Catania-Atalanta: mi ritorni in ment ex

Stefano Colantuono, insieme al suo secondo Gabriele Matricciani, sulla panchina etnea

Stefano Colantuono, insieme al suo secondo Gabriele Matricciani, sulla panchina etnea 

In vista della gara contro gli orobici riflettori puntati sui due ex rossazzurri, oggi nerazzurri, Colantuono e Stendardo...

Colantuono, quanti episodi...
Lanciato nel calcio che conta da Luciano Gaucci, alla guida della Sanbenedettese, Stefano Colantuono, nato a Roma il 23 ottobre 1962, nell’unica stagione da allenatore rossazzurro ha sicuramente lasciato un ricordo positivo. Sessantasette punti, a -6 dalla zona play off, con 18 vittorie, 13 pareggi e 15 sconfitte (alcune delle quali pesantissime come il 5-0 di Palermo ed il 3-0 di Messina) nel campionato di Serie B 2003/04. Bottino interessante e positivo per un tecnico che, nonostante l’ambiente in smobilitazione, ha sfiorato la promozione nella massima serie. Da avversario, poi, ha spesso e volentieri faticato contro il ‘suo’ ex Catania. Memorabile il ‘sonoro’ 4-1 subito nel settembre 2005 dal Catania di Pasquale Marino. Sconfitta ‘giustificata’ con una ingenerosa affermazione: “Partita decisa dagli episodi”. Nella gara di ritorno, giocata a Bergamo il 4 febbraio 2006, altri due ‘episodi’ (Biso e Mascara) condannano la sua Atalanta ad un’altra sconfitta. Quanti episodi, mister Colantuono!

 Guglielmo Stendardo, ex difensore rossazzurro

Guglielmo Stendardo, ex difensore rossazzurro 


Stendardo, annata da urlo
Guglielmo Stendardo, nato a Napoli il 6 maggio 1981, giunse a Catania nella torrida estate del 2003, calda ed asfissiante non solo per ragioni climatiche ma anche per i noti fatti legati al “Caso Martinelli”. Perno insostituibile della retroguardia del Catania di Stefano Colantuono, assieme a Giallombardo, Sasà Monaco e Diliso, il possente difensore napoletano conquista subito le simpatie della tifoseria rossazzurra grazie alle sue eccellenti prestazioni e doti di trascinatore. Annata positiva per Stendardo, 43 presenze senza segnare alcuna rete, prima del forzato passaggio in blocco al Perugia nel ‘trasloco’ dell’estate 2004. Un addio ‘doloroso’ seguito, negli anni successivi, da diverse voci di mercato su un suo possibile ritorno in rossazzurro. Un ritorno che non si è mai concretizzato.