Padova-Catania 2-1: Monaco tiene vive le speranze, ma che vergogna nell'intervallo

La Coppa Italia della Serie C

La Coppa Italia della Serie C 

Il racconto della finale di andata della Coppa Italia di Serie C. Calcio d'inizio alle ore 20.

TABELLINO

PADOVA-CATANIA 2-1

RETI: 12° Palombi, 25° Crisetig, 77° Monaco.

PADOVA (4-3-3): Zanellati; Kirwan, Perrotta, Delli Carri, Villa; Radrezza (70° Bianchi), Crisetig, Varas; Capelli (65° Fusi), Zamparo (70° Bortolussi), Palombi (65° Tordini).

A disp.: Donnarumma, Mangiaracina, Belli,  Crescenzi, Liguori, Grosu, Favle, Cretella, Faedo.

All: Torrente.

CATANIA (4-3-3): Furlan; Rapisarda, Curado (46° Monaco), Quaini, Castellini; Sturaro (57° Peralta), Ndoj (46° Welbeck), Zammarini; Chiricò (76° Chiarella), Di Carmine (71° Costantino), Cicerelli.

A disp.: Albertoni, Donato, Haveri, Kontek, Celli, Marsura, Cianci.

All: Zeoli.

ARBITRO: Perri di Roma 1, coadiuvato dagli assistenti Regattieri di Finale Emilia e Pressato di Latina e dal IV ufficiale Mastrodomenico di Matera.

AMMONITI: Kirwan, Bianchi (Padova), Curado (Catania).

ESPULSI: Welbeck (Catania).

RECUPERO: 0; 4'.

Padova in campo con la classica divisa bianca con bordi rossi, risponde il Catania in completa tenuta nera con risvolti rossazzurri. Prima del fischio d'inizio osservato un minuto di silenzio in memoria di Joe Barone, il dirigente della Fiorentina scomparso tragicamente nella giornata di oggi.

PRIMO TEMPO

Calcio d'avvio affidato al Catania. Prime battute di gara con la formazione di casa che prova a fare la partita. Al 4' break del Catania con un veloce contropiede imbastito da Zammarini, Sturaro e Chiricò, con quest'ultimo che prova a imbeccare in profondità Di Carmine senza riuscirci. Al 5' primo cartellino giallo del match, rimediato da Curado per un fallo a metà campo. Trenta secondi dopo ci prova il Padova con una girata volante di Radrezza: bel gesto atletico ma con poca sostanza. Al decimo salvataggio decisivo di Perrotta, su passaggio errato di Varas, che riesce ad anticipare di un soffio Chiricò lanciato verso la porta veneta. Al 12' Padova in vantaggio con Palombi: sanguinoso pallone perso da Ndoj sulla trequarti patavina, veloce contropiede veneto con Zamparo che serve al centro dell'area catanese Palombi che con il piatto destro piazza la palla dove Furlan non può arrivare. Al 15' ci prova Chiricò dalla distanza, palla altissima.

Il Catania prova ad attaccare senza troppa convinzione e con poche idee. Al 21' Rapisarda dal fondo sulla destra sventaglia un bel cross, la difesa patavina libera l'area. Al 24' pericolosa incursione sulla sinistra di Palombi che prova a servire i compagni in mezzo, deviazione etnea in calcio d'angolo. Batte Radrezza, perentorio colpo di testa di Crisetig (che sfugge al controllo di Castellini), palla che si insacca all'angolino sinistro della porta difesa da Furlan. Poco dopo prima ammonizione in casa Padova: la rimedia Kirwan. La prima mezz'ora di gara si chiude senza ulteriori sussulti.

 Al 35' un'altra ripartenza del Padova, buco sulla destra, ne approfitta Palombi che viene servito in profondità, l'attaccante prova col mancino e Furlan la smanaccia in angolo. Al 38' Chiricò indirizza per due volte nell'arco di pochi secondi dei buoni traversoni dalla destra, ma i centrali biancoscudati fanno valere la loro supremazia aerea. Al 39' il Padova avanza sulla sinistra, cross indirizzato sul secondo palo dove è appostato Capelli il quale, da posizione defilata, prova il destro al volo: Furlan blocca in scioltezza. Il Catania di tanto in tanto prova a sventagliare dalle fasce altri palloni verso l'area avversaria, senza successo. Al 43' gli etnei sfondano sulla destra, palla a rimorchio verso Chiricò che in area tira a botta sicura, trovando però il "muro" della difesa di casa, qualche secondo dopo ancora Chiricò, sulla trequarti, verticalizza per Di Carmine che tutto solo in area impegna Zanellati, Perri ferma tutto per offside su segnalazione dell'assistente di linea.

Il primo tempo si chiude così, col Padova in vantaggio, meritatamente, di due reti.

Durante l'intervallo, deprecabile episodio che macchia l'immagine della tifoseria e della città rossazzurra. Un gruppo di sostenitori etnei ha invaso il campo dal settore ospiti, rendendo necessario l'intervento delle forze dell'ordine a bordocampo, ed alcuni fra essi sono riusciti ad arrivare sotto al settore occupato dagli ultras patavini, tentando di venire a contatto con gli stessi. Qualche decina di minuti dopo, il Catania FC emette al riguardo il seguente comunicato: "Catania Football Club stigmatizza il comportamento dei facinorosi protagonisti degli scontri e delle intemperanze allo stadio “Euganeo”.
Condanniamo fermamente e categoricamente ogni forma di violenza, esprimendo piena solidarietà alle forze dell’ordine."

SECONDO TEMPO

Zeoli riparte con Monaco e Welbeck al posto di Curado e Ndoj. Pronti-via ripartenza del Padova, la palla giunge a Radrezza che al limite dell'area mette a sedere Quaini, rientra sul mancino e prova il tiro, palla a lato non di molto. L'ingresso di Welbeck ha dato nuova linfa alla mediana, che adesso recupera più palloni e riesce a fraseggiare un po' meglio. Manca, per il momento, la giocata risolutiva in avanti. Al 57' terzo cambio in casa Catania: Peralta rileva Sturaro. Il primo quarto d'ora della ripresa con gli etnei che premono nella metà campo avversario.

Dopo vari minuti di sterili iniziative, il Catania guadagna un calcio d'angolo su iniziativa di Cicerelli. Nel frattempo Torrente opera i suoi primi cambi: Fusi e Tordini al posto di Capelli e Palombi. Al 67' bel triangolo tra Chiricò e Di Carmine, la palla torna al numero 32 che affonda in area sulla destra e prova il suggerimento in mezzo, ma la traiettoria del passaggio è facile preda di Zanellati. Al 69' altro pallone recuperato da Welbeck che avvia un bel contropiede etneo, Rapisarda giunge sino in area e finisce col conquistare un altro corner. Torrente percepisce il momento di difficoltà dei suoi e ricorre alla seconda finestra di sostituzioni: Bortolussi e Bianchi rilevano rispettivamente Zamparo e Radrezza. A stretto giro di posta risponde Zeoli, che vara la staffetta Di Carmine-Costantino. Passa qualche istante ed il gioco viene interrotto per una botta rimediata da Nana Welbeck, il quale si ristabilisce dopo l'intervento dei sanitari. 

Al 76' ultimo cambio in casa Catania: Chiarella sostituisce Chiricò. Il numero 31 si fa subito vedere con un'iniziativa sulla destra con la quale conquista un corner. Batte Peralta, palla tagliata sul primo palo, deviazione aerea di Monaco che mette fuori causa Zanellati. Un minuto dopo il Padova si scuote, impegnando Furlan con una conclusione ravvicinata di Tordini. Dopo una decina di minuti caratterizzata da varie interruzioni per falli a centrocampo e poche iniziative degne di nota, al minuto numero 90' Chiarella si invola nuovamente sulla destra, costringendo Bianchi al fallo da ammonizione. Peralta batte la posizione da buona posizione, ottenendo una deviazione in angolo. Nel frattempo Perri assegna 4' di recupero. Ancora una volta è insidiosa la traiettoria di Peralta dalla bandierina, ma stavolta l'azione si interrompe con un fallo in attacco ravvisato dal direttore di gara. In pieno recupero duro intervento di Welbeck in gioco pericoloso che rimedia un'ammonizione. L'arbitro viene richiamato dal Var e decide di convertire il giallo in rosso. Il recupero viene prolungato di due ulteriori minuti, dopodiché Perri decreta la fine delle ostilità. 

Buona reazione del Catania nella ripresa, con la squadra costantemente proiettata nella metà campo avversaria. Peccato per la scarsa qualità nelle giocate e soprattutto per il numero pressoché nullo di tentativi nello specchio. Gli etnei, comunque, grazie al "golletto" di Monaco, rimangono ancora in corsa per la conquista della Coppa in vista del ritorno.