Primavera: niente "quarti", sabato la Roma

Petkovic autore dell'unica rete rossazzurra

Petkovic autore dell'unica rete rossazzurra 

Il Catania perde contro una buona Reggina (1-4) ai supplementari. 1-1 invece il risultato al termine dei tempi regolamentari, con il Catania a sfiorare ripetutamente il gol della vittoria. Svanito il sogno, si torna al campionato. Sabato a Torre del Grifo, la Roma di mister De Rossi, terza in classifica.

Niente da fare. La storica partita del traguardo dei quarti in Coppa, occasionissima da sfruttare grazie al "lasciapassare" diretto degli ottavi, guadagnato a seguito della Final Eight della scorsa stagione, prende invece la piega che non ti aspetti. Il sogno svanisce al termine dei due tempi regolamentari, e dire che appena cinque giorni prima i rossazzurri avevano vinto in casa amaranto nella gara di campionato. Ma nelle gare ad eliminazione diretta si sa che il risultato è in bilico fino alla fine, a maggior ragione ricorrendo al verdetto dei tempi supplementari.
In piedi, da sinistra: Brugaletta, Gallo, Petkovic, Mozzicato, Cannone, Ficara. In basso: De Matteis, Sessa, Garufi, Di Grazia, Caruso.

In piedi, da sinistra: Brugaletta, Gallo, Petkovic, Mozzicato, Cannone, Ficara. In basso: De Matteis, Sessa, Garufi, Di Grazia, Caruso.


Ovviamente il Catania affronta la partita con il piglio giusto, chiama Petkovic al centro dell'attacco a tre e, nel secondo tempo, porta coraggiosamente a quattro il numero delle punte in campo. Nel primo tempo i rossazzurri pressano subito con buone manovre. Garufi, come spesso accade, è il primo a scaldare i guantoni di Cetrangolo che deve prodigarsi per deviare il tiro del centrocampista catanese. Siamo già alle prove generali, perchè al quarto d'ora Petkovic si libera di due avversari e in diagonale supera il portiere, per il suo terzo gol stagionale in Primavera. La gara sembra prendere la piega giusta, ma i reggini rientrano subito in partita. Aloi, in area, subisce il fallo di Brugaletta, e lo stesso Aloi realizza il rigore del pari amaranto. Eppure si ha sempre l'impressione che il Catania possa far propria la partita, e il tiro di Di Grazia prima, e la clamorosa punizione di Garufi che timbra la traversa dopo, ne sono la prova.
Punizione di Garufi, la palla timbra la traversa

Punizione di Garufi, la palla timbra la traversa


Nel secondo tempo, come già detto, Pulvirenti "sacrifica" un mediano per una punta, entra infatti Rossetti. Mossa azzeccata, perchè il Catania cinge d'attacco il fortino amaranto, arrivando ad un soffio dal gol. Di Grazia e poi Mozzicato costringono Cetrangolo a grandi interventi. Poi è ancora Di Grazia a darsi da fare, ma tira sul portiere. Finiscono i tempi regolamentari sull'1-1 e ci si avvia alla "roulette" dei supplementari.
Mozzicato tenta di sorprendere Cetrangolo da lontano

Mozzicato tenta di sorprendere Cetrangolo da lontano


I ragazzi di Diego Zanin tirano fuori le unghia, Bochniewicz è implacabile nello stacco di testa sulla punizione di un compagno, e realizza il gol che taglia definitivamente le gambe ai rossazzurri. La Reggina "strappa" al Catania il pass ai quarti di finale grazie anche alle altre due reti realizzate negli ultimi cinque minuti. Affronterà al Formello la Lazio, vittoriosa ieri contro il Napoli.

In sala stampa, mister Pulvirenti si dice amareggiato per il mancato passaggio del turno dei rossazzurri, usciti sconfitti al termine dei due tempi canonici in cui si era meritata ampiamente la vittoria. Rammarico anche per come si sia arrivati a subire il 2-1, evenienza largamente prevista e opportunamente preparata durante gli allenamenti soprattutto riguardo Bochniewicz , abile nei colpi di testa su palla inattiva, e su come si sia perso equilibrio nei tempi supplementari non trovando più forza e concentrazione per rientrare in partita dopo il 2-1 dei reggini. Resta da lavorare sul campionato e sulla Roma, oggi terza in classifica dopo Lazio e Fiorentina, avversaria di epiche battaglie (Come quella del recupero della scorsa stagione che segnò marcatamente la magica galoppata fino alla Final Eight - NdR), ma con l'avvertenza che ogni anno è una nuova storia.

TIM CUP Primavera 2013-2014

CATANIA - REGGINA 1-4 (1-1 dopo tempi regolamentari)

MARCATORI: 13° pt Petkovic (C), 17° Aloi rig. (R), 14° pts Bochniewicz (R), 5° sts Lancia (R), 10° Caruso (R)

CATANIA (4-3-3): Ficara; De Matteis, Mozzicato, Brugaletta, Cannone; Gallo, Sessa (1° st Rossetti), Garufi; Caruso (2° sts Floridia), Petkovic, Di Grazia (32° st Livaja). A disposizione: Costanzo, Bonaventura, Provini, Capuano, Vaccaro, Katsetis, Ostrek, Compagno. Allenatore: Pulvirenti.

REGGINA (4-4-2): Cetrangolo; Bouarame, Cordova (7° pts Sorrentino), Gentilesca, Bochniewicz; Bramucci (3° sts Migliavacca), Salandria, Akuku, Russo (23° st Lancia); Caruso, Aloi. A disposizione: Palumbo, Perrone, Paviglianiti, Mazzone, Pontillo. Allenatore: Zanin.

Arbitro: Pillitteri di Palermo
Assisenti: Mercante e Trifirò
Ammoniti: Caruso e Floridia (C), Akuku e Caruso (R)
Recupero: 1' pt - 4' st