Adrian Ricchiuti nel tabellino: zero presenze. Si arriva al 13 gennaio, alla quinta gara della gestione Mihajlovic. Si gioca per gli ottavi di finale della Coppa Italia maggiore. Gara secca, nella Marassi rossoblu. Il tecnico serbo schiera una squadra sperimentale, dando spazio alle riserve e preservando i titolari in vista del campionato. Così, nel 4-3-3 di partenza, Campagnolo è il portiere; Potenza, Bellusci, Terlizzi e Augustyn i difensori; Moretti, Ledesma in mediana; Mascara, Moritmoto e Plasmati di punta. E l'undicesimo, chi è? Sì, è proprio lui: Adrian Ricchiuti di Lanus, al debutto con Sinisa. L'italo-argentino, di professione trequartista, è però impiegato in un ruolo non suo, tanto da lì a poco dovrà lasciare verosimilmente in rossazzurro per andare a giocare di più, chissà dove. Non balla tra le linee, ma arretra il suo raggio d'azione, indossando i panni della mezzala. Il risultato è fantasmagorico. Il Catania sbanca il "Ferraris" con una doppietta di Gianvito Plasmati, mentre Ricchiuti - autore di una prestazione sontuosa - strega Mihajlovic che lo "costringe" a svuotare la valigia. È l'inizio della favola rossazzurra del piccolo (di statura) Adrian: altre 19 presenze, praticamente tutto il girone di ritorno, con due reti segnate (al Bari e al Milan, a San Siro) e svariati assist. Il Catania si salva in carrozza e lui, l'uomo con la valigia in mano, diventa simbolo di quella rinascita rossazzurra. 

Gabriele Capanni, in rossazzurro nella stagione 2019-20 con Lucarelli in panchina...

PRESENTE

In vista della gara del "Romeo Neri", in programma mercoledì 24 gennaio 2024, alle ore 20.30, riflettori rivolti anche sugli ex della gara. Se Adrian Ricchiuti - oltre 300 presenze con la maglia del Rimini, a segno al Catania nella gara del 13 novembre 2005 - rappresenta l'ex del passato più rappresentativo, negli attuali organici di romagnoli e siciliani l'impronta da ex è poco marcata. Fra i biancorossi riecco Gabriele Capanni, classe 2000, 5 presenze con la maglia del Catania nella stagione 2019/20 con mister Cristiano Lucarelli in panchina. Un feeling, quello con il tecnico labronico, proseguito poi negli anni vissuti a Terni, fino all'approdo al Rimini della scorsa estate. Altro ex rossazzurro è Domenico Di Cecco, oggi vice di mister Troise. Per il Di Cecco calciatore 37 presenze  e una rete (alla Juve Stabia) dal gennaio 2016 al giugno dell'anno seguente. 

MI RITORNI IN MENT...EX

Classica carrellata finale con i doppi ex del passato. In rigoroso ordine alfabetico ecco Blazej Augustyn, Ramzi Aya, Amedeo Biavati, Ciro Bilardi, Alessandro Bonesso, Fabrizio Caracciolo, Luigi Della Rocca, Carlo Facchin, Jeda, Thomas Manfredini, il portiere Zelico Petrovic, Massimo Piloni (a Catania come preparatore dei portieri), Ciro Polito, Giuseppe Russo, Gianni Marco Sansonetti, Andrea Sottil, Osvaldo Jaconi, Alessandro Pane (a Rimini come tecnico) e Mario Petrone