Catania-Città di Sant'Agata: Quella sfida in Eccellenza fra ''46'' e ''ACR''...

Una formazione del Catania 1993/94

Una formazione del Catania 1993/94 

Un po' di storia del calcio agatese grazie alla ricostruzione del giornalista Giuseppe Romeo della Gazzetta del Sud

Domenica 30 ottobre 2022, alle ore 15.00, il Catania di Giovanni Ferraro incrocerà sul proprio cammino l’A.C.D. Città di Sant’Agata dell’ex Leo Vanzetto. Una storica prima volta fra le due società, anche se, curiosando negli annali, un punto di contatto c'è. Eccome!

L’anno è il 1993, il giorno è il 14 di novembre, la categoria è l’Eccellenza Sicula, il terreno di gioco è il “Cibali”, mentre le squadre in campo, che pareggiarono a reti inviolate, sono il Calcio Catania e l’A.C.R. Sant’Agata, antenate delle società che si affronteranno domenica. Se l’attuale Catania SSD è la società che prosegue la tradizione storica del fu ’46, il percorso dell’A.C.D. Città di Sant’Agata, all’interno dell’albero genealogico del calcio santagatese, è più articolato rispetto a quello degli etnei.

Per sbrogliare la matassa abbiamo scomodato il collega Giuseppe Romeo, giornalista della Gazzetta del Sud, profondo conoscitore del calcio santagatese: “I risultati più importanti, prima di quelli raggiunti dall’attuale Città di Sant’Agata, portano la firma del vecchio A.C.R., società fondata negli anni settanta del novecento, promossa nell’Interregionale al termine del campionato di Promozione 1990/91. Quella promozione nell’allora primo livello del calcio dilettantistico – chiosa Romeo – arrivò dopo aver vinto due spareggi di fila: il primo con l’Aci Sant’Antonio, al “Celeste” di Messina, e il secondo alle spese dell’Alcamo, allo stadio “Esseneto” di Agrigento. Si trattò di una promozione storica, perché mai, prima di allora, una squadra della provincia di Messina aveva raggiunto un traguardo simile. La stagione successiva, la 1991/92, fu la prima ed unica vissuta dall’A.C.R. Sant’Agata nell’Interregionale (l’attuale Serie D, ndr). Negli anni successi, l’A.C.R., disputò sette campionati di fila in Eccellenza, incrociando, nel 1993/94, il Catania di Angelo Massimino”.

Dall’Interregionale alla fusione con le altre realtà cittadine: “Negli anni duemila – ha proseguito Romeo – le tre squadre della città, l’A.C.R. Sant’Agata, la Folgore e l’Agatese, quest’ultima fondata nel 1980, si fusero in un’unica società: la Polisportiva Sant’Agata. Tuttavia, nonostante i buoni propositi, questo club non ebbe tanta fortuna...”

Dalla fusione alla scissione: “Fu così che dalla Polisportiva Sant’Agata vennero fuori due entità: il Sant’Agata Calcio, che continuò la propria storia fra Eccellenza e Promozione prima di scomparire, e il Città di Sant’Agata, burocraticamente la vecchia Agatese fondata nel 1980 (numero impresso nel logo del club biancazzurro fino alla scorsa annata, ndr). Il Città di Sant’Agata iniziò la scalata della Terza Categoria, risalendo i vari gradini del calcio dilettantistico…”

Il ritorno in Serie D: “Cinque anni fa – ha proseguito Romeo – il Città di Sant’Agata si ripropose come unica società della città, disputando tre campionati di buon livello in Eccellenza. La svolta si è avuta nel 2020, con la promozione in Serie D ottenuta in virtù del ripescaggio fra le migliori otto seconde di tutta Italia. Nel primo anno di Serie D è arrivata la salvezza, l’anno scorso un brillante quinto posto e nel campionato in corso il Sant’Agata viaggia a quota 12 punti, al sesto posto”.

Ecco perché, domenica pomeriggio, sul green di Piazza Spedini ci sarà un po’ di 46 e un po’ di ACR di Militello. Piccole sfumature di quell’Eccellenza che fu…

Si ringrazia Gianfranco Sabella, opinionista di Pianeta Catania, per la cortese collaborazione.