Parma-Catania (1-2): Liotro ducale!

Ciccio Lodi, al quinto centro stagionale

Ciccio Lodi, al quinto centro stagionale 

Sfatato il tabù "Tardini"; Maran come Marino mette Di Bella nel mirino; Keko e la "cooperativa del gol"

Sfatato il tabù “Tardini”
Continua la marcia inarrestabile del Catania di Rolando Maran. Vittoria netta e meritata quella dei rossazzurri che, finalmente, espugnano per la prima volta in serie A lo stadio “Ennio Tardini” di Parma. Decisive le reti messe a segno dal ritrovato Ciccio Lodi e dal debuttante Keko nella prima frazione di gioco. Ininfluente la marcatura parmense di Amauri (irregolare!) nel finale del secondo tempo. Tre punti d’oro che permettono al Catania di agganciare la Fiorentina (in campo martedì a Bologna) al sesto posto in classifica, a -1 dall’Inter e a -2 dalla terza piazza occupata da Lazio e Milan (entrambe con una gara in meno). Distacchi ‘virtuali’ che però non tolgono meriti ad un gruppo che anche nell’insidioso terreno di gioco emiliano ha dimostrato di essere una tra le formazioni migliori di questo torneo. Catania in salute, compatto, determinato, cinico, capace di soffrire e di stringere i denti quando serve. Prestazione maiuscola nonostante l’ennesima direzione arbitrale a dir poco scadente. Diversi gli errori commessi dal signor Giacomelli di Trieste (il gol irregolare realizzato da Amauri seguito dall’espulsione per proteste del monumentale Legrottaglie) che comunque non hanno pregiudicato il risultato finale. Primo tempo da manuale del calcio, con i rossazzurri in vantaggio dopo appena cinque minuti con la velenosissima punizione di Ciccio Lodi. Parma in ambasce, colpito ripetutamente dagli attacchi degli etnei, trascinati da un Castro in stato di grazia. In chiusura della prima frazione di gioco il raddoppio con una zampata dell’esordiente Keko. Primi quarantacinque minuti da incorniciare. Nella ripresa gli etnei contengono le sfuriate dei gialloblù di Donadoni, Andujar sale in cattedra (miracoloso su Biabiany e Parolo) fino alla rete contestata di Amauri che dà vita ad un finale sofferto. Troppo poco tempo per una beffa: il Catania sbanca Parma inanellando la terza vittoria esterna della stagione (ventitreesima in serie A), dodicesima complessiva in questo torneo. Tre punti d’oro che aumentano le prospettive europee dei rossazzurri, forti di numeri emblematici: sette risultati utili nelle ultime otto giornate; 17 punti negli ultimi otto turni; +21 sulla zona retrocessione. La marcia verso l’Europa può continuare…

Maran come Marino mette Di Bella nel mirino
Ancora una condotta di gara magistrale da parte di mister Rolando “The Edge” Maran, abile nelle scelte iniziali e nel corso dell’incontro. Privo di elementi importanti, soprattutto in mediana (vedi Almiron, Biagianti e Barrientos) il tecnico di Rovereto insiste sul 4-2-3-1 (schema che più si avvicina all’amato 4-4-2 maraniano) lanciando dal primo minuto di gioco il debuttante Keko. Soluzione azzeccatissima che mette in serissime difficoltà il Parma. Nella ripresa, completa l’opera con i giusti avvicendamenti che danno agli etnei la giusta compattezza: Alvarez per Bellusci, Salifu per Keko, Rolin per Gomez. Oltre ai complimenti ed ai tre punti la vittoria del “Tardini” regala a Maran anche la soddisfazione di aver eguagliato il numero di vittorie esterne (3) stabilito da Marino nella stagione 2006/07. Nel mirino, adesso, il poker firmato da Don Carmelo Di Bella nella stagione 1960/61: Juventus, Lazio, Chievo, Milan, Sampdoria e Torino le ‘occasioni’ per eguagliarlo e, magari, stabilirne uno nuovo.

Keko e la “cooperativa del gol”
Gol all’esordio in serie A e prestazione da incorniciare fino al normalissimo e preventivato ‘esaurimento benzina’ per lo spagnolo Sergio Gontan Gallardo ‘Keko’. Debutto coi fiocchi per l’attaccante spagnolo, schierato a sorpresa (ma non troppo) da mister Maran nella batteria dei trequartisti dietro a Bergessio. Grande movimento, buoni spunti impreziositi dalla zampata vincente che vale il raddoppio in chiusura della prima frazione di gioco. Inoltre, la punta iberica è l’undicesimo giocatore tra i rossazzurri ad andare a segno in questo torneo. La formazione etnea si conferma così come una vera e propria “cooperativa del gol”, nella quale difensori (Legrottaglie, Spolli e Marchese) e centrocampisti (Lodi, Almiron, Gomez, Barrientos, Castro e Paglialunga) suppliscono all’assenza di un goleador da 20 reti a stagione (il Di Natale della situazione, tanto per intenderci). Il buon Bergessio, cannoniere principe dei rossazzurri con sette reti, anche quest’oggi ha dimostrato di non essere un bomber di razza, fallendo diverse occasioni da rete che avrebbero incrementato ancor di più il bottino. Non si tratta di una critica al generosissimo centravanti argentino, sostanzialmente l’unica pedina insostituibile nell’organico etneo, ma soltanto un dato di fatto che conferma una tesi pressoché incontestabile: questo Catania con un bomber da 20 reti a stagione potrebbe competere anche per le posizioni altissime della serie A. I numeri parlano chiaro.


Scontro diretto con la Beneamata
Domenica al “Massimino” inedito scontro diretto per l’Europa tra Catania ed Inter. Scritto così fa un certo effetto. Bisogna abituarsi all’idea che la formazione di Maran a questo punto della stagione può giocarsela con qualsiasi avversario. La compattezza del gruppo, la qualità del gioco, la forza dei numeri sono tutti dalla parte degli etnei. Una sfida da non perdere, da vivere intensamente e da raccontare, tra qualche anno, ai nipoti. Contro i nerazzurri di Stramaccioni, impegnati questa sera nel derby di Milano, mancheranno per squalifica Bellusci e Legrottaglie. Assenze che priveranno la retroguardia rossazzurra di due pedine importanti. Le alternative non mancano: Pablo Alvarez sulla destra e Rolin al centrto. Lo spirito della grande impresa, in passato riuscita più volte contro la Beneamata, darà sicuramente una marcia in più ad un Catania sempre più voglioso di scrivere la storia. Una bellissima storia. Inseguendo un sogno: “Siete stati folli, siete stati affamati, siete stati umili, siete stati elefanti!”


Nel dettaglio le 23 vittorie in trasferta del Catania in Serie A:

1) 1954/55: Spal-Catania 1-3
2) 1960/61: Bologna-Catania 1-2
3) 1960/61: Udinese-Catania 0-1
4) 1960/61: Napoli-Catania 0-1
5) 1960/61: Bari-Catania 0-1
6) 1961/62: Udinese-Catania 0-1
7) 1962/63: Juventus-Catania 0-1
8) 1963/64: Genoa-Catania 0-2 (a tavolino).
9) 1964/65: Sampdoria-Catania 0-1
10) 1965/66: Varese-Catania 1-2
11) 1970/71: Varese-Catania 0-1
12) 2006/07: Cagliari-Catania 0-1
13) 2006/07: Reggina-Catania 0-1
14) 2006/07: Udinese-Catania 0-1
15) 2008/09: Città di Palermo-Catania 0-4
16) 2009/10: Juventus-Catania 1-2
17) 2009/10: Lazio-Catania 0-1
18) 2010/11: Brescia-Catania 1-2
19) 2011/12: Lecce-Catania 0-1
20) 2011/12: Siena-Catania 0-1
21) 2012/13: Siena-Catania 1-3
22) 2012/13: Genoa-Catania 0-2
23) 2012/13: Parma-Catania 1-2