Gasparin: 'Porsi limiti è un limite'

Sergio Gasparin, nuovo amministratore delegato etneo

Sergio Gasparin, nuovo amministratore delegato etneo 

Nel pomeriggio odierno il presidente etneo Nino Pulvirenti ha presentato agli occhi della stampa il nuovo amministratore delegato della società catanese: Sergio Gasparin. Le prime parole in rossazzurro del nuovo ad etneo

"Obiettivi ambiziosi ma raggiungibili"
Primo atto ufficiale della nuova stagione in casa Catania. Nel pomeriggio odierno, al centro sportivo di Torre del Grifo, il presidente etneo Nino Pulvirenti ha presentato agli occhi della stampa il nuovo amministratore delegato della società catanese: Sergio Gasparin. All’esperto dirigente, nato a Schio (Vicenza) il 5 maggio 1952, l’arduo compito di sostituire l’ “ingombrante” figura di Pietro Lo Monaco. Un compito difficile ma non impossibile per un Gasparin pronto ad intraprendere questa nuova probante, e allo stesso tempo, stimolante avventura in terra catanese. Queste le principali dichiarazioni di Sergio Gasparin estrapolate dalla conferenza di presentazione di oggi pomeriggio:

“Ringrazio il presidente Pulvirenti per avermi dato l’opportunità di lavorare a Catania. I miei trascorsi a Messina, città poco distante da qui, hanno influito molto sulla mia scelta. In passato ho sempre avuto modo si scegliere se e come vivere il calcio, senza alcun obbligo. La libertà è un valore che non ha prezzo, è una forza. Non faccio distinzioni tra amici e nemici, l’importante è che la critica sia giusta ed equilibrata”.

“Sono consapevole di avere diverse responsabilità, soprattutto gli ottimi risultati ottenuti nella stagione appena conclusa. Arrivo a Catania nel momento più difficile e l’unica preoccupazione deriva proprio dalle attese e dalle illusioni che certi risultati possono suscitare. La salvezza non si acquisisce come se fosse un diritto divino: bisognerà sputare sangue per ottenerla”.

“Mercato? Per adesso preferisco non entrare nello specifico. Di certo, valuteremo le varie richieste, cercando di far coesistere le nostre esigenze con le nostre opportunità. Montella? Il suo contratto scade nel 2013. Il presidente Pulvirenti, in tal senso, è stato preciso circa le intenzioni della società. Le confermo”.

“Ringrazio Pietro Lo Monaco per avermi dato il massimo della collaborazione. Esteriormente e dal modo di dialogare siamo due persone diverse, ma dal punto di vista della fermezza siamo uguali. Ho un mio modello di gestione e di relazione con risorse umane e pubblico. Bisogna trovare continuità col passato, proseguendo la positività di risultati sia sul piano operativo che su quello tecnico e gestionale”.

“Il mio obiettivo, oltre a creare una struttura avente una fisionomia ben definita, è proprio quello di far crescere le persone che mi stanno accanto. E’ una mia grande ambizione. L’obiettivo primario del Catania è la permanenza in serie A (la settima consecutiva, ndr) provando, però, a migliorarsi sempre. I nostri devono essere obiettivi ambiziosi ma, allo stesso tempo, raggiungibili. Quindi, prima bisogna pensare a quelli raggiungibili e successivamente a quelli capaci di dare ancor più soddisfazione. Porsi limiti è un limite”