Primavera, vince la Roma ma il Catania c'è

Sergio Garufi ancora protagonista.

Sergio Garufi ancora protagonista.  

A Torre del Grifo, Catania - Roma 1-2. Un tempo per uno, ma il Catania visto nel secondo tempo meriterebbe ampiamente il pari, non certo di perdere.

Non più di cento persone sugli spalti di Torre del Grifo per quella che una volta era considerata una partita di cartello, oggi passata quasi inosservata ai più. Il Catania gioca la sua terza partita in nove giorni, dopo la maratona di 120 minuti di mercoledì. Mister Pulvirenti deve fare a meno di tutti gli uomini in forza alla prima squadra, Ficara, Petkovic e Cabalceta, schiera invece - a sorpresa - il fuori quota classe '89 Marco Fiore, italo-tedesco, un passato fra le giovanili dello Schalke 04, poi al Milazzo, Bellaria e Gavorrano.

Dunque Costanzo fra i pali, e l'altro catanese Saitta in panchina come dodicesimo, in difesa confermati Bonaventura, Cannone, Mozzicato e il capitano Brugaletta, al centro Gallo e Garufi con Fiore al posto di Sessa davanti la difesa, in attacco Caruso e Di Grazia con Compagno punta centrale, preferito a Rossetti e Livaja, Zekovic in panca. Le prime iniziative sono appannaggio dei giallorossi che riescono a dare il loro ritmo alla gara sin dal fischio d'inizio. Non passano infatti che sei minuti e già la Roma è avanti di un gol grazie a Boldor che approfitta di un'incertezza del portiere Costanzo. La reazione del Catania, qualche minuto dopo la rete giallorossa, con Fiore al centro dell'area di Zonfrilli che colpisce veementemente di testa è solo un fuoco di paglia. La Roma trova infatti la seconda rete quasi con facilità, perchè Verde scocca un tiro che sembra avviato in rete, Costanzo sembra spizzichi verso il palo, e la palla attraversa in diagonale tutta l'area piccola per la correzione in rete dell'accorrente Ferri, forse fin troppo solo. Il doppio vantaggio realizzato dei giallorossi in meno di venti minuti pesa più di un macigno, ma il catania non ci sta. I rossazzurri si riaffacciano nell'area romana grazie a Compagno che corregge di testa la punizione di un Garufi sempre più leader del centrocampo, Zonfrilli si rifugia in corner. Risponde la Roma, Battaglia da lontano vede Costanzo fuori dai pali e tenta l'eurogol da centrocampo, ma il portiere riscatta ampiamente l'incertezza sul primo gol con un prodigioso colpo di reni che gli consente di deviare sopra la traversa un pallonetto davvero subdolo. Primo tempo messo bene a frutto dai giallorossi che effettuano tre tiri in porta, capitalizzando due gol.

Inizia il secondo tempo, partita bloccata senza spunti di rilievo. Dal quarto d'ora il Catania comincia a pigiare sul pedale dell'accelleratore, un sontuoso Garufi sale in cabina di regia, supportato dal lavoro di Gallo e Fiore, che non disdegna di cercare il gol in tutti i modi possibili. E' proprio lui infatti ad aprire la strada del tentativo di riscossa degli etnei, tirando da fuori area in posizione centrale un bel destro ad effetto che fa gridare al gol i supporter rossazzurri, ma la palla sfiora il palo. Nel frattempo mister De Rossi ordina il cambio Trani con Tchoutou che - nemmeno entrato - si avventa in velocità sulla palla costringendo Costanzo all'uscita di pugni. Anche il Catania apporta forze fresche in campo, Rossetti entra per Caruso, autore della solita generosa partita, che esce fra gli applausi. I rossazzurri partono lancia in resta, ci sono ancora venti minuti per tentare il tutto per tutto. Al 25° Di Grazia su punizione trova la testa di Compagno, ma il portiere spizzica in tuffo la palla in corner. Tre minuti ancora il clichè si ripropone con Di Grazia che dall'angolo pesca la testa di Compagno, ma stavolta è fuori. Al 30° Di Grazia e Compagno scendono appaiati fino all'area, dove il catanese preferisce allargare sul fronte opposto per l'accorrente Rossetti che perde l'attimo risolutivo e sul tiro trova la pronta deviazione del portiere. Il Catania attacca ancora a testa bassa, il portiere Zonfrilli perde la palla ma l'arbitro ferma il gioco. Al 35° lo schema su palla inattiva da finalmente i frutti sperati, Di Grazia dal corner su Compagno, che subisce il fallo di Somma, il signor Boggi non ha dubbi nell'indicare il dischetto. Si incarica di tirare lo specialista Garufi, che spiazza il portiere e riapre la partita del Catania. Al 39° Gallo scende sulla fascia destra e crossa dal fondo per Rossetti che in acrobazia manca d'un soffio la deviazione della palla. Catania pressa ancora con Compagno, Fiore e Rossetti. In ultimo Di Grazia tenta - dopo un'azione personale - il tiro, che risulta però essere fiacco, facile preda del portiere, forse un pizzico di egoismo, giustificato però dalla ricerca del gol personale. Un tempo per parte dunque, meglio il Catania del secondo tempo per intensità e volume delle occasioni, purtroppo non capitalizzate in reti che potevano tradursi in punti meritatissimi. La Roma ha il merito di mettere a frutto singoli episodi, errori isolati dei rossazzurri che le hanno dato modo di realizzare due reti forse generose.

Prima della pausa festiva, si svolgerà la penultima partita del girone d'andata in casa del Trapani. Il Catania mantiene la sesta posizione, ma il quarto posto (Livorno) si allontana ancor di più, adesso ci vogliono 8 punti.

CATANIA - ROMA 1-2

Marcatori: 6° pt Boldor, 19° Ferri, 35° st Garufi (rig.)

CATANIA (4-3-3): Costanzo; Bonaventura (47° Livaja), Mozzicato,

Brugaletta, Cannone; Gallo, Fiore, Garufi; Caruso (22° st Rossetti), Compagno, Di Grazia. A disposizione: Saitta, Capuano, Provini, Sessa, Vaccaro, Katsetis, Ostrek, Floridia, Zekovic. Allenatore: Pulvirenti.

ROMA (4-3-3): Zonfrilli; Balasa, Somma, Mazzitelli, Boldor;
Mazzitelli, Battaglia (42° st Calabresi), Pellegrini; Ferri, Trani
(18° st Njiki Tchoutou), Verde (37° st Di MAriano). A disposizione:
Marchegiani, Montefalcone, Adamo, Shahinas, Vina, Musto. Allenatore: De Rossi.

Arbitro: Boggi di Salerno
Assistenti: Pollaci e Ficarra (Palermo).
Ammoniti: Balasa e Somma(R), Gallo e Bonaventura (C).