Le voci dda Tribbuna (Le frasi esilaranti della domenica)

 

Le voci della tribuna le senti, ma non hanno volto. Un medico, un pisciaru, un disoccupato, chi le avrà mai pronunciate?

Le voci della tribuna le senti, ma non hanno volto. Un medico, un pisciaru, un disoccupato, chi le avrà mai pronunciate?
Non puoi saperlo. Ma arrivano sempre puntuali, da commento, mentre guardi la partita. Hanno la chirurgica precisione dei ritardi dei bus cittadini ed una fantasia da far invidia al miglior poeta. Le voci della tribuna hanno soprattutto la semplicità che è nipote di verità e madre di saggezza; hanno la vitalità e la potenza immaginifica di ogni verace e vorace dialetto. Divorano e intuiscono, in anticipo, il senso più vero delle cose e lo svelano sempre con il sorriso.
Ecco alcune espressioni pittoresche (talvolta inclementi e ingiuriose) raccolte dalle tribune del Massimino in occasione di Catania – Cagliari 1-1:

Pre-partita. Due tifosi “altolocati", in fila nei tornelli, discutono sull’importanza della gara contro i sardi. Uno dei due dice all’altro: «Il Cagliari ha vinto alla grande l'ultima con l'Udinese. Credo che oggi strappare un pareggio sarà un’impresa impervia».
Un tifoso “comune” , impegnato in una conversazione telefonica, con il “terzo” orecchio sente la discussione e interrompe la chiamata per rispondere ai due: «Melu scusa n’attimu. ‘Mpaaare, ma quali pareggio? Oggi ama vvinciri»!
I due lo guardano un po’ perplessi ed annuiscono senza dir nulla…

Una grave disattenzione della difesa rossazzurra, permette al Cagliari di andare clamorosamente in vantaggio. Un tifoso rossazzurro perde la pazienza e, sfoderando termini catanesi puro sangue, impreca contro il marcatore sardo Vecino: «Cunnutu e malanzitatu!»

La notizia dell’acquisto del terreno per il nuovo stadio non è passata inosservata. Qualche tifoso, irretito dalla poca verve degli atleti rossazzurri, suggerisce al presidente di utilizzare in maniera proficua le poche energie dei giocatori rossazzurri:
«Puvvirenti, pottatilli a zzappari po’ stadiu novu!»

Nel primo tempo Ciccio Lodi si divora la rete con un colpo di testa assai impreciso. Un tifoso, deluso dall'occasione sprecata, sentenzia:
«Ci vuleva cchiú mira p'abbialla auta ca no intra a potta!»

A pochi secondi dal fischio finale, entra nel Cagliari il gioiello Cossu. Una voce, stimolata dalla bassa statura del trequartista sardo e dalle irregolarità del suo volto, suggerisce a Rolin:

«Rolino, femma a stu stuppagghiu tuttu sgummatu»

Il Catania ha una grande reazione di orgoglio con il gol di Bergessio. E un tifoso trova il modo giusto per incoraggiare i suoi beniamini:

«Fozza ca stanu fitennu come l'alivo nt'acitu»


A fine gara è tanta la delusione. Qualche tifoso lancia dagli spalti i giornali ormai accartocciati. Un anziano si gira e suggerisce:

«Ammeno lanciati soddi, ca mi sevvunu»