Catania-Napoli: presentazione della gara

Sebastian Leto, a lui il compito di scardinare la difesa azzurra

Sebastian Leto, a lui il compito di scardinare la difesa azzurra 

La presentazione della gara del "Massimino" tra etnei e partenopei.


Giornata campale
Neanche il tempo di digerire l’amara sconfitta interna contro la Juventus il ricco menù della serie A 2013/14 offre subito al Catania di Maran una nuova portata: il Napoli. Al “Massimino”, nella seconda gara interna in tre giorni, arriva la compagine partenopea di Rafa Benitez, reduce dalla doppia delusione patita in Europa prima (eliminazione dall’Europa League per mano del Porto) e in Italia dopo (sconfitta interna ad opera della Fiorentina). Terza contro ultima, in un nuovo testa-coda da brividi. Sfida proibitiva in una giornata che vede le dirette concorrenti dei rossazzurri impegnate in gare alla “portata”: Atalanta-Livorno, Sassuolo-Sampdoria e lo spareggio Chievo-Bologna. Incontri che dipingono il trentesimo turno come giornata campale.

Un treno che non vuol partire…
Catania ultimo a 4 lunghezze dalla zona salvezza , cinque se si considerano lo svantaggio negli scontri diretti con il Livorno e la peggior differenza reti rispetto al Chievo. Cinque punti da recuperare a nove giornate dalla conclusione. Impresa titanica che lascia ancora margini di recupero. Ancora. Nonostante la sconfitta contro la Juventus il verdetto della ventinovesima giornata lascia ancora chance di salvezza agli etnei di Maran. Le sconfitte di Livorno, Chievo e Sassuolo, infatti, mantengono teoricamente i rossazzurri ancora in gioco. Nella lotta salvezza più equilibrata della storia, con formazioni tecnicamente assai scadenti, il Catania continua a rimanere aggrappato ad un treno che non vuol andare via. Napoli in casa, Udinese in trasferta: le prossime due tappe per provare a rientrare prepotentemente in corsa, contro ogni sorta di pronostico. Al “Massimino” ecco il Napoli di Don Rafael Benitez, ferito dalla doppia amarezza rimediata tra coppa e campionato. Poco importa chi si affronta. A questo punto della stagione ogni avversario vale l’altro. Scrivere di voler provare a battere i partenopei ai più sembrerebbe altamente fuori luogo, perché vorrebbe dire illudere ulteriormente il Popolo Rossazzurro già profondamente deluso da precedenti illusioni. Ma quel treno salvezza è ancora fermo. Quei binari sono ancora matematicamente raggiungibili. Almeno per ora. Le gare del trentesimo turno, però, potrebbero farlo partire definitivamente. Occorre affrettarsi se veramente non si vuol rimanere a piedi. -20 all’Alba: “Siate folli, siate affamati, siate umili, siate elefanti!”


Limbo partenopeo
Come cambia una stagione. Nel giro di quattro giorni il Napoli ha detto addio all’Europa League e, con molta probabilità, anche alla conquista del secondo posto che equivale la qualificazione diretta alla prossima Champions League. A nove giornate dalla conclusione, infatti, i partenopei si trovano al terzo posto a -6 dalla Roma (giallorossi con una gara in meno) ed a +7 sulla Fiorentina, tra l’altro avversaria nella finale di Coppa Italia. Tanta qualità in avanti con i vari Higuain, Callejon, Insigne e Mertens (quest’ultimo out per infortunio), non altrettanto nel reparto arretrato. Limbo partenopeo figlio di troppi alti e bassi nel corso di una stagione troppo altalenante, figlia di troppi passaggi a vuoto e di troppe reti incassate. Dato, quest’ultimo, reso ancor più emblematico dalla peggior differenza reti rispetto a Juventus e Roma: +23 per i partenopei, +40 per i giallorossi e +46 per i bianconeri. Un abisso figlio di una discontinuità fatale. Al di là dei numeri, la gara del “Massimino” rappresenta per il Napoli una ghiotta occasione per provare a rientrare in extremis nella scia del secondo posto. Espugnare Catania, impresa mai riuscita in passato in gare di serie A, per provare ad agganciare la “lepre” romanista, evitando così i fastidiosi preliminari estivi…