Maran: "Salvezza? Noi ci crediamo al 200%"

Rolando Maran, tecnico del Catania

Rolando Maran, tecnico del Catania 

Il mister del Catania, Rolando Maran, ha parlato in conferenza stampa in vista dell’importante sfida contro la Lazio al Massimino.

TORRE DEL GRIFO- Alla vigilia dell’importante sfida interna contro la Lazio, ha parlato ai microfoni il tecnico del Catania, Rolando Maran, rilasciando dichiarazioni sul momento positivo della sua squadra.

Prima della partita col Parma ha detto di volere un Catania combattivo, dopo la partita ha detto di volere una squadra più concreta contro la Lazio.

Dobbiamo aggiungere sempre più termini, ma quello che dobbiamo fare è sul campo attraverso la prestazione.

Quanto conta la prestazione di Parma e se conta nella scelta di formazione?

Conta perché stiamo guadagnando credibilità, abbiamo tanta strada da fare ma siamo sulla strada giusta. Sulle scelte influiscono le gare e gli allenamenti in settimana: dobbiamo essere attenti all’ago nel pagliaio per cercare di tirarne fuori il meglio.

In settimana che squadra ha visto, i ragazzi erano consapevoli dei propri mezzi?

E’ importante aver riguadagnato credibilità, essere cresciuti attraverso delle belle prestazioni non fa altro che far crescere l’autostima. E’ ovvio che dobbiamo vincere le partite ma questa è la strada giusta: dai ragazzi c’è sempre tanta disponibilità.

La Lazio porta bene. In casa solo una sconfitta, un pareggio e cinque vittorie, l’ultima l’anno scorso. E’ un vantaggio psicologico?

Magari la cabala fosse un vantaggio, io so che dobbiamo guadagnarci tutto sul campo: abbiamo bisogno anche di un pizzico di buona sorte. Al di là dei numeri sappiamo che la difficoltà della partita passa attraverso la qualità della Lazio che ha riguadagnato compattezza con il ritorno di Reja: sarà una partita dove dovremo avere una grande pazienza.

A proposito di Parma dove il Catania avrebbe meritato di vincere: è preoccupante questa carenza di gol?

Quello che abbiamo costruito a Milano e a Parma è importante: questo non è un problema perché vedere la squadra che gioca e crea così tanto per me è una garanzia.

In queste ultime tra partite, tre risultati utili: quanto è stato importante trovare continuità nella formazione?

Gli stravolgimenti, a meno che ce ne sia la necessità, non aiutano. Il fatto di trovare continuità nella formazione dà una certa fluidità nel lavoro che facciamo.

La ricerca di una vittoria da subito potrebbe essere un problema?

Non bisogna confondere il coraggio dall’essere scriteriati: sarebbe un errore madornale contro la Lazio, quando parliamo di voler la vittoria bisogna cercarla con coraggio non essendo scriteriati.

Vedendo questo centrocampo, a Lodi chiede qualcosa in più?

Francesco ha la possibilità di alzarsi un po’ di più. Le caratteristiche di questo centrocampo permettono di alzarsi un po’.

Una settimana è fatta di parole: qual è quella che si porta in panchina?

La fiducia. Quella che dobbiamo avere e quella che ho visto nella preparazione alla partita. Sappiamo che domani sarà una partita di grande sacrificio ma siamo consapevoli che con quella fiducia possiamo tirar fuori una grande prestazione. L’essere fiduciosi credo sia una cosa fondamentale.

Sulla fascia sinistra, considerando la prestazione di Rolin a Parma, aumentano le possibilità di rivederlo in campo?

Questo lo tengo per me, ho provato tante soluzioni. E’ una squadra che sta lavorando in modo concreto.

Del tridente della Lazio chi bisogna temere di più?

Credo sia una squadra di grande qualità e che ha trovato grande compattezza: non voglio caricare nessuno.

Ieri al termine della sfida tra Milan e Bologna qualcuno ha detto che chi tra le ultime cinque riesce a fare una serie di risultati positivi, si tira quasi definitivamente fuori dalla lotta per la salvezza. Al di là della vittoria, quanto può essere importante anche solo un pareggio domani?

E’ importante se poi si merita sul campo. E’ ovvio che i tre punti danno uno slancio diverso ma anche in queste gare dove meritavamo di più quei punti sono serviti tanto. Il risultato positivo è importante, ma i tre punti danno uno slancio diverso.

Il Catania ha un’ottima tradizione sugli schemi da calcio piazzato: quest’anno questi sono venuti meno e di conseguenza anche i gol dei difensori. State lavorando anche su quest’aspetto?

Stiamo lavorando tanto su quest’aspetto, io confido anche in questo. Con il Livorno è arrivato un gol così, i risultati di questo lavoro si iniziano a vedere.

Quanto il gruppo crede nella possibilità di potersi salvare?

Al 200%, ma non mi serve che lo dicano. Vedo cosa trasmettono in campo: prima della partita di Parma bastava guardarli in faccia per vedere che partita avrebbero fatto, questo mi fa dire che ci crediamo al 200%.

Si dice sempre che siano tutte importanti, ma guardando alla partita contro il Chievo, un’eventuale vittoria farebbe guardare diversamente allo scontro diretto?

Un’eventuale vittoria farebbe guardare la partita contro il Chievo da un’ottica diversa, c’è ancora un turno in mezzo.

Crede che la squadra debba gestire la partita in maniera meno frenetica?

Parma credo sia la riprova di questo: la gestione della partita aiuta. Quando c’è da crescere ci sono vari step e noi siamo bruciando le tappe.

Vedendo l’attacco, cosa vede di positivo sulla fase offensiva e su cosa si deve migliorare?

Credo che l’aspetto positivo sia la presenza di diversi giocatori nell’area avversaria, come a Parma. Tutto questo va fatto con l’equilibrio giusto ma ci stiamo lavorando.