Atalanta U23-Catania, ex: Fabio Gatti, dal ''14'' al ''79''

Fabio Gatti in maglia rossazzurra con il n. 14 in Catania-Ascoli 1-1 a Pian del Lago Caltanissetta

Fabio Gatti in maglia rossazzurra con il n. 14 in Catania-Ascoli 1-1 a Pian del Lago Caltanissetta  

Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata agli ex attuali e ai doppi ex del passato

Se la partita in questione fosse tra Atalanta e Catania il cassetto dei ricordi sarebbe un enorme e pregiato forziere, ricco di diamanti e pietre preziose. In rapidissima sequenza verrebbero fuori i nomi di doppi ex come Aldo Cantarutti, Guglielmo Stendardo, Riccardo Zampagna o Stefano Colantuono, o gare epiche come l'1-2 del 4 febbraio 2006, firmato dalle reti di Mattia Biso (all'esordio in rossazzurro) e Giuseppe Mascara, quest'ultimo imbeccato da un assist sontuoso di Davide Baiocco. Tanti aneddoti con la Dea bergamasca, prossima ad affrontare nel giro di pochi giorni due finali (di Coppa Italia prima e di Europa League poi), ma non si tratta della formazione di Gian Piero Gasperini.

Alle ore 20.30 di martedì 14 maggio, al piccolo comunale di "Caravaggio", sarà la "giovane Dea" l'avversario dei rossazzurri, in quel che sarà il primo storico incontro fra le due compagine. Storia brevissima quella dell'Atalanta Under 23, alla sua prima stagione di vita, contraddistinta da un buon campionato (concluso al quinto posto, nel Girone A) e da due turni play-off superati, rispettivamente con Trento e Legnago Salus. 

Tuttavia, un elemento di congiunzione fra orobici ed etnei c'è. Si tratta di Fabio Gatti, responsabile delle risorse tecniche del club e direttore sportivo dell'Atalanta Under 23, nonché ex calciatore del Catania. Gatti arrivò in rossazzurro a vent'anni, nell'estate del 2002, per infoltire l'organico affidato a mister Osvaldo Jaconi: ennesimo dono pregiato regalato dalla Famiglia Gaucci per affrontare nel modo migliore quella Serie B conquistata qualche mese prima in quel di Taranto. 

L'esperienza catanese di Gatti, però, non ebbe grossa fortuna. Di lui, talento perugino in rampa di lancio, si ricorda il bizzarro aneddoto dei due numeri di maglia indossati la stessa stagione: dapprima la maglia numero 14, indossata nella prima parte di stagione, e successivamente  la numero 79, scelta al ritorno in rossazzurro dopo un brevissimo ritorno alla casa madre perugina. Il 7 e il 9, gli stessi numeri, posti però al contrario, indossati da Vito Grieco (titolare della numero 97), metronomo della mediana che si rivelò musa ispiratrice per il giovane Gatti...