Géza Kertész non era un uomo comune. Lo sappiamo adesso e ne siamo fieri. Il trainer ungherese del Catania (che in Serie A allenò anche Lazio e Roma), ucciso dai nazisti per aver salvato degli ebrei e dei dissidenti del suo Paese durante la Seconda Guerra Mondiale, è stato commemorato nella mattinata di domenica, alla presenza del sindaco di Catania, Enzo Bianco e dell'assessore alla Cultura, Orazio Licandro, a Piazza Verga a Catania, dove sorgeva il vecchio stadio teatro delle sue imprese. La manifestazione è stata anche nobilitata dalla presentazione della mostra fotografica (molto suggestivi i pannelli fotografici con immagini d’epoca provenienti dall’archivio degli autori del noto almanacco rossazzurro “Tutto il Catania minuto per minuto” Antonio Buemi, Roberto Quartarone, Alessandro Russo e Filippo Solarino). A presenziare l'evento anche gli appartenenti al comitato pro Géza Kertész, Salvo Giglio, Santo Privitera e Salvatore Quartarone.