Bologna-Catania: presentazione della gara

El 'pata' Castro in azione al

El 'pata' Castro in azione al "Dall'Ara" 

La presentazione dello spareggio salvezza del "Dall'Ara" decisivo per le sorti rossazzurre...

Armageddon
A centottanta minuti dalla conclusione del campionato di Serie A 2013/14 il Catania è incredibilmente ancora vivo e ancora in corsa per conquistare una clamorosa salvezza. La fragorosa vittoria sulla Roma, infatti, ha permesso alla formazione di Maurizio Pellegrino di sbattere per l’ennesima volta la porta in faccia alla matematica, mantenendo ancora accesa la fiammella salvezza. Livorno scavalcato, col mirino rivolto a quel Bologna distante appena tre lunghezze. Una vittoria. Discorso salvezza riaperto, entusiasmo ritrovato. Ad arginare questa anomala ondata di ottimismo, copiosa e dilagante da domenica pomeriggio fino alle 19 di martedì, ecco l’inatteso successo del Sassuolo sulla Viola, inatteso quanto il successo degli etnei sulla Roma, che ha ricondotto nuovamente i rossazzurri ad un passo dall’oblio.

Sassuolo 31, Chievo 30, Bologna 29, Catania 26, Livorno 25. A due giornate dalla conclusione, a meno di clamorosi colpi di scena, i neroverdi sembrerebbero ormai ad un passo dalla matematica certezza della permanenza in massima serie. Un passo da tramutare in vittoria nella gara interna contro un Genoa ormai in vacanza. Stesso discorso per i clivensi, attesi dal passo decisivo in casa di un Cagliari ridotto all’osso da squalifiche ed infortuni. Sassuolo e Chievo salve, Bologna, Catania e Livorno retrocesse in Serie B: le scommesse più gettonate sono queste. Ma in una lotta salvezza mai così equilibrata, indecifrabile e di livello tecnico assai scadente è lecito aspettarsi un c oup de théâtre atteso, come manna dal cielo, dai tifosi del Catania che di questo “bizzarro” campionato hanno capito poco e niente.

Cuore e mente in campo, pensiero a Cagliari. Il “Renato Dall’Ara” di Bologna diventa nuovamente decisivo per le sorti del Catania, così come avvenne il 27 maggio 2007 quando i rossazzurri di Pasquale Marino, contro ogni pronostico, conquistarono un’agognata salvezza a discapito del Chievo. A differenza di sette anni fa adesso il destino degli etnei dipende anche dai risultati delle gare di Reggio Emilia e, soprattutto, Cagliari. Ma prima di stringersi alla radiolina, in attesa di liete notizie, bisogna stringere in una morsa il Bologna di Ballardini. Bisogna metter in campo cuore, grinta e coraggio, così come fatto raramente nel corso di questa tormentata stagione. Una piccola possibilità di evitare il baratro c’è ancora ed esimersi dalla lotta sarebbe un peccato mortale.

Espugnare Bologna, impresa riuscita in A soltanto nella stagione 1960/61, conquistando la prima vittoria esterna della stagione (l’ultima risale al 24 febbraio 2013, 1-2 al Parma) proprio all’ultimo tentativo possibile. Tre punti fondamentali per prolungare una speranza che, comunque, potrebbe esser recisa dai risultati provenienti dagli altri campi. È chiaro anche che una sconfitta al “Dall’Ara”, al di là dei risultati di Sassuolo e Chievo, metterebbe la parola fine sulle speranze salvezza dei rossazzurri. Provarci, però, non costa nulla perché ormai questo Catania non ha da perdere. Bologna, 11 maggio 2014: il giorno del giudizio: “Siate folli, siate affamati, siate umili, siate elefanti!”