Catania: scetticismo is in the air, ma la priorità è la programmazione

L'ad Grella e l'allenatore-manager Lucarelli

L'ad Grella e l'allenatore-manager Lucarelli 

Considerazioni sulle aspettative di mercato dei tifosi e le concrete esigenze del club.

"Una piazza storicamente abituata ad esaltarsi oltremodo nelle gioie ed abbandonarsi altrettanto eccessivamente alla delusione nelle sconfitte, reduce, prima dell’avvento di Pelligra, da sette campionati di C e da un dolorosissimo fallimento. Una piazza che ha abbracciato con entusiasmo il nuovo corso perché in esso ha visto il potenziale per tornare a sognare in grande. Si riuscirà a mantenere la necessaria e doverosa pazienza per supportare la società in caso di incidenti di percorso? E’ forse questa la sfida più grande che dovrà sostenere Ross Pelligra". Queste considerazioni, accompagnate dal relativo quesito, risalgono al 27 giugno 2023, ma in realtà sembra trascorsa un'eternità. La risposta all'interrogazione possiamo darla già oggi, senza indugi: no, la piazza non è pronta agli incidenti di percorso e non ammette mezze misure. Si è passati dalla fiducia pressoché cieca nei confronti della proprietà australiana, che induceva lo scorso giugno il 75% dei votanti di un sondaggio promosso sulla nostra pagina facebook a condividere la scelta di affidare la panchina a Luca Tabbiani, ad uno scetticismo cosmico che sta caratterizzando queste settimane ed in particolar modo le prime battute del mercato di riparazione, particolarmente atteso dai tifosi a seguito del girone d'andata negativo portato a compimento da Curado e compagni.

Non che la società non ci abbia messo del suo, a generare questo scetticismo. Di errori ne sono stati compiuti tanti e gravi (inutile ribadirli) e questi hanno generato una posizione di classifica non consona, non solo rispetto alle aspettative della piazza, ma anche agli stessi investimenti della società, nonché agli obiettivi sbandierati a inizio stagione (e ribaditi in tempi recenti) dall'ad Grella. Se la principale mossa intrapresa per ovviare ai pasticci - vale a dire l'ingaggio di Lucarelli - ha convinto i più, permangono non poche perplessità dinanzi alla decisione di delegare al tecnico funzioni manageriali e di rinviare a data da destinarsi l'assunzione di un nuovo direttore sportivo. In ragione di ciò, i riflettori dell'opinione pubblica su Grella - già accesi in ragione delle infelici scelte iniziali di questa annata calcistica - si sono ulteriormente ampliati, sicché le strategie del mercato invernale rossazzurro e i successivi risultati saranno determinanti al fine di riconquistare (o compromettere del tutto) quella fiducia che veniva riposta appena sei mesi fa nei suoi confronti. E saranno altrettanto importanti, sotto analogo profilo, per mister Lucarelli, il quale parte da un credito fiduciario molto più ampio rispetto a quello dell'ad, ma essendo stato investito di mansioni che abbracciano il mercato, risponderà anche lui - nel bene o nel male - delle scelte operate.

In tal senso - e ricollegandoci allo scetticismo imperante di cui in premessa - molti tifosi ed anche alcuni addetti ai lavori caldeggiavano una vera e propria rivoluzione dell'organico ed invocavano investimenti corposi da parte della proprietà. I primi profili che, stando alle indiscrezioni di mercato, sembrano più vicini ad essere tesserati dal Catania (vale a dire i vari Cicerelli, Welbeck e Costantino), di contro, non stanno raccogliendo parecchi consensi, ma al contrario stanno generando ulteriori perplessità, non soltanto nei confronti dei giocatori, ma anche del modus operandi della società, alla quale si rimprovera la reiterazione dell'errore, già compiuto la scorsa estate, di ingaggiare atleti non pronti fisicamente, essendo reduci da periodi di sostanziale inattività (è questo il caso di Cicerelli e Welbeck), mentre il profilo di Costantino non stuzzica i palati più fini, che gradirebbero un attaccante perlomeno dello stesso calibro di Di Carmine. Come al solito, non c'è equilibrio e come al solito ci si divide in fazioni, con opinioni destinate a mutare o consolidarsi in base a quelli che saranno i risultati sul campo, unico giudice sovrano in grado di fagocitare qualsiasi luogo comune.

Un esame più obiettivo e sereno del momento del Catania induce invece ad altro genere di riflessioni. In primo luogo, stando ai numeri circolati negli ultimi giorni, la società per la stagione in corso ha già investito parecchio e, considerato che l'attuale campionato è ormai andato, non sarebbe lungimirante compiere scelte a breve termine (ad esempio, il prestito oneroso di un giocatore di categoria superiore, o l'ingaggio di un ultratrentenne dal lauto stipendio). Come professato da Lucarelli, occorre invece programmare in vista delle prossime stagioni ed in tal senso la cosa più ragionevole da fare è rimuovere i rami secchi e forgiare un'ossatura da utilizzare come base di partenza per la prossima estate. Un'ossatura composta da giocatori che hanno convinto (Bethers, Castellini, Di Carmine al netto degli acciacchi), non hanno demeritato (Bouah, Zammarini, Quaini, Rocca, Bocic) o possono dare di più (Chiricó, Zanellato), da integrare con acquisti mirati, funzionali al sistema di gioco adottato dal tecnico labronico. I Welbeck e i Cicerelli lo sarebbero e, dal momento che il primo posto per quest'anno è sfumato, adesso sì che ci si può permettere di attenderli, ove non fossero pronti in tempi brevi.

Ciò non vuol dire che il Catania non abbia il dovere di provare l'irrealizzabile già quest'anno, in particolar modo sfruttando al massimo il potenziale jolly offerto dal cammino in coppa. Ed al riguardo è quanto mai opportuno che i principali rinforzi - salvo clamorose opportunità di fine mese - vengano integrati in tempo utile per la semifinale d'andata, calendarizzata per il 24 gennaio. Ma rimane fermo il principio per il quale il lavoro approntato dalla società in questa sessione di mercato andrà valutato ad ampio raggio e non sulla scorta delle aspettative dei tifosi, tanto meno di quelle dei più esasperati: aspettative legittime, ma non rispondenti alle esigenze di una corretta programmazione.