Catania-Siena 1-4: le pagelle

Rinaudo esordio che fa ben sperare...

Rinaudo esordio che fa ben sperare... 

Catania: disastro su tutta la linea, a partire dal comandante allo sbaraglio; Siena: propositività, gioco e gol.

CATANIA

Andujar voto 2: basta centrare lo specchio della porta per metterlo in difficoltà. Imbarazzante come il gol preso sul suo palo dal lentissimo colpo di testa di Valiani.
Peruzzi voto 5: si propone con frequenza in avanti ed è uno dei pochi a creare qualche imbarazzo alla retroguardia senese. Ma è imperdonabile come si faccia sfuggire Valiani in occasione del gol dell’1-2.
Legrottaglie voto 5: concorso di colpa con Peruzzi in occasione del gol di Valiani.
Gyomber voto 5,5: incolpevole sui primi due gol, nel finale non può niente anche perché lasciato solo dal compagno di reparto Legrottaglie, mandato a far da torre in attacco dal proprio allenatore.
Capuano voto 3: Angelo, pur non essendo Garricha, gli sfugge sempre e dalla falla aperta sulla sinistra nasce il gol del pareggio senese. Per il resto fatica persino a spingere e portare il pallone.
Rinaudo voto 6,5: non risparmia grinta, passando alle maniere forti nella ripresa, prima di essere sostituito da De Canio. Tornerà utile nella lotta per la salvezza.
Lodi voto 6: predica nel deserto.
Guarente voto 4,5: nel primo tempo, schierato a centrocampo, non demerita. Poi viene inspiegabilmente posizionato da trequartista/seconda punta, e va logicamente nel pallone. Colpe dell’allenatore più che sue.
Leto voto 5,5: segna un gran gol, lotta e impegna Farelli con una girata nella ripresa. Ma perde troppo tempo per difendere e giocare il pallone, quelle poche volte che riesce a farlo. Fuori condizione.
Maxi Lopez voto 4,5: gli va dato atto di aver servito due ottimi assist a Rinaudo nel primo tempo e a Leto nella ripresa. Il fatto che venga sistematicamente anticipato da Matheu, Giacomazzi e Dellafiore dovrebbe però farlo seriamente preoccupare.
Monzon voto 2: impalpabile, non si vede minimamente. Ectoplasma.

Subentrati
Keko voto 6,5: è l’unico a dare vivacità e a creare pericoli alla retroguardia avversaria. Fosse partito titolare…
Boateng voto 5: prova a spingere ma fa più confusione che altro.
Garufi voto 6: esordisce nella peggior situazione possibile. Prova a scacciare l’emozione e le paure con un buon tiro dalla distanza. Nel finale non può nulla.

All. De Canio voto 2: considerando la delicata situazione in campionato, è condivisibile la scelta di preservare i titolari per la Fiorentina e schierare riserve, squalificati ed epurati. Beretta però lo sorprende con un 3-4-3 che crea densità e pericoli sulla trequarti, e lui come risponde? Passando ad un 4-2-3-1 (e ci può stare, per far abbassare il centrocampo avversario) ma schierando Guarente nel ruolo di trequartista, ruolo che l’ex Bologna non ha mai ricoperto mentre un certo Ciccio Lodi lo ricopriva sistematicamente nel Frosinone in Serie B. Può capitare di uscire dalla Coppa, può capitare di farlo contro una squadra di Serie B. Ma il modo in cui è successo pare autolesionista e (quindi) indecoroso.

SIENA

Farelli voto 5,5: non sembra aver fiducia nei propri mezzi. Conclusioni tutt’altro che trascendentali di Leto e Legrottaglie vengono smanacciate in calcio d’angolo non senza affanni. Per sua fortuna l’unico che centra la porta nel Catania è Leto, che la prima volta la mette sotto l’incrocio, mentre nelle altre occasioni gli tira addosso.
Matheu voto 6: solo Keko lo impensierisce un po’, per il resto dorme sogni tranquilli.
Giacomazzi voto 7: considerando che deve marcare Maxi Lopez, non solo non corre pericoli, ma può permettersi il lusso di salire indisturbato fino al centrocampo e impostare l’azione verso il reparto offensivo.
Dellafiore voto 6: soffre solo Peruzzi, per sua fortuna l’argentino gioca da terzino e si presenta poche volte dalle sue parti.
Angelo voto 7: contro un Capuano e una difesa che lo fa tranquillamente accomodare, si permette il lusso di sbagliare anche qualche cross. Da un suo inserimento nasce il gol del pareggio, contribuisce alle ripartenze con cui i suoi piegano il Catania nella ripresa.
Pulzetti voto 8: nel primo tempo trova puntualmente il tempo e lo spazio di inserirsi sulla trequarti (pur partendo dalla posizione di mediano), e tirare pericolosamente in porta. All’ennesimo spazio concesso punisce, d’altronde gli basta centrare la porta per battere Andujar. Non contento mette Rosseti davanti la porta per l’1-4 finale.
Valiani voto 7: rispetto al compagno di reparto per tutto l’arco del match trova meno varchi. Ma è lui a inserirsi tra Peruzzi e Legrottaglie e realizzare il gol del vantaggio bianconero.
Feddal voto 6: tatticamente disciplinato, si concede qualche buona sortita offensiva ma cerca più che altro di contenere, buon per lui che i vari Leto e Boateng non sono in giornata perché in verità qualche spazio lo concede.
Rosina voto 7,5: svaria su tutto il fronte della trequarti andando a prendersi il pallone e distribuendolo agli esterni che si inseriscono. Nella ripresa cambia la direzione di mira e pesca Valiani tutto solo per il gol dell’1-2.
Paolucci voto 7,5: da opportunista segna il facilissimo pareggio. Ci mette l’anima e impegna Legrottaglie per tutta la partita.
Giannetti voto 6: nel primo tempo è guizzante e a tratti mette in difficoltà Peruzzi. Nella ripresa si smarrisce e viene sostituito.

Subentrati
Rosseti voto 6,5: sostanzialmente in letargo per tutti i 40’ disputati, ha il merito di infierire ulteriormente a tempo scaduto con la zampata dell’1-4.
Vergassola SV: fa densità a centrocampo nel finale.
Scapuzzi SV: il suo ingresso al posto di Paolucci permette ai tifosi del “Massimino” di tornare ad applaudire. Destinatario proprio l’ex di turno che mostra gratitudine.

All. Beretta voto 8: non ha nulla da perdere e si permette un atteggiamento audace. Tre attaccanti, e in mediana due centrocampisti con buone propensioni offensive. Penalizzazione permettendo, ha in mano una squadra che per il gioco espresso e le potenzialità dei giocatori può tranquillamente ambire ai playoff.