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Taka Morimoto, ex rossazzurro oggi al Novara

Taka Morimoto, ex rossazzurro oggi al Novara 

Prosegue il nostro viaggio alla riscoperta degli ex rossazzurri. In vista di Novara-Catania riecco Attilio Tesser, Simone Pesce, Capucho Jeda e Takayuki Morimoto.

Novara-Catania: 4 (rosso)azzurri
Nel ‘lunch-match’ del “Silvio Piola” riflettori puntati sui quattro ex rossazzurri, oggi solo azzurri, presenti nell’organico del neopromosso Novara, nuovamente in serie A dopo 55 anni di attesa. Folta colonia composta da mister Attilio Tesser, da Simone Pesce, da Jeda e, dulcis in fundo, da Taka Morimoto.  Rievochiamo le gesta, gli aneddoti ed i gol del periodo vissuto sotto l’Etna.

Attilio Tesser, gentleman in campo e fuori
Ampiamente positivo è il ricordo lasciato da Attilio Tesser alla tifoseria rossazzurra. Novantatre presenze (sette delle quali in Coppa Italia) e 5 reti (una in Coppa Italia) nelle tre stagioni vissute tra il 1986 e il 1989. Anni difficili per il Catania, con la retrocessione in serie C dell’86/87 e le due successive annate in terza serie senza grossi sussulti. Anni bui nei quali emerse con decisione la figura del difensore veneto, nato a Montebelluna il 10 giugno 1958. Un difensore dal ‘vizio’ del gol capace di onorare al meglio la casacca rossazzurra. Archiviata la carriera di calciatore il Tesser allenatore, dopo l’exploit di Trieste e le delusioni collezionate con Cagliari, Ascoli, Mantova e Padova, è riuscito a ritrovare la ‘retta via’ in quel di Novara: due promozioni di fila per un “gentleman” in campo e fuori.

Simone Pesce, pallonetto da sogno
Catania 3 aprile 2011,  minuto 77 del “Derby di Sicilia” tra rossazzurri e rosanero: Simone Pesce scatta al limite del fuorigioco beffando il portiere palermitano Sirigu con un millimetrico pallonetto. È il gol del 4-0 per il Catania di Simeone sul Palermo di Cosmi, sicuramente il ricordo più bello firmato da Pesce con la casacca rossazzurra. Una rete d’antologia che dà lustro ad  un bottino piuttosto scarno: 15 presenze (3 delle quali in Coppa Italia) e 3 reti (2 in Coppa Italia) in una stagione e mezza per il centrocampista nato a Latina, il 10 luglio 1982. Esperienza fugace per un calciatore, di grande corsa e quantità, che negli anni verrà ricordato per una rete, per una vittoria, che a Catania e dintorni non potranno mai dimenticare. Mai.

Jeda, la ‘bestia nera’
Seconda punta veloce, con un discreto senso del gol, capace di giocate eleganti ed improvvise tipiche del repertorio brasiliano: tutto questo è 'Win Jeda' (così ribattezzato ai tempi di Catania). Jedaias Capucho Neves ‘Jeda’, nato il 15 aprile 1979 a Santarém(Brasile),giunse  a Catania nel rivoluzionario mercato di riparazione del gennaio 2005, quello delle partenze dei ‘senatori’ Miceli, Ferrante e Walem e degli arrivi dei ‘semisconosciuti’ Serafini, Menegazzo e Pellè . Con la maglia rossazzurra ha totalizzato  19 presenze impreziosite da 6 reti, alcune delle quali decisive per le sorti di alcuni risultati. In rete contro Catanzaro, Ascoli, Empoli, Cesena e Treviso. Proprio contro la formazione trevigiana la sua ‘notte d’oro’:  una doppietta fantastica che suggellò una delle vittorie più belle del Catania di Sonetti.  Ricordi positivi ma, anche, negativi. Quattro, infatti, le reti realizzate da ex: due con la maglia del Crotone, una con quelle di Cagliari e Lecce. Un'autentica 'bestia nera' che 'impazzisce' ogni qual volta incrocia le casacche rossazzurre. Basta così...


Takayuki Morimoto, “m’bare” giapponese
Cucciolo del Sol Levante cresciuto a ‘canni i cavaddu’ e svezzato a Catania,  città diversa per abitudini e  cultura da quella Tokio dove nacque il 7 maggio 1988. Takayuki Morimoto, senza ombra di dubbio l’ex più atteso perché cinque anni in  rossazzurro non si possono dimenticare: né da una parte né dall’altra. Giunto a Catania nell’estate del 2006, a soli 18 anni, “m’bare” Morimoto  debuttò con la casacca rossazzurra nella trasferta di Bergamo realizzando, con prepotenza e determinazione, la rete del pareggio. Debutto da sogno, inizio incoraggiante, brutalmente arrestato da un infortunio al legamento crociato del ginocchio sinistro. Un brutto infortunio dal quale il ‘buon’ Taka riuscì a riprendersi lentamente. Novanta  presenze (9 delle quali in Coppa Italia) e 20 reti (5 delle quali in Coppa Italia) nelle cinque stagioni rossazzurre. Con Zenga, nella stagione 2008/09, il miglior Morimoto visto a Catania: 7 reti (una delle quali nello storico 0-4 al Palermo del 1 marzo 2009) in 23 presenze. Un exploit importante non confermato nella stagione successiva: 5 reti in 27 presenze (molte delle quali da titolare) con una miriade di occasioni fallite. Attaccante dalle grandi prospettive che,  tra infortuni, incomprensioni tattiche e quant’altro non ha saputo trovare la giusta continuità. Quella continuità da trovare a Novara, città ben lontana dalla ‘calda madre Catania’.