Potenza-Catania 1-0: Le pagelle dei rossazzurri

Mino Chiricò e mister Luca Tabbiani sullo sfondo

Mino Chiricò e mister Luca Tabbiani sullo sfondo 

Le valutazioni riportate dagli etnei al termine della gara del ''Viviani''

BETHERS voto 6: Quando viene chiamato in causa si fa trovare sempre pronto. Incolpevole nell'azione della rete di Caturano. 

RAPISARDA  voto 5,5: Nuovamente in campo dopo la panchina di Brindisi, il buon Ciccio, con la fascia di capitano al braccio, appare lontano parente dell' esterno tutto-fascia ammirato nella scorsa annata. Ci mette impegno, ma non sempre riesce ad essere produttivo, complice - anche - una condizione fisica ancora precaria. 

SILVESTRI voto 6: Preciso e pulito negli interventi, disputa una partita con poche sbavature. 

LORENZINI voto 5,5: Divide a metà (con Mazzotta) le responsabilità in occasione della rete potentina: il pallone di Andrea Di Grazia è ben calibrato, ma lui si fa scavalcare dalla sfera e sorprendere dall'inserimento di Caturano. 

MAZZOTTA voto 4,5: Lento e impacciato riesce raramente ad arrivare fino in fondo lungo la fascia. Si perde Caturano nell'azione della rete potentina. C'è da chiedersi perché Maffei e Castellini (38 anni in due) rimangano ancorati in panchina per tutta la durata dell'incontro. Domanda, più che lecita, generata dalle prestazioni tutt'altro che convincenti del classe 1989. 

ZAMMARINI voto 5: L'impegno c'è, ma rispetto ad altre esibizioni appare affaticato e meno lucido. 

dal 70' DELI voto 5,5: Nei venti minuti nei quali riassaggia il campo, dopo un periodo vissuto ai margini, si fa notare per lo spunto sullo fascia del minuto 93 (non concretizzato a dovere da Dubickas) e per il fallo tattico con il quale ferma Rossetti lanciato verso la metà campo etnea. 

QUAINI voto 4,5: Doveva essere il faro del gioco del Catania ma di illuminante - non solo nel pomeriggio del "Viviani" - abbiamo visto poco o nulla. 

dall'83' CHIARELLA s.v.: Pochi minuti in campo per un giudizio. 

ZANELLATO voto 5: Alla seconda dal primo minuto - dopo l'esordio in chiaroscuro di Castellammare di Stabia - il numero 6 rossazzurro conferma quanto lasciato intravedere al "Romeo Menti": fisico che necessita una condizione fisica ottimale (cosa lontana in questo momento) e una tecnica indiscutibile che per il Girone C di Serie C è probabilmente un lusso che questo Catania non può permettersi. 

dal 46' ROCCA voto: 5,5: Parte bene, entrando subito in partita, mettendo in campo la grinta necessaria per ravvivare lo spento centrocampo catanese. Becca un giallo, al minuto 59', talvolta prova a portare palla ma senza trovare l'imbeccata giusta. Col trascorrere dei minuti si perde anche lui nel grigiore generale.

CHIRICO' voto 5,5: Nel primo tempo indossa i panni del predicatore nel deserto. Spesso lo si vede arretrare fino alla linea dei difensori in cerca di palloni utili da giocare. Prova in più occasioni la conclusione - sua il primo (e unico) tiro nello specchio della porta potentina, al minuto 30' del primo tempo - ma la mira non è mai buona. Ci mette impegno, talvolta pecca in egoismo, ma non riesce a prendere per mano una squadra che appare svagata e inconcludente. 

SARAO voto 5,5: Al "Viviani" non riesce a ripetere quanto fatto a Brindisi (rete e assist), complice un rifornimento di palloni pressoché nullo che lo costringe a sbattere da solo contro il muro potentino. 

dal 70' DUBICKAS s.v.: Eccetto il contatto con Hadziosmanovic, sul quale l'arbitro Leone lascia correre, non si vede mai.

BOCIC voto 4,5: Un fantasma. I compagni lo ignorano, idem il collega di corsia (Mazzotta). Ci si accorge di lui al 26', quando si becca un giallo dalle tonalità tendenti all'arancione...

dal 46' DE LUCA voto 5: Cinquanta minuti (recupero compreso) di nulla.

TABBIANI voto 4: Pronti-via il tecnico rossazzurro rilancia dal primo minuto Rapisarda e Mazzotta in difesa, Zanellato in mediana e Bocic in avanti preferito a Marsura. Ne viene fuori un primo tempo pessimo con la manovra lenta e prevedibile, centrocampo incapace di fare filtro e impostare, con un attacco nullo. Nella ripresa, salvo qualche sprazzo più dettato dalla pancia che da altro, il Catania non riesce mai a rendersi realmente pericoloso dalle partiti di Gasparini, spettatore non pagante del match. La sconfitta, la numero 5 in 12 gare (troppe per una squadra che ambisce alle prime tre posizioni, come ribadito dall'ad Grella), ha i contorni di un film già visto nel corso di questo torneo: squadra molle, priva di identità, che non riesce a reagire alle avversità. Quadro fosco che sembra non avere una via d'uscita. O forse sì...

POTENZA voto 6: Senza infamia e senza lode, Franco Lerda (dal passato atletista, come calciatore), vince la partita mettendo sotto scacco il Catania, concedendo nulla all'avversario. Partita normale, da squadra del Girone C di Serie C, capace di ottenere il massimo con il minimo sforzo.

ARBITRO LEONE voto 6: Dirige bene una gara senza episodi complicati. Talvolta appare un po' fiscale, ma nei limiti. Vede bene, al minuto 93, in occasione del contatto fra Dubickas-Hadziosmanovic, giudicandolo non falloso. Sbagliato, invece, non concedere il vantaggio al Potenza (lanciato in un contropiede pericoloso) fermando l'azione per ammonire Deli autore del fallo.