20.000 cuori, una festa

Capitan Lodi e il presidente Pelligra sollevano al cielo il trofeo  della vittoria del campionato

Capitan Lodi e il presidente Pelligra sollevano al cielo il trofeo della vittoria del campionato 

Max Licari sul successo sul S.M.Cilento. Il sigillo di Ferraro, Sarao sugli scudi. Festa indimenticabile.

Una festa indimenticabile

Abbiamo vissuto categorie differenti e promozioni più prestigiose. Eppure, non dimenticheremo mai il sapore dolce, quasi afrodisiaco, di questa celebrazione serale al "Massimino". Le assegneremo un valore massimo, anche quando, ne siamo sicuri, avremo calcato con merito palcoscenici più importanti. Una festa bellissima, sentita, accompagnata da coreografie iniziali e finali da Serie A. Fantastico il gigantesco striscione raffigurante l'Etna e gli Archi della Marina realizzato dalla Nord. Commoventi i cori che entrambe le curve hanno dedicato alla squadra durante tutta la gara. Spettacolare il colpo d'occhio che il "tutto esaurito" di 20.204 spettatori ha restituito alla visione di chi era presente e di coloro che hanno assistito da casa all'ultimo match interno dei rossazzurri, vinto con merito al cospetto del coriaceo Santa Maria Cilento, che presumibilmente (Trapani permettendo) si fregerà dell'onore di unica compagine ad aver battuto il Catania in questo campionato. Una festa che sancisce definitivamente la Rinascita del Calcio con la "c" maiuscola nella nostra città. Vedere così emozionato il presidente Pelligra non ha prezzo, così come sentirlo affermare che questo stadio è piccolo per l'entusiasmo del popolo rossazzurro. Musica per le nostre orecchie, fin troppo lesionate dalla cacofonia insistente degli ultimi tragici anni di agonia. L'auspicio è che veramente tutto ciò costituisca l'inizio di un percorso virtuoso che conduca Catania dove mai è riuscita a giungere; che questo trofeo, la Coppa sollevata in cielo da Capitan Lodi, possa essere il primo di una lunga serie...

Il sigillo di Ferraro

Francamente, insistere troppo sulle caratteristiche tecnico-tattiche di una sfida strutturata come una festa ci parrebbe pleonastico. Basti ricordare come il tecnico campano abbia voluto evitare del tutto i rischi "sancataldesi", mettendo dentro la formazione migliore dall'inizio e poi inserendo tutti i rincalzi "sicuri", da Palermo a Giovinco a De Respinis. Ci teneva a vincere, ci teneva al record del massimo distacco sulla seconda (già battuto, avendo il Catania, a un turno dalla fine, ben 31 punti di vantaggio sul Locri), ci teneva a salutare come si deve il suo pubblico, fermo restando che, con tutta probabilità, gli etnei disputeranno la prima gara del gironcino a tre della Poule Scudetto proprio nell'impianto di Cibali. Non sappiamo se Ferraro verrà riconfermato, lo stesso Grella ha mantenuto il riserbo nelle interviste postpartita, ma siamo certi di avere avuto a che fare con un ottimo professionista e un uomo vero, sotto tutti i profili. Uno che, in ogni caso, rimarrà nella nostra storia. Come vi rimarrà Sarao, autore dell'ennesima grande prova e del nono gol stagionale; come lo farà Rapisarda, alla sesta segnatura; come lo faranno tutti, nessuno escluso. Saranno per sempre gli alfieri del Risorgimento Rossazzurro. Non una cosa da poco...

A Trapani per concludere l'opera

Al Catania manca una vittoria per battere il record di punti relativo ai gironi a 18 squadre appartenente al Como (89), un approdo cui tengono tutti in società, Ferraro in testa. A Trapani, ultima fatica della regular season, si dovrà dunque finire il lavoro cominciato in estate. Una partita non facile, contro una buona squadra, ma alla portata di Russotto e compagni. E, poi, dritti verso lo Scudetto... Let's go, Liotru, let's go!!!