Rimini-Catania 1-0: rossazzurri sfortunati e spreconi

L'invasione rossazzurra di Rimini (quasi 1000 tifosi etnei)

L'invasione rossazzurra di Rimini (quasi 1000 tifosi etnei) 

Semifinale d'andata della Coppa Italia di Serie C

TABELLINO

RETI: 38' Lamesta (RIM)

RIMINI (4-3-3): Colombo, Lepri, Pietrangeli, Gorelli, Semeraro; Delcarro (dal 57' Marchesi), Langella, Leoncini (dal 65' Tofanari); Malagrida (dal 46' Iacoponi), Cernigoi (dal 57' Morra), Lamesta (dall'84 Sala)

In panchina.: Colombi, Marchesi, Morra, Stanga, Accursi, Sala, Iacoponi, Rosini, Satalino, Tofanari

All.: Troise

CATANIA (3-4-1-2): Bethers, Curado (dal 65' Bouah), Kontek, Monaco; Chiarella, Zammarini, Quaini (dal 46' Welbeck), Castellini; Peralta (dal 77' Zanellato); Di Carmine (dall'80 Cianci), Costantino (dal 65' Cicerelli)

In panchina: Albertoni, Donato, Rapisarda, Zanellato, Bouah, Popovic, Ladinetti, Welbeck, Cicerelli, Cianci

All.: Lucarelli.

ARBITRO: Domenico Mirabella di Napoli

ASSISTENTI: Federico Linari di Firenze e Emanuele Fumarulo di Barletta

IV UFFICIALE: Abdoulaye Diop di Treviglio

AMMONITI: Quaini (CAT) - Malagrida (RIM) - Kontek (CAT) - Chiarella (CAT) - Tofanari (RIM)

ESPULSI: Zammarini (CAT)

RECUPERO: 2' - 6'

NOTE: Campo sintetico in buone condizione. Serata climaticamente buona. Oltre mille tifosi rossazzurri presenti

La partita attesa da oltre un mese, da quando il Catania ha battuto il Pescara e stasera a Rimini, i rossazzurri scendono in campo per la semifinale d'andata della Coppa Italia di Serie C. Dopo il rinvio della gara contro il Picerno a causa della forte nevicata che ha colpito la città lucana, il Catania torna in campo dopo 10 giorni e lo fa riproponendo il 3-4-1-2 che tanto ha fatto bene nella gara interna di campionato contro il Brindisi. Pertanto Bethers va a difesa dei pali, difesa a 3 con Curado, Kontek e Salvatore Monaco (con un romantico 46 sulla maglia). A centrocampo Quaini e Zammarini giocano in mediana con Chiarella e Castellini larghi sulle fasce. In attacco Di Carmine e Costantino sono i terminali offensivi con Peralta alle loro spalle pronto a rifinire.

PRIMO TEMPO

Dopo il minuto di silenzio per ricordare il compianto Gigi Riva, è il Rimini a battere il calcio d'inizio. Sono i padroni di casa a farsi apprezzare nei primi minuti di gara ma il Catania è ben messo in campo e così i rossazzurri provano a guadagnare metri verso la porta avversaria. Dallo schieramento tattico dei rossazzurri, si nota la duttilità di Chiarella che riesce a coprire tutta la fascia destra senza particolari problemi. Al 13esimo sugli sviluppi di una punizione sulla trequarti, il Catania effettua uno schema che porta Curado davanti alla porta ma la posizione del difensore argentino è in fuorigioco e pertanto l'azione viene fermata dal direttore di gara. Aumenta la pressione il Catania che da qualche minuto staziona nella metà campo del Rimini. Al 18esimo primo cartellino giallo della gara estratto ai danni di Alessandro Quaini per aver commesso un brutto fallo nella zona mediana del campo. Al 21esimo sugli sviluppi di una ripartenza la palla giunge a Lamesta che dalla fascia destra si accentra e lascia partire un sinistro a giro forte e teso che batte Bethers ma si stampa sul palo e finisce fuori. Brividi per i tifosi rossazzurri e Rimini che quando si affaccia in avanti dimostra di poter essere pericoloso. Al 26esimo Chiarella serve in profondità Di Carmine che di prima intenzione calcia forte verso la porta trovando la respinta del portiere ma anche in questo l'azione era viziata da una posizione di fuori gioco dello stesso attaccante rossazzurro. Un minuto dopo lo stesso Di Carmine con un tocco vellutato serve in area Costantino che tutto solo davanti al portiere calcia di destro trovando la respinta di Colombo. Occasionissima per i rossazzurri con il numero 9 etneo che non è riuscito a trovare la stoccata vincente. Catania che continua la pressione in avanti ma i rossazzurri non sempre riescono ad arrivare nei sedici metri avversari e così le occasioni da rete latitano. Al 38esimo il Rimini passa in vantaggio: su un pallone perso a centrocampo, forse anche a causa di uno scontro fisico che ha lasciato a terra Kontek, la palla giunge a Cernigoi che serve in profondità Lamesta che tutto solo davanti a Bethers lo dribbla e deposita in rete per il vantaggio dei padroni di casa. Proteste dei rossazzurri, con conseguente ammonizione per mister Lucarelli, ma risultato che si sblocca con il vantaggio del Rimini. Al 43esimo Castellini direttamente da calcio piazzato calcia forte verso la porta ma il suo sinistro sfiora il palo alla destra del portiere. Al 44esimo Catania vicino al pareggio con Chiarella che mette al centro, il portiere respinge male e così il difensore del Rimini rinvia ma sulla palla si avventa Costantino che calcia mandando la palla sulla traversa. Al 47esimo su un calcio di punizione in attacco conquistato da Chiarella, Peralta mette in area trovando la testa di Curado ma il pallone colpito dall'argentino finisce alto. Trenta secondi dopo l'arbitro Mirabella manda le squadre negli spogliatoi con il Rimini in vantaggio per 1-0 su un Catania abbastanza sprecone.

SECONDO TEMPO

La ripresa ricomincia con cambi per entrambi le formazioni e, in particolare, tra i rossazzurri Welbeck entra al posto di Quaini. Canovaccio della gara che non cambia con il Catania che prova ad attaccare e Rimini che si difende con il baricentro ancora più basso a difesa del vantaggio. Rossazzurri che spingono molto sulla fascia destra con Chiarella e al 49esimo proprio l'esterno destro entra in area con uno scatto perentorio ma il suo cross viene deviato in angolo. Al 54esimo Chiarella mette al centro per Zammarini che in area di rigore, dribbla un avversario e calcia di sinistro trovando ancora la deviazione del palo interno! Clamorosa occasione per i rossazzurri. Al 65esimo si fa rivedere in attacco il Rimini con un doppio corner conquistato e sugli sviluppi del secondo Semeraro va al tiro dal limite dell'area di rigore ma manda la palla alta sopra la traversa. Al 66esimo altri cambi in casa Catania con Cicerelli e Bouah che prendono il posto di Costantino e  Curado con il modulo che diventa un 4-3-3 con Chiarella e Cicerelli ai fianchi di Di Carmine. Al 68esimo il solito Lamesta semina il panico nella difesa rossazzurra e va al tiro con un pallonetto di sinistro che finisce di poco alto sopra la traversa. Un minuto dopo Di Carmine lavora un buon pallone e allarga sulla sinistra per Cicerelli che si accentra e calcia in porta sfiorando il palo. Al 74esimo altra azione manovrata del Catania con la palla che finisce a Cicerelli che prova la parabola a giro ma la sfera si perde fuori. Trenta secondi dopo contrasto a centrocampo tra Zammarini ed un centrocampista del Rimini e per il direttore di gara l'intervento del capitano rossazzurro è estremamente pericoloso e così Zammarini si becca un cartellino rosso diretto, lasciando il Catania in 10 uomini. Lucarelli corre subito ai ripari inserendo Zanellato per Peralta, cercando di mantenere l'equilibrio a centrocampo. Due minuti dopo entra Cianci al posto di Di Carmine cercando maggiore freschezza sotto porta. Al 92esimo calcio di punizione dai 25 metri che Cicerelli calcia direttamente in porta trovando la respinta del portiere. Al 96esimo ancora Cicerelli calcia verso la porta trovando ancora una volta la respinta del portiere del Rimini Colombo. E' l'ultima azione della gara prima che l'arbitro esegua il triplice fischio che sancisce la vittoria del Rimini in questa partita d'andata della semifinale della Coppa Italia.

Un Catania sfortunato (due legni) e sprecone (due occasioni chiare da goal) perde in casa del Rimini la semifinale d'andata. Rossazzurri che sono stati in pressione per quasi tutta la gara e che sono stati puniti nell'unica distrazione difensiva, viziata forse da un fallo a centrocampo su Kontek. Serviva, forse, maggiore cattiveria sotto porta (soprattutto da parte di Costantino) ma rimane l'amarezza per non aver dato una gioia agli oltre 1000 tifosi rossazzurri che hanno riempito il settore ospiti. Fortunamente c'è ancora la partita di ritorno ma servirà qualcosa in pù per ottenere la qualificazione.