Qui Catanzaro: 'Bisogna dare tempo a questa squadra, prossime due gare importantissime'
- di Massimiliano Giliberto
- 24 Sep 2021 3:15
Le considerazioni del collega Attilio Malena (ilcalciocalabrese.it) ai microfoni di CalcioCatania.com.
Malena (ilcalciocalabrese.it): “I giallorossi puntano alla vittoria del campionato. Welbeck-Catanzaro un matrimonio voluto da entrambi. Al Catania auguro di trovare un imprenditore che sappia programmare”
In vista della trasferta di Catanzaro, è intervenuto ai nostri microfoni il giornalista calabrese e direttore di www.ilcalciocalabrese.it Attilio Malena, con il quale abbiamo analizzato il momento della squadra giallorossa allenata da mister Calabro.
Attilio, sono trascorse quattro giornate di campionato. Che valutazione dai a questo inizio di campionato?
“Il Bari sta dimostrando che quest’anno vuole fare le cose in grande. Vincere a Catania all’ultimo minuto ha dato la dimostrazione all’intero girone C che la squadra cerca sempre la vittoria e quest’anno vuole assolutamente la promozione. Merito al nuovo D.S. Ciro Polito che ha costruito un gruppo, scelto da lui in maniera attenta, che sta dimostrando tenacia e forza in ogni situazione. Il Catanzaro, dopo il secondo posto dello scorso anno, ha migliorato l’organico cercando di alzare l’asticella per puntare a quella promozione che insegue da anni ma deve cercare di non perdere più punti importanti come accaduto nelle prime giornate”.
Proprio l’avvio di stagione dei calabresi ha visto tre pareggi e solo una vittoria, con solo un goal fatto nelle ultime tre gare, nonostante la presenza di buoni attaccanti come Vazquez, Cianci e Curiale. Può essere un campanello d’allarme per il proseguo della stagione?
“Questa squadra merita ancora fiducia e credito anche in funzione di quanto fatto la scorsa anno. Le prossime due partite contro Catania ed Avellino saranno però già decisive per capire se il Catanzaro può competere per la vittoria del campionato. La società ha costruito un organico importante, confermando l’allenatore dopo il buon campionato della scorsa stagione conclusa al secondo posto e cercando di migliorare la rosa. Pertanto, bisogna ancora dare tempo a questa squadra anche se qualche accorgimento va fatto perché, dato il calendario, personalmente mi aspettavo una partenza sprint per dare un segnale al campionato ed invece ci sono state alcuni passi falsi che vedono il Catanzaro leggermente attardato in classifica. Ripeto le prossime due gare saranno importantissime”.
Ecco, il Catanzaro come si presenta a queste due gare ravvicinate prima con il Catania (lunedì 27) e poi con l’Avellino (giovedì 30)?
“Stiamo parlando di due gare molto complicate. I siciliani, nonostante il periodo particolare che stanno attraversando, sono comunque un avversario storicamente difficile ed ostico che verrà al Ceravolo per cercare di riscattare la sconfitta interna contro il Bari. Poi ci sarà l’Avellino, un’altra squadra indicata tra le possibili candidate alla promozione che, attualmente, segna pochissimo e che ancora non sembra aver trovato la quadra giusta ma Braglia è un tecnico esperto che conosce benissimo la Serie C. Quindi, entrambe le gare saranno importanti e potranno dare dalle risposte decisive a mister Calabro che, come da lui stesso affermando, è ancora alla ricerca del suo vero Catanzaro”.
Catanzaro e Catania si incontrano nuovamente a distanza di 12 giorni dopo la gara di Coppa Italia dello scorso 15 settembre vinta dai calabresi per 1-0. Sarà una partita diversa quella di lunedì?
“Si, sicuramente sarà una partita diversa anche perché l’impegno di Coppa è servito per dare minutaggio a chi in campionato gioca meno. Nonostante, come dicevamo, dopo appena tre giorni ci sarà un'altra gara importante contro l’Avellino, sono convinto che Calabro preparerà al meglio la gara contro il Catania per cercare di ottenere quella vittoria che manca da tre giornate. Del resto, forse al Catanzaro manca l’uomo dell’ultimo passaggio come può essere Botta del Bari ma la qualità del reparto offensivo giallorossa è in grado di trovare la stoccata giusta in qualunque momento e, grazie anche all’organico messo a disposizione dalla società, Calabro può contare anche su elementi che dalla panchina possano dare il loro prezioso contributo”.
A proposito di organico giallorosso, tra gli elementi che compongono la rosa di Calabro ci sono due ex rossazzurri, Davis Curiale e Nana Welbeck. Su quest’ultimo si è discusso tanto in estate perché come affermato dallo stesso Direttore dell’area tecnica del Catania Maurizio Pellegrino, quando sembrava ad un passo dal rinnovo di contratto con i rossazzurri e poi stato annunciata la sua firma con il Catanzaro. Ci puoi raccontare com’è andata realmente?
“Il Catanzaro ha voluto fortemente Welbeck. La società ha individuato nel centrocampista ghanese quell’elemento che mancava nella rosa dello scorso anno e per tutta l’estate ha corteggiato l’ex rossazzurro per fargli indossare la maglia giallorossa. È stata una scelta precisa e diretta del Catanzaro che ha voluto Welbeck e dall’altra parte c’è anche la volontà di Welbeck che ha sposato il progetto Catanzaro. Quindi, nonostante le dinamiche del calciomercato che vedono incontri, discussioni, proposte e rifiuti, il matrimonio tra Welbeck ed il Catanzaro è stato frutto di una scelta di entrambi. Tra l’altro il Catanzaro ha lavorato sul mercato in maniera diretta e precisa consegnando a Calabro l’organico al completo prima ancora che uscissero i calendari per dare al tecnico la rosa già al completo”.
Per chiudere, come viene vista da fuori la situazione societaria del Catania? Dalla trattativa sfumata con Tacopina ai continui problemi dell’attuale proprietà che non trasmette molta serenità, che idea hai sul futuro della società etnea?
“Parliamo di una società che ha scritto pagine importanti del calcio italiano, soprattutto del calcio del sud Italia grazie agli splendidi anni vissuti recentemente in Serie A. Nella memoria collettiva degli appassionati di calcio non si può dimenticare il Catania degli argentini, di Juan Manuel Vargas, del Malaka Martinez, di Simeone, di Montella, di Mihajlovic e di tanti altri elementi che hanno dato lustro alla compagine etnea. Da fuori, attualmente, si percepisce un’immagine di una società che, per amore verso quei colori sociali, cerca di farsi forza per superare ogni ostacolo con la speranza che ci possa essere qualcuno che possa dare il giusto rilancio ad una società dal passato importante. A volte, però, bisogna ricordarsi che non siamo più in un calcio fatto di benefattori o avventurieri ma in un mondo dove le società di calcio sono delle vere e proprie aziende e, pertanto, auguro al Catania di trovare un imprenditore che possa programmare e non promettere, soffrendo anche un po' di anni per arrivare anche alla riforma dei campionati con la giusta solidità.”
In vista della trasferta di Catanzaro, è intervenuto ai nostri microfoni il giornalista calabrese e direttore di www.ilcalciocalabrese.it Attilio Malena, con il quale abbiamo analizzato il momento della squadra giallorossa allenata da mister Calabro.
Attilio, sono trascorse quattro giornate di campionato. Che valutazione dai a questo inizio di campionato?
“Il Bari sta dimostrando che quest’anno vuole fare le cose in grande. Vincere a Catania all’ultimo minuto ha dato la dimostrazione all’intero girone C che la squadra cerca sempre la vittoria e quest’anno vuole assolutamente la promozione. Merito al nuovo D.S. Ciro Polito che ha costruito un gruppo, scelto da lui in maniera attenta, che sta dimostrando tenacia e forza in ogni situazione. Il Catanzaro, dopo il secondo posto dello scorso anno, ha migliorato l’organico cercando di alzare l’asticella per puntare a quella promozione che insegue da anni ma deve cercare di non perdere più punti importanti come accaduto nelle prime giornate”.
Proprio l’avvio di stagione dei calabresi ha visto tre pareggi e solo una vittoria, con solo un goal fatto nelle ultime tre gare, nonostante la presenza di buoni attaccanti come Vazquez, Cianci e Curiale. Può essere un campanello d’allarme per il proseguo della stagione?
“Questa squadra merita ancora fiducia e credito anche in funzione di quanto fatto la scorsa anno. Le prossime due partite contro Catania ed Avellino saranno però già decisive per capire se il Catanzaro può competere per la vittoria del campionato. La società ha costruito un organico importante, confermando l’allenatore dopo il buon campionato della scorsa stagione conclusa al secondo posto e cercando di migliorare la rosa. Pertanto, bisogna ancora dare tempo a questa squadra anche se qualche accorgimento va fatto perché, dato il calendario, personalmente mi aspettavo una partenza sprint per dare un segnale al campionato ed invece ci sono state alcuni passi falsi che vedono il Catanzaro leggermente attardato in classifica. Ripeto le prossime due gare saranno importantissime”.
Ecco, il Catanzaro come si presenta a queste due gare ravvicinate prima con il Catania (lunedì 27) e poi con l’Avellino (giovedì 30)?
“Stiamo parlando di due gare molto complicate. I siciliani, nonostante il periodo particolare che stanno attraversando, sono comunque un avversario storicamente difficile ed ostico che verrà al Ceravolo per cercare di riscattare la sconfitta interna contro il Bari. Poi ci sarà l’Avellino, un’altra squadra indicata tra le possibili candidate alla promozione che, attualmente, segna pochissimo e che ancora non sembra aver trovato la quadra giusta ma Braglia è un tecnico esperto che conosce benissimo la Serie C. Quindi, entrambe le gare saranno importanti e potranno dare dalle risposte decisive a mister Calabro che, come da lui stesso affermando, è ancora alla ricerca del suo vero Catanzaro”.
Catanzaro e Catania si incontrano nuovamente a distanza di 12 giorni dopo la gara di Coppa Italia dello scorso 15 settembre vinta dai calabresi per 1-0. Sarà una partita diversa quella di lunedì?
“Si, sicuramente sarà una partita diversa anche perché l’impegno di Coppa è servito per dare minutaggio a chi in campionato gioca meno. Nonostante, come dicevamo, dopo appena tre giorni ci sarà un'altra gara importante contro l’Avellino, sono convinto che Calabro preparerà al meglio la gara contro il Catania per cercare di ottenere quella vittoria che manca da tre giornate. Del resto, forse al Catanzaro manca l’uomo dell’ultimo passaggio come può essere Botta del Bari ma la qualità del reparto offensivo giallorossa è in grado di trovare la stoccata giusta in qualunque momento e, grazie anche all’organico messo a disposizione dalla società, Calabro può contare anche su elementi che dalla panchina possano dare il loro prezioso contributo”.
A proposito di organico giallorosso, tra gli elementi che compongono la rosa di Calabro ci sono due ex rossazzurri, Davis Curiale e Nana Welbeck. Su quest’ultimo si è discusso tanto in estate perché come affermato dallo stesso Direttore dell’area tecnica del Catania Maurizio Pellegrino, quando sembrava ad un passo dal rinnovo di contratto con i rossazzurri e poi stato annunciata la sua firma con il Catanzaro. Ci puoi raccontare com’è andata realmente?
“Il Catanzaro ha voluto fortemente Welbeck. La società ha individuato nel centrocampista ghanese quell’elemento che mancava nella rosa dello scorso anno e per tutta l’estate ha corteggiato l’ex rossazzurro per fargli indossare la maglia giallorossa. È stata una scelta precisa e diretta del Catanzaro che ha voluto Welbeck e dall’altra parte c’è anche la volontà di Welbeck che ha sposato il progetto Catanzaro. Quindi, nonostante le dinamiche del calciomercato che vedono incontri, discussioni, proposte e rifiuti, il matrimonio tra Welbeck ed il Catanzaro è stato frutto di una scelta di entrambi. Tra l’altro il Catanzaro ha lavorato sul mercato in maniera diretta e precisa consegnando a Calabro l’organico al completo prima ancora che uscissero i calendari per dare al tecnico la rosa già al completo”.
Per chiudere, come viene vista da fuori la situazione societaria del Catania? Dalla trattativa sfumata con Tacopina ai continui problemi dell’attuale proprietà che non trasmette molta serenità, che idea hai sul futuro della società etnea?
“Parliamo di una società che ha scritto pagine importanti del calcio italiano, soprattutto del calcio del sud Italia grazie agli splendidi anni vissuti recentemente in Serie A. Nella memoria collettiva degli appassionati di calcio non si può dimenticare il Catania degli argentini, di Juan Manuel Vargas, del Malaka Martinez, di Simeone, di Montella, di Mihajlovic e di tanti altri elementi che hanno dato lustro alla compagine etnea. Da fuori, attualmente, si percepisce un’immagine di una società che, per amore verso quei colori sociali, cerca di farsi forza per superare ogni ostacolo con la speranza che ci possa essere qualcuno che possa dare il giusto rilancio ad una società dal passato importante. A volte, però, bisogna ricordarsi che non siamo più in un calcio fatto di benefattori o avventurieri ma in un mondo dove le società di calcio sono delle vere e proprie aziende e, pertanto, auguro al Catania di trovare un imprenditore che possa programmare e non promettere, soffrendo anche un po' di anni per arrivare anche alla riforma dei campionati con la giusta solidità.”