Catania-Genoa 1-1, il pagellone rossazzurro

Cristiano Biraghi, uno dei migliori del Catania contro il Genoa

Cristiano Biraghi, uno dei migliori del Catania contro il Genoa 

Le pagelle di "CalcioCatania.Com" al Catania che ha pareggiato in casa contro il Genoa. Biraghi e Plasil i migliori in campo tra gli etnei.

Le pagelle di “CalcioCatania.com” al Catania che ha pareggiato 1-1 contro il Genoa. Commento, dati statistici e curiosità sui protagonisti del match del Massimino.

ANDUJAR, VOTO 6 Pochi interventi nel match contro il Grifone per il numero uno del Catania. Nel primo tempo decisiva la parata in tuffo al 20’ sul colpo di testa di Kucka. Attento sulle conclusioni di Santana e Kucka che terminano dritte sulle mani dell’argentino. Nel primo tempo deve solo accompagnare con gli occhi la palla che si perde a lato o alta sulle conclusioni dalla distanza di Matuzalem e Lodi. Al 38’ mette i brividi ai tifosi del Massimino quando esce a vuoto sul corner calciato da Lodi. Nella ripresa si sporca i guanti solo in rarissime occasioni. Complice al 86’ minuto dell’autogol di Legrottaglie. I due quasi si scontrano nel tentativo di spazzare l’insidioso cross di Stoian. Si contano a fine partita 3 parate e 2 uscite.

ALVAREZ, VOTO 6 Fascia da capitano al braccio e 100esima partita con la maglia del Catania. Il terzino argentino ingaggia e vince un duello con Sampirisi, meno preciso su Kucka che quando prende palla si accentra liberandosi dalla marcatura. Pablito disputa una partita ordinata in fase difensiva. Nel primo tempo si mette in mostra in un paio di circostanze quando scambia con Barrientos e mette due cross invitanti per i compagni nei primi 20 minuti di gioco. Al 19’ è in ritardo su Kucka che di testa impegna Andujar alla deviazione in tuffo. Al 56’ sempre sul numero 33 del Genoa, si fa prima anticipare ma poi rimedia egregiamente aggirando l’avversario e spazzando la palla. All’86’ non contrasta Stoian nel cross che porta all’autogol di Legrottaglie. Alvarez vince 8 contrasti perdendone 5 e recupera 4 palloni.

LEGROTTAGLIE, VOTO 6 Partita macchiata da quell’errore sfortunoso che porta all’autogol e al pari genoano. Prima di allora, il centrale etneo aveva controllato Gilardino con puntualità e precisione. Marcatura a uomo sul numero 11 rossoblù braccato da Legrottaglie fino alla metà campo. L’attaccante del Genoa non va praticamente mai al tiro. Legrottaglie vince 3 contrasti aerei su 3 e recupera 2 palloni. Decisivo al 52’ minuto quando chiude su Sampirisi in scivolata.

BELLUSCI, VOTO 6 Partita attenta per il difensore rossazzurro in fase difensiva. Dopo solo 30’ secondi di gioco entra duro sulle gambe di Gilardino avvisandolo che sarà una partita maschia. Marca l’attaccante genoano alternandosi con Legrottaglie. Nonostante la spiccata mobilità di Gilardino, se la cava molto bene. Al 9’ è decisivo quando in scivolata anticipa in area di rigore il numero 11 rossoblù sul preciso taglio di Lodi. All’11 sfiora il gol di testa sugli sviluppi di una punizione calciata da Plasil, la palla termina sull’esterno della rete. Nel primo tempo soffre su Kucka e Santana che si accentrano e provano il tiro dalla distanza, in due occasioni Bellusci non si oppone alla conclusione degli avversari. Nel secondo tempo macchia la sua buona prestazione quando al 77’ decide di percorrere 80 metri di campo palla al piede. Leto appena entrato in campo, era libero sulla sinistra e avrebbe potuto ricevere palla dal compagno per l’ipotetico 2-0 che avrebbe chiuso la partita. Poco dopo soffre per crampi ma finisce la gara stringendo i denti e lottando come sempre. Perde 5 contrasti e ne vince 3, in compenso recupera 6 palloni.

BIRAGHI, VOTO 6,5 Il migliore nel reparto di difesa schierato da Maran. Gioca con personalità e semplicità su ogni pallone. Non sarà elegantissimo nel modo di disimpegnarsi ma sicuramente efficace. Vrsaljko è un avversario tosto da affrontare ma il numero 34 del Catania lo contrasta sistematicamente vincendo lo scontro diretto in 5 occasioni su 7. Solo nel primo tempo permette al croato di arrivare al fondo per crossare. Buona l’intesa nei primi minuti di gara nelle sovrapposizioni con Castro. Calibrati pure i cross che però non trovano compagni in area. In avvio di ripresa soffre gli inserimenti di Santana e poi con l’ingresso del pimpante Fetfatzidis perde la bussola complice anche alcuni comprensibili crampi dovuti al fatto che il Genoa per tutto il secondo tempo ha spinto solo sulla sua corsia. Biraghi è una garanzia per la retroguardia del Catania, dimenticato una volta per tutte Marchese.

PLASIL, VOTO 6,5 Ancora una volta è il migliore dei tre di centrocampo. Qualità e quantità nella metà campo rossazzurra. Difende e inventa allo stesso tempo. Gioca leggermente avanzato sul centro destra ma nel corso di tutta la gara cambia posizione nel tentativo di contrastare a turno Santana, Lodi e Matuzalem. Importante il suo lavoro nelle verticalizzazioni e negli inserimenti palla al piede verso il centro per trovare gli spiragli per il suggerimento alle punte. All’11’ dai suoi piedi parte la punizione indirizzata a Bellusci che di testa sfiora il gol. Sempre nel primo tempo serve Bergessio che però calcia debolmente e fuori. Decisivo nella ripresa quando al 58’ lancia Barrientos e trova Antonini impreciso nell’allontanare il pallone favorendo il gol del Pitu. Effettua 36 passaggi, solo 2 i lanci lunghi. Media di passaggi riusciti dell’81,6%. Recupera 9 palloni, nessuno nel Catania e nel Genoa è riuscito a fare meglio.

ALMIRON, VOTO 5,5 Ancora non al top della condizione. Come nelle precedenti partite, inizia bene ma cala alla lunga. Si piazza sul centro sinistra della metà campo rossazzurra e prova a contrastare Lodi anche se l’ex giocatore del Catania appare poco dinamico e non avanza quasi mai palla al piede. Controlla comunque il numero 10 del Genoa e nel primo tempo si fa saltare solo una volta al 30’ quando lo stesso Lodi serve Santana che sfiora il gol calciando dal limite dell’area. Proprio con il connazionale Santana nella ripresa soffre in diverse circostanze, perdendo 4 contrasti senza vincerne uno. Al 72’ Maran lo richiama in panchina e al suo posto inserisce Izco, anche lui non ancora al 100% della condizione. Pochi i passaggi effettuati nel match contro il Genoa, appena 20.

TACHTSIDIS, VOTO 6 Il greco cresce partita dopo partita e alcune critiche sono sprecate per un giovane che sta facendo di tutto per trovare il feeling con i compagni e con gli schemi di mister Maran. Nel complesso disputa una buona partita, sufficiente sicuramente. Molto mobile in avvio di gara, recupera numerosi palloni e prova a fare alzare il baricentro della squadra. Ancora appare impreciso nei passaggi e a volte anche lento nel giro palla. Al 18’ minuto ci prova con coraggio da fuori area ma trova un avversario pronto alla ribattuta. Inutile fare paragoni con chi gli ha lasciato il posto a Catania ma non sfigura assolutamente con il Lodi visto in campo contro gli etnei. Numeri alla mano fa meglio dell’ex giocatore rossazzurro. Partita positiva in fase di contenimento: vince 10 contrasti e ne perde solo 3, vince 3 contrasti aerei su 4 e recupera ben 8 palloni. Bisogna concedergli fiducia e fa bene Maran a schierarlo in campo dal primo minuto. Alla lunga apprezzeremo le qualità di questo giovane a cui non manca la voglia di mettersi in gioco e di superare le difficoltà.

BARRIENTOS, VOTO 6 Nel primo tempo è uno dei pochi che si distingue positivamente tra le file del Catania mentre il Genoa prende le redini del gioco. Sempre nel vivo dell’azione e sempre abile a saltare o aggirare l’avversario. Un paio di volte disimpegna sull’accorrente Alvarez che va al cross. Manfredini è costretto agli straordinari, Gasperini così ordina il raddoppio o la tripla marcatura sull’argentino. Sempre nel primo tempo, in fase di ripiegamento, è decisivo nel recupero di alcuni palloni su Sampirisi che attacca sul suo lato. Nella ripresa ha il merito di portare in vantaggio i rossazzurri, approfittando dell’errore di Antonini. Abile a saltare Perin con un delizioso tocco sotto. Sempre lui sfiora il raddoppio al 74’ quando riceve palla da Izco e prova a pennellare dal limite dell’area un tiro a giro che si spegne di poco a lato. Meno preciso rispetto ad altre circostanze nel suggerimento del passaggio nella metà campo avversaria, appena una media del 55% di passaggi riusciti in fase propositiva.

CASTRO, VOTO 5,5 Non è il giocatore incisivo che avevamo apprezzato nella passata stagione. La squadra gioca poco in profondità e in rare occasioni l’argentino ingaggia un duello in velocità con il diretto avversario Vrsaljko che copre l’out di sinistra. Salta poche volte l’avversario e il più delle volte è costretto ad accentrarsi nel tentativo trovare Bergessio o chi per lui disponibile alla sponda o all’uno-due. Dai suoi piedi partono pochi cross. Il Pata però fa bene in fase di non possesso palla e soprattutto nella ripresa riesce a svincolarsi dal marcatore. Al 52’ colpisce la traversa sfiorando il gol del vantaggio. Troppo frettoloso al 75’ quando entrato in area avversaria decide di calciare anziché passare la palla a Bergessio che si era accentrato. Vince 11 contrasti e ne perde 9. Recupera 4 palloni e serve 37 passaggi con una media del 51,5% di quelli riusciti nella metà campo avversaria in fase propositiva.

BERGESSIO, VOTO 5 Partita da dimenticare per il ‘Lavandina’. Non sta benissimo fisicamente e lo si vede nella corsa e nella fisicità con cui contrasta l’avversario. Nel primo tempo riceve due palloni e da posizione non certo agevole calcia debolmente e fuori. Perde il contrasto con Portanova e non riesce praticamente mai a fare la sponda per i compagni. Si contano 3 contrasti vinti e 8 persi palla a terra, 4 contrasti aerei persi e uno vinto. Recupera solo un pallone. Esce al 76’ per fare spazio a Leto.

IZCO, VOTO 6 Entra al 72’ al posto di Almiron. Si fa notare due minuti dopo quando asfalta Manfredini e serve Barrientos che prova il tiro a giro che si perde di poco a lato. Ci mette impegno e corsa con il Genoa che prova gli assalti finali. Vince 3 contrasti e recupera 3 palloni.

LETO, SENZA VOTO Entra al 77’ al posto di Bergessio. Ci prova al 85’ minuto con un tiro dal limite dell’area che si perde alto sulla traversa.

MONZON, SENZA VOTO Entra al 82’ minuto al posto di Biraghi.

ALL. MARAN, VOTO 6 Schiera il solito 4-3-3 senza Izco e concedendo giustamente fiducia a Tachtisidis. La sua squadra inizia bene la partita e mette alle corde il Genoa nei primi 15 minuti di gioco. Poi il Grifone prende le misure e anche il sopravvento a metà campo. I rossazzurri tuttavia sono ben schierati e i giocatori ospiti sono costretti a provare la conclusione solamente dalla distanza. Nella ripresa meglio il Catania del Genoa. I rossazzurri appaiono più dinamici a metà campo complice anche un Plasil che cresce col passare dei minuti. Il gol di Barrientos arriva un po’ per fortuna ma anche per merito dei rossazzurri che avevano già tentato la via del gol. E’ mancata la precisione nei suggerimenti a metà campo e le verticalizzazioni. Questo Catania attacca poco la profondità e soffre forse l’assenza di un Gomez che oggi potrebbe essere sostituito per caratteristiche tecniche da un Leto in condizione o dai scalpitanti Boateng e Keko che forse meriterebbero maggiore spazio. La sosta aiuterà il mister a migliorare ulteriormente schemi e soluzioni di gioco ma siamo sulla strada giusta.

GENOA:
Perin 6
Antonini 5,5
Portanova 6,5
Manfredini 6
Vrsaljko 6
Lodi 5,5
Matuzalem 5,5 (dal 62' Fetfatzidis 6)
Sampirisi 5,5 (dal 68' Stoian 6)
Santana 6 (dal 80' Calaiò sv)
Gilardino 5,5
Kucka 6,5.
All. Gasperini 6

ARBITRO CALVARESE, VOTO 6 Giuste le ammonizioni assegnate ai giocatori del Catania e a quelli del Genoa. E’ coadiuvato bene dagli assistenti che annullano un gol degli ospiti per posizione di fuorigioco.