4 Marzo: l'Elefante del 46 e il suo Cavaliere...

 

Ventiseiesimo anniversario della scomparsa del Cavaliere Angelo Massimino, ricorrenza che apre una giornata altrettanto storica...

Il Quattro Marzo è arrivato anche quest’anno. È arrivato puntuale, nel pieno di una pandemia che si assopisce e di una guerra nell’Est europeo che divampa. È arrivato, il Quattro di Marzo, data che da ventisei anni alberga stabilmente nei pensieri degli innamorati dell’Elefante. Quattro Marzo 1996, lungo l’autostrada A19 Palermo-Catania, all’altezza di Scillato, il Cavaliere Angelo Massimino perde la vita in un tragico incidente stradale. Il Presidentissimo si spegne all’età di 69 anni, compiuti un mese e mezzo prima, sul pavido asfalto bagnato, di entro da uno dei tanti “viaggi della speranza” nel capoluogo siciliano.

Viaggi che simboleggiano la lotta incessante al “Palazzo” che aveva decretato, il 31 luglio del 1993, l’estromissione del Calcio Catania dalla Serie C1. Una battaglia continua, fra “carta bollata” e partite nella periferia del pallone, tribunali e campi polverosi. Una battaglia su due fronti per ritornare in quella categoria che divenne “missione” anche per la moglie, Grazia Codiglione, generi e nipoti, lestissimi a salire in groppa all’Elefante e continuare la scalata a quel tempo giunta in Serie C2.

È arrivato il Quarto Marzo, data infausta e nefasta. È arrivato puntuale, in questo 2022, in un giorno che potrebbe assumere un altro significato: il passaggio di consegne fra il Calcio Catania nato il 24 settembre del 1946 e il legittimo erede che potrebbe vedere la luce in Piazza Verga, all’apertura delle “buste/PEC” (si spera più di una!). Le impressioni della vigilia non sono delle migliori, anzi. La paura di una nuova asta deserta, l’insediamento di personaggi poco graditi alla piazza, la possibilità di una possibile esclusione dal campionato e lo spettro della Serie D percuotono i pensieri dei tifosi, degli innamorati del rossazzurro.

È notte di timore e silenzio, è notte di attesa, è notte senza sonno. In molti guardano il cielo, affidandosi al ricordo di chi ha speso la propria vita per un ideale, il calcio, difendendolo con coraggio e passione. È la notte del Quattro Marzo, quella che potrebbe riunire per sempre l’Elefante del 46 al suo amato Cavaliere. Per l’eternità.