Cosi di Catania (Calcio): Questioni di... tempo

Gioia rossazzurra a fine partita

Gioia rossazzurra a fine partita 

Ritorna la seguitissima rubrica del nostro Alessandro Russo.

Buongiorno, ben ritrovati con “Cosi di Catania (calcio).”

Shalom.

È da po’ che non ci scrive, forse, addirittura, dai tempi di Pedro Luís Vicençote detto ‘Pedrinho’. Perciò, a questo punto, vi racconto subito una cosa o meglio due. Tre giorni orsono anzi tre pomeriggi orsono, insomma più o meno una sessantina d’ore fa, mentre ero al San Marco, ho fatto un gesso a un paziente con una brutta frattura al polso destro.

Orbene questo signore molto distinto e sulla cinquantina si è presentato in ospedale alla mia osservazione in divisa ferroviaria. A precisa domanda su che lavoro egli facesse, lui così mi rispose: “Sono un capotreno”

Solo dopo avergli chiesto se avesse mai sentito nominare un suo collega soprannominato ‘lo zio Nino’, seguitai con l’immobilizzazione gessata al suo braccio. Una volta completata la prescrizione ortopedica, mi tornò in mente il calvario giornaliero d’una squadra di calcio all’indomani di quanto accaduto addì martedì ventitré giugno duemilaquindici.

“Lo scandalo dei ‘Treni del gol’, - mi confidò una volta un amico - è una vera e propria catastrofe e porterà il Calcio Catania S.p.a. alla bancarotta. È solo questione di tempo.”

Disgraziatamente, il mio caro amico ha avuto ragione e, quasi due anni orsono e in pieno clima natalizio, la sezione fallimentare del Tribunale decretava la fine del Catania quarantasei, matricola undicimilasettecento.

"Grazie ‘zio Nino.’" non mi resta quindi che scrivere,  “Tempo scaduto e appuntamento col destino rispettato.”

Epperò il tempo si può anche dilatare a nostro piacimento e addirittura potrebbe pure essere soltanto una convenzione e bonu chiui. Clessidre ad acqua, meridiane equatoriali, quadranti luminosi, bastoncini combustibili e ogni genere di diavolerie elettroniche che fanno tic-tac, insomma, un dì forse si fermeranno. Quando ciò accadrà – lo dice uno studio dell’Università di Salamanca - ogni cosa apparirà congelata in una sorta di fermo immagine che durerà per sempre.

Questo, più o meno, è ciò che sta accadendo a quei miei concittadini che  ancora oggi pensano che quello di Pelligra  e Grella non sia il vero Catania. Per loro il tempo si è interrotto il ventuno dicembre duemilaventuno e d’un nuovo pallone rossazzurro questi signori qui non vogliono più sentire parlar.

Ora però, superata la distorsione temporale, sono qua in piazza Spedini all’ingresso dell’ "Angelo Massimino" insieme a mio figlio Matteo. In barba a quelli che pensavano che il suo tempo l’avesse già fatto, lo stadio oggi sembra una bomboniera. Si è fatta sera, l’atmosfera è da brividi e sta per cominciare, col consueto calcio d’inizio, per la terza giornata del girone C della Serie C, la partita  tra Catania e Picerno.

 

Catania, 17 settembre 2023  

Stadio Angelo Massimino      

Catania-Picerno 2-0

Catania:  Livieri; Castellini (57’ Bouah), Silvestri, Curado, Mazzotta; Zammarini, Rizzo (57’Ladinetti), Rocca (82’Deli); Chiricò (82’ Bocic), Di Carmine (74' Sarao), Marsura. All. Tabbiani

Picerno: Marelli; Pagliai, Garcia, Gilli, Novella; De Ciancio (60’Ciko), Gallo (60’Pitarresi) Ceccarelli (46’E.Esposito), Albadoro,  (77’Santarcangelo), Graziani (46’ Vitali); Murano. All. Longo

Arbitro: Delrio di Reggio Emilia

Gol: 31' e 63’  Di Carmine