Fra poche ore Latina-Catania, occasione buona per volgere lo sguardo oltre lo 0-1 guadagnato dal Bari a Torre del Grifo sette giorni fa, alla fine di una partita non molto bella, con un risultato forse bugiardo per quanto si era visto in campo, e il grande rammarico dei rossazzurri di non aver chiuso la partita nel momento migliore, per poi subire la beffa, come spesso succede in questi casi. La qualità non mancava fra le file catanesi, da Petkovic a Di Grazia, da Livaja a Garufi, ragazzi in grado di fare la differenza sia nei tiri a rete, come nel passaggio finale, ma nel calcio la tecnica - pur molto importante - non è tutto.

Ci vuole anche la voglia di vincere, di rimanere in partita fino alla fine, di inseguire il gol come se fosse una questione di vita o di morte, elementi che sono mancati tanto nel reparto arretrato, con la disattenzione costata poi la sconfitta, quanto in quello offensivo, reo di aver letteralmente sprecato una gran mole di occasioni di gol. Mister Pulvirenti peraltro non ne aveva fatto mistero a fine partita, parlando di involuzione rispetto la buona partita contro il Livorno, riconoscendo gli errori e le manchevolezze di difesa e attacco, senza tralasciare il fatto che comunque qualsiasi lezione può aiutare i ragazzi e che mai tutto è da buttare.

A guardare i numeri del confronto della prima giornata di ritorno fra le due stagioni, la scorsa e la corrente, salta subito all'occhio - oltre a quella del punteggio - la differenza di gol subiti e, soprattutto, fatti, il vero e proprio tallone d'Achille. Seconda in classifica con 29 punti (quinta e 23 punti, oggi), 20 gol fatti e 10 subiti (17 e 15, oggi). Dicevamo, gol fatti, tallone d'Achille. Si, perchè - ritornando alla classifica di oggi - se da un lato le reti subite sono perfettamente in linea con le squadre nelle prime quattro posizioni (Catania seconda insieme a Lazio e Roma, solo la Fiorentina ha fatto meglio con appena una rete in meno), è molto sconfortante il dato di quelle realizzate, dove solo Reggina, Trapani e Avellino hanno fatto peggio.

Però, guardando la classifica, il bicchiere può essere mezzo vuoto o mezzo pieno. Se da un canto si è mancata l'occasione di agguantare il quarto posto e quindi il Livorno, costretto in casa sul pari proprio dal Latina, dall'altro l'occasione è ancora li dietro l'angolo, visto che gli amaranto hanno allungato di un solo punto dagli etnei, che devono recuperarne tre in tutto. Dunque occasione mancata, ma c'è tutto il tempo di correggere inequivocabilmente la rotta verso quei play-off che abbiamo sempre dimostrato di meritare.

In squadra, molte le defezioni e le indisponibilità, soprattutto in difesa. Non saranno infatti della partita Brugaletta, Mozzicato, Gallo, Katsetis e Provini, convocati anche i '97 degli Allievi (hanno già esordito entrambi) Liuzzo Scorpo e Battaglia. Lovric alla seconda convocazione (ha giocato gli ultimi minuti della partita contro il Bari), già verso la sua prima partita da titolare. La schiera dei croati sempre folta con Lovric, Ostrek e Livaja. Il portiere Saitta, il difensore Capuano e il centrocampista Scapellato (ma è qui, rientrato da Noto, da poche settimane), unici elementi a non aver ancora giocato un solo minuto, sarà la volta buona? Presto la squadra si avvarrà anche delle prestazioni di Fabio Aveni, il bomber tanto amato negli ambienti rossazzurri, rientrato da Perugia, e di quelle dei nuovi arrivati dal "calciomercato" Ramos, Muscolino e Roccella.

Questi gli atleti a disposizione:
Portieri - Ficara, Saitta.
Difensori - Bonaventura, Cannone, Capuano, De Matteis, Lovric.
Centrocampisti - Garufi, Liuzzo Scorpo, Livaja, Ostrek, Scapellato, Sessa, Vaccaro.
Attaccanti - Battaglia, Caruso, Compagno, Di Grazia, Rossetti.

Probabile formazione (4-2-3-1):


Classifica: Lazio 35, Fiorentina 34, Roma 33, Livorno 26, Catania 23, Palermo 22, Napoli 22, Latina 19, Bari 17, Juve Stabia 14, Reggina 12, Crotone 10, Trapani 7, Avellino 1.