Palermo-Catania: presentazione della gara

Marco Biagianti nella morsa rosanero

Marco Biagianti nella morsa rosanero 

La presentazione del Derby di Sicilia tra rosanero e rossazzurri. I temi 'caldi': Che vinca la Sicilia!; Una stagione in 90 minuti; Voglia di record al "Barbera".

Che vinca la Sicilia!
Reduci da una settimana decisamente movimentata Palermo e Catania si affrontano al “Renzo Barbera” per la sedicesima volta in serie A, l’ottava nell’impianto di Viale del Fante. Un Derby di Sicilia che giunge un momento particolare della stagione. A quattro giornate dalla conclusione i rosanero di Mutti (a rischio esonero) devono guardarsi le spalle da possibile sorprese negative provenienti dalla parte bassa della classifica. I rossazzurri di Montella, invece, dall’alto di una classifica più tranquilla (+5 sui ‘cugini’) hanno l’obbligo di riscattare le ultime scialbe prestazioni ed alimentare le ultime flebili chance europee. Quale sarà la motivazione più forte: la voglia di riscatto dei rosanero dopo un’ annata deludente o la voglia di gloria dei rossazzurri? Di certo, la speranza è quella di vedere l’ennesimo trionfo di una Sicilia matura che si pone come modello per tutti. Buon derby palermitani, buon derby catanesi!

Una stagione in 90 minuti
Stagione pressoché da dimenticare per il popolo rosanero. Un’annata altalenante partita malissimo (con la precoce estiva eliminazione europea per mano del Thun), proseguita tra troppi alti e bassi e cambi in panchina (Pioli, Mangia e Mutti) e sfociata in un anonimo quattordicesimo posto (in coabitazione con Fiorentina e Cagliari) a 6 lunghezze dalla zona retrocessione. Come se non bastasse ecco le ‘solite’ grane societarie con l’improvviso addio di Panucci, la squalifica di un anno del presidente Zamparini e la sconfitta interna col Parma del 25 aprile. Un quadro assai preoccupante che costringe il Palermo a non poter più fallire. Per allontanarsi dalle vorticose acque della zone calda (Lecce terz’ultimo impegnato in casa contro un Parma tranquillo) bisogna necessariamente provare a battere il Catania in qualsiasi modo. Tre punti che d’incanto oltre ad allontanare lo spettro della B permetterebbero ai rosanero di far pace col pubblico palermitano. Caso contrario sarebbe un altro lo spettro a veleggiare sulla panchina di Mutti, quello dell’esonero post-derby: Zenga (22 novembre 2009: Palermo-Catania 1-1), Cosmi (3 aprile 2011: Catania-Palermo 4-0) e Mangia (18 dicembre 2012: Catania-Palermo 2-0) ne sanno qualcosa…

Voglia di record al “Barbera”
Settimana movimentata quella vissuta in casa Catania: dalle dimissioni di Pietro Lo Monaco, passando dalla pesante sconfitta di Trieste col Cagliari, all’ufficializzazione di Sergio Gasparin come futuro nuovo a.d. etneo. Giornate convulse che sfociano nell’attesissimo Derby di Sicilia del “Renzo Barbera” di Palermo. Catania a quota 46, ottavo in classifica e ancora in lotta per qualcosa di importante. Infatti, nonostante la debacle di Trieste il sogno europeo degli etnei non è ancora del tutto tramontato. I risultati ottenuti dalle ‘dirette concorrenti’ (Udinese e Roma, nella fattispecie) lasciano aperto qualche spiraglio: 6 punti da recuperare a quattro giornate dalla conclusione sono tanti, ma visto il trend di friulani (sesti) e romanisti (settimi) tutto è ancora possibile. Tra il dire e il fare, però, c’è di mezzo… il Derby di Sicilia: una partita che sfugge a qualsiasi pronostico, sempre vibrante ed affascinante, dove l’orgoglio regionale emerge prepotentemente. Ma al di là di ogni stimolo campanilistico l’arma in più del ‘tranquillo’ Catania di Vincenzo Montella potrebbe essere quell’ebbrezza di stabilire il nuovo record di punti in A proprio in casa degli eterni rivali. Un’ ebbrezza che non ha prezzo. -4 all’Alba: “Siate Affamati, siate Folli, siate Umili, siate Elefanti!”