Zeoli: ''Non dobbiamo chiedere nulla, abbiamo ricevuto tanto, dobbiamo dare''

Vincenzo Grella, ad e vice presidente del Catania, insieme a Michele Zeoli, nuovo tecnico dei rossazzurri

Vincenzo Grella, ad e vice presidente del Catania, insieme a Michele Zeoli, nuovo tecnico dei rossazzurri 

Le parole del nuovo tecnico del Catania, presentato quest'oggi dall'ad Vincenzo Grella

Si è svolta nella tarda mattinata di oggi la presentazione ufficiale del nuovo tecnico del Catania. Michele Zeoli, calciatore rossazzurro nel quadriennio 2000/04, è il prescelto a prendere il posto dell'esonerato Cristiano Lucarelli. Mister Zeoli, già collaboratore del tecnico livornese, ritorna sulla panchina rossazzurra dopo il breve interregno post-Tabbiani, nel quale diresse il Catania nella gara di Coppa Italia con il Picerno e nella successiva trasferta di Cerignola. Il nuovo tecnico rossazzurro è stato presentato, nella sala stampa dello stadio "Angelo Massimino", dal vice presidente Vincenzo Grella. Queste le parole del dirigente australiano: "Ho avuto modo di parlare con Lucarelli giovedì. Un incontro bello, sincero, onesto, senza filtri. Volevo ringraziarlo per quello che ha fatto. Abbiamo deciso di separarci per quanto concerne il lavoro, ma dal punto di vista umano è stato come salutare qualcuno che conosci da una vita. Cambiare guida tecnica non è mai una scelta facile, ma bisogna farlo per il bene del club. Abbiamo deciso di affidare la squadra a Michele Zeoli, persona che considero un ragazzo di famiglia. Ha i valori di questo club nel sangue. È un soldato che non si tirerà mai indietro. Vogliamo vincere la Coppa Italia, il presidente ci tiene moltissimo". Sugli esoneri di Tabbiani e Lucarelli: "Ho sofferto in tutte e due le situazioni - ha proseguito Grella - Ho condiviso tante cose con Lucarelli, abbiamo fatto un mercato insieme, a differenza di quanto fatto con Tabbiani. L' ultima settimana è stata molto pesante. Sentivo che occorreva un cambio, ho provato a portare avanti delle idee con lui, ma purtroppo a volte si arriva alla scelta di cambiare. Quando vedo la classifica mi fa male".

Emozionato, con il volto tirato e gli occhi carichi di determinazione, mister Michele Zeoli ha esordito così: "Ringrazio la società per la possibilità. Sono stato scelto per arrivare a degli obiettivi, il primo si chiama Potenza. Ringrazio anche mister Lucarelli per avermi scelto nel suo staff. Sono consapevole dove sto andando. Ho delle responsabilità importanti. Sono stato chiamato per aiutare e questa è la cosa più bella. Viene prima il Catania, non io. Dobbiamo portare avanti la nave per raggiungere gli obiettivi prefissati. In questo momento il mio obiettivo si chiama Potenza. Ho in testa il Potenza, fino da domani. L'obiettivo è quello. La Coppa Italia è a ferragosto. Domenica bisogna partire dall'orgoglio, dalla classifica, da una prestazione che bisogna fare per tanti motivi. Questa squadra quando è stata chiamata  per dare delle risposte ha sempre risposto presente, però poi non è mai stata continua. Ritiro? Apparteneva a un altro calcio, diverso rispetto a quello attuale. Vanzetto? E' un allenatore preparato, fresco, ha tanta voglia di fare. Il non aver vissuto questa situazione è un vantaggio, so che ci darà una mano. Come diceva mister Lucarelli, il giocare ogni tre giorni non è facile. Bisogna cercare delle soluzioni e lo devono fare anche i calciatori. Il preparatore atletico, Giovanni Petralia, ci darà una grossa mano. La classifica? La devo guardare, è brutta, ma è la realtà. Se vuoi andare da altee parti devi guardarla". Sul senso di appartenenza:" Lo posso anche trasmettere, ma preferisco che siano i giocatori a chiedere. Sono dell'idea che se sei un innamorato del calcio devi conoscere la storia della squadra dove vai a giocare. Se vieni a Catania devi sapere chi era Cantarutti, Mosca o Spinesi... Ho parlato con il presidente Riccardo Gaucci, mi ha detto tre cose: metti i giocatori nel posto loro, non sbagliare i cambi e ogni tanto fatti vedere in sede. Cosa chiedere ai tifosi? Non dobbiamo chiedere nulla, abbiamo ricevuto tanto, dobbiamo dare"