Roma-Catania Primavera 2-2: Roma domata, Napoli tocca a te

Augustyn in rete a tempo scaduto

Augustyn in rete a tempo scaduto  

A Roma Caruso ed Augustyn rimettono in carreggiata la Primavera: sabato prossimo partita clou per la certezza della Final Eight

Roma-Catania: 2-2 (primo tempo 1-0)

ROMA (4-2-3-1): Svedkauskas; Rosato, Carboni, Somma, Yamnaine; Ricci M., Cittadino; Frediani, Bumba (78' Calabresi), Ricci F. (71' Ferri); Ferrante (83' Verde). A disp.: Zonfrilli, Capradossi, Sammartino, Leonardo, Adamo, Battaglia, Pagliarini, Musto, De Santis A. All.: De Rossi.

CATANIA (4-3-3): 1 Messina, 2 De Matteis, 3 Franchina (28’ st 13 Maran), 4 Diop (20’ st 17 Zekovic), 5 Augustyn, 6 Brugaletta, 7 Gallo, 8 Addamo, 9 Petkovic, 10 Aveni (20’ st 18 Caruso), 11 Barisic. A disp.: 12 Ficara, 13 Maran, 14 Cannone, 15 Garufi, 16 Katsetis, 19 D’Ancora, 20 Floridia. All.: Pulvirenti.

ARBITRO: Cifelli di Campobasso (Assistenti: Muto-Loni)

MARCATORI: 36' Rosato (R), 55' Ferrante (R), 67' Caruso (C), 93' Augustyn

NOTE: pomeriggio piovoso, terreno di gioco in discrete condizioni; Ammoniti Diop, De Matteis, Franchina (CT) e Calabresi (RM) per gioco scorretto, Addamo (CT) per proteste.

La cronaca

La prima occasione è del Catania, per una disattenzione difensiva dei giallorossi, ma la conclusione in diagonale di Barisic è fuori. I ragazzi di De Rossi si presentano con un gran palo di Bumba, a seguito di un calcio di punizione. Rapido capivolgimento di fronte ed è Aveni che tenta il diagonale dalla destra, a lato anche questo. Subito dopo la mezzora il gol di Rosato che sbuca sul secondo palo sul corner di Bumba, battendo l'incolpevole Messina (fra i migliori del giorno). Sul finale Petkovic serve Barisic sulla destra che calcia con il sinistro, ma il portiere Švedkauskas blocca con un buon intervento. Passano appena dieci minuti dal calcio d'inizio della ripresa e il gol di Ferrante sembrerebbe coronare il momento di gran spinta giallorossa! L'azione si svolge sulla fascia destra da dove Federico Ricci propone un cross per Ferrante che insacca di destro sul primo palo, il quale di destro insacca. Addirittura al quarto d'ora la Roma potrebbe chiudere la partita con la terza rete con Frediani smarcato da Ferrante, ma la conclusione dell’ala romanista viene deviata in scivolata sulla linea da Franchina. La palla allora torna a Ferrante il cui tiro è respinto dal sempre attento Messina. Mister Pulvirenti al 20' compie una scelta coraggiosa, fuori Diop ed Aveni, dentro due punte, Caruso e Zekovic. Mossa felice, però, visto che appena due minuti dopo Simone Caruso al primo pallone giocato accorcia le distanze finalizzando al meglio una ripartenza di Barisic. Alla mezzora terzo cambio per il Catania, entra Maran per Franchina che lamenta una brutta ferita alla testa dopo uno scontro con Ferri. L’inserimento del secondo centravanti Zekovic al fianco di Petkovic mette davvero in difficoltà la Roma, Catania col 4-4-2 dopo il doppio cambio con Barisic e Caruso larghi sulla linea dei mediani. Cinque minuti dopo infatti Zekovic si fa largo in area, Maran tenta la conclusione da posizione ravvicinata, ma il portiere giallorosso Svedkauskas salva la Roma dal possibile pareggio. Manca un minuto alla fine del tempo regolamentare e la Roma - a sostituzioni esaurite - chiude in 9 uomini per gli infortuni di Ferri, costretto ad uscire per i postumi del colpo alla testa subita precedentemente nello scontro con Franchina, e Rosato per un problema alla caviglia. Il Catania tenta il tutto per tutto, anche i difensori si gettano all’attacco. Ci siamo, a pochi secondi dalla fine, su corner dalla destra, Augustyn svetta a centro area e pareggia. 2-2, beffa per la Roma, ma punto importante per i rossazzurri che acciuffano nuovamente il Napoli in testa alla classifica.

Catania concentrato, Roma alla fine stanca

Ci si aspettava in campo De Matteis o Cannone a ricoprire il ruolo di Cabalceta, assente perchè convocato con l’Under 20 costaricana, e invece viene schierato dal tecnico Pulvirenti il polacco Augustyn, in prestito dalla prima squadra di Maran. Ancora in difesa Franchina è schierato sull'out di sinistra, per far posto a De Matteis sulla destra. A centrocampo si registra il rientro preventivato di Addamo, accanto a Gallo preferito a Garufi e Diop dietro. In attacco è tridente pesante con Barisic, Petkovic e Aveni (21 gol in tre) che indossa un'insolita maglia numero 10, probabilmente allo scopo di confondere gli avversari. Onestamente la Roma aveva messo in seria difficoltà la nostra difesa, la migliore del girone. Però qualche cambio sbagliato ha permesso alla prima distrazione al neo-entrato Simone Caruso di riaprire i giochi, fino a quando non è affiorata la stanchezza probabilmente a causa del "Viareggio". Concentrato fino alla fine però, uno strepitoso Catania ottiene il pari nei minuti finali dopo essere stato in svantaggio per ben due reti di scarto. Avevamo detto, a fare la differenza per la Roma, Ricci, Frediani e Ferrante. Giusto. Fra i nostri, i migliori Messina, Caruso e Zekovic, sufficenti Augustyn, Franchina, Maran, Barisic e Petkovic. Delude il vice-capocannoniere del girone Fabio Aveni, che resta all'asciutto e viene sostituito.

Scontro al vertice

Sabato 2 marzo alle 14:30 si giocherà una partita fondamentale per definire le gerarchie del girone, riassegnando in caso di vittoria il primato solitario ai ragazzi di Pulvirenti. Sarà di scena a Torre del Grifo per la settima giornata di ritorno quel Napoli sconfitto dalla Lazio grazie ad un rigore realizzato da Cataldi. Accedono alle fasi finali, in via diretta, le prime due classificate. La terza, la quarta e la quinta se fra le migliori due si giocheranno l’accesso alle finali scudetti attraverso i play-off. La coppia ora in vetta al girone C composta proprio dal Catania e dal Napoli. è inseguita a sole due lunghezze da Lazio e Palermo.

Catania 40
Napoli 40
Lazio 38
Palermo 38
Roma 34