Il Catania vince la Machenesanno's Cup dedicata alle mascotte

 

Alla fine il Catania ce l'ha fatta, battendo la Salernitana ed aggiudicandosi la Machenesanno's Cup dedicata alle mascotte, organizzata da "Serie A - Operazione Nostalgia". Ciò al termine di una gara caratterizzata da sorpassi e controsorpassi tra i like dei sostenitori etnei e quelli di marca granata. Una sfida equilibrata sino alla fine, che ha indotto gli utenti ad un passaparola sempre più massiccio che ha finito per coinvolgere persino i canali ufficiali dei club interessati. Sia su facebook che su instagram i rossazzurri hanno staccato gli avversari di circa 300 voti, una vera inezia se consideriamo che hanno partecipato al sondaggio oltre 30.000 persone.

Nei commenti al post col quale è stata celebrata la vittoria del Liotru, la pagina Catania Operazione Nostalgia ha proposto ai promotori di organizzare uno dei loro classici raduni nostalgici al "Cibali", ricevendo un riscontro positivo, subordinato in ogni caso al sostegno della società e del Comune.

Per approfondire cos'è la Machenesanno's Cup rileggi il nostro articolo di presentazione.

IL CAMMINO DEL CATANIA

Il Catania, inserito nella prima fase nel girone C con Milan, Vicenza e Chievo, ha vinto il raggruppamento qualificandosi alla fase successiva insieme ai berici, secondi. Non sorprenda la prematura eliminazione del Milan: come impone la tradizione di questo genere di tornei social, le squadre provinciali ed in particolar modo quelle del Mezzogiorno la fanno da padrone, grazie al maggior entusiasmo e - chissà - forse anche alla sete di riscatto delle proprie tifoserie. Non crediamo sia un caso che l'exploit del Catania sia coinciso con un periodo storico in cui in città si sta respirando un forte e rinnovato entusiasmo a seguito del nuovo corso targato Pelligra.

Ritornando alla Machenesanno's Cup, nella seconda fase a gironi i rossazzurri sono stati sorteggiati con Napoli, Sampdoria e Ternana, concludendo al primo posto anche questo raggruppamento, davanti alla Sampdoria.

Il tabellone della fase ad eliminazione diretta ha riservato al Catania, per gli ottavi di finale, la sfida con la Reggina. Gli etnei si sono sbarazzati dei temibili amaranto, preparandosi ad incontrare ai quarti la vincente del match Taranto-Roma, vinto, senza troppa sorpresa (per i motivi già esposti) dagli ionici.

Ai quarti di finale si è così concretizzata una partita dall'indubbio fascino e richiamo storico: Taranto-Catania. Anche l'insidioso ostacolo rossoblù è stato superato in scioltezza dal Liotru, che si è messo metaforicamente sul divano ad assistere all'incontro dal quale sarebbe uscita la sfidante per la semifinale, ovvero una tra la Sampdoria ed il Castel di Sangro (quest'ultimo una delle più belle sorprese e rivelazioni della competizione, insieme alla Nocerina, che si è spinta anch'essa sino ai quarti).

I blucerchiati, unica squadra del Nord presente ai quarti, hanno interrotto la favola abruzzese e raggiunto il Catania in una semifinale dall'inteso profumo di 1946, mentre dall'altro lato del tabellino è andato in scena il derby campano tra Avellino e Salernitana. La prima finalista è uscita da quest'ultimo match, nel quale i granata si sono confermati club di spicco in questo genere di sfide, eliminando gli irpini.

Forte di un passaparola social sempre più consistente, col sostegno di varie pagine, il Catania ha sconfitto anche la Sampdoria e si è aggiudicato il pass per la finale, vinta sul filo di lana come descritto nella parte iniziale di questo articolo.