Catania-Varese, presentazione: giù dall’altalena

Ciro Capuano, uomo-squadra rossazzurro

Ciro Capuano, uomo-squadra rossazzurro 

La presentazione della gara tra etnei e lombardi, in campo sabato 8 novembre al "Massimino". Meteo permettendo...

Ripartire per non fermarsi più…
Ci risiamo. La sconfitta rimediata al “Partenio” di Avellino – quinta in trasferta dopo Vercelli, Perugia, Frosinone e La Spezia, sesta totale – ha fatto ripiombare minacciosamente tutti quei dubbi, incertezze e paure che dopo la doppia vittoria su Vicenza ed Entella stavano pian piano diradandosi. Il tanto atteso “squillo” in trasferta – che in Serie B manca dal 21 maggio 2006 (3-1 al Catanzaro sul neutro di Lecce) – non c’è stato. Prestazione anonima, priva di mordente e di convinzione al cospetto di una squadra, l’Avellino, tutt’altro che imbattibile.

Fallito l’esame di maturità irpino i rossazzurri di mister Sannino (ex di turno) ritornano in trincea ospitando al “Massimino” - condizioni meteo permettendo - il Varese di Bettinelli, formazione sbarazzina che non bada a sottigliezze di sorta. Quindici i punti raccolti in dodici gare, sedici senza il punto sottratto dalla giustizia sportiva la scorsa estate, che mantengono i biancorossi a metà classifica insieme a Modena ed Entella. Un buon bottino per una squadra costruita per guadagnarsi la permanenza in cadetteria che gioca e lascia giocare l’avversario: i 22 gol subiti pongono la retroguardia varesina al penultimo posto nella classifica delle difese più perforate davanti solo al Trapani ultimo con 23. Un aspetto che potrebbe rivelarsi vantaggioso per i rossazzurri, in genere “abituati” ad affrontare squadre chiuse più propense a non prenderle che a darle.

Tre punti più in basso ecco l’indecifrabile Catania di Sannino, atteso all’ennesima ripartenza stagionale che ha riportato a galla i soliti discorsi. “Dimenticare la sconfitta subita in trasferta, vincere necessariamente in casa per riprendere la scalata verso zone più nobili”: il leitmotiv rossazzurro è sempre lo stesso. Ripartire, riprendere, risalire tutti sinonimi che sintetizzano al meglio questa prima parte di stagione degli etnei che appare decisamente balbettante ed altalenante. Colpa degli infortuni, della sfortuna, degli errori commessi dai giocatori (sul campo) e dalla dirigenza (in sede di mercato). Soliti discorsi, soliti temi, triti e ritriti fino alla nausea. Che sia la ripartenza definitiva, l’ultima e decisiva. Basta a brusche frenate e stop inattesi. Il tortuoso percorso cadetto si affronta con passo deciso e sicuro. Come un carro armato che non conosce ostacoli, così come detto in settimana dal generoso Capuano. Battere il Varese, ripartire per non fermarsi più.
– 30 all’Alba: “Siate folli, siate affamati, siate umili, siate elefanti!”