Cosi di Catania (Calcio): Fora i cucchi

Gioia rossazzurra a fine partita

Gioia rossazzurra a fine partita 

Nuovo appuntamento con l'avvincente rubrica del nostro Alessandro Russo

Buongiorno.

Shalom.

Cinquantesima puntata di  “Cosi di Catania (calcio)”: alleluia, alleluia!

Domenica ventidue ottobre duemilaventitré, ore dieci del mattino, è in arrivo un messaggio audio sull’account WhatsApp del mio smartphone. “Alessandro, oggi il Catania non vincerà. Ci puoi scommettere. E stai pur tranquillo che non vincerà manco domenica prossima con l’Avellino. Ascoltami, non andarci.”

Come se niente fosse accaduto, alle quattro in punto del pomeriggio io e il mio rampollo di quindici anni e mezzo, imperterriti, prendiamo posto in tribuna A dello stadio Angelo Massimino.

“Di progetti e sostenibilità - leggo in un cartellone - parlatecene in serie A. La C è un insulto per questa città. Devi vincere!!!”

“L’amore senza secondi fini - così uno striscione -  ve lo insegnano gli ultras. Combattete come noi: onorate la città!”

Nel momento in cui lo speaker legge la formazione rossazzurra tanta gente attorno a noi pare rassegnata al peggio.

“Oggi iucamu ccu setti menzi punti? Ma st’allenaturi mpazziu? Ma chi ni sacciu...”

Dopo il piccolo raccoglimento alla memoria del grande Renato Rambaldelli inizia la partita.

Il Catania non va.

L’atmosfera non è delle migliori, la gente continua a mormorare.

“È stata la famiglia Pelligra dall’Australia a imporre al presidente Ross di stringere la cinghia. Ecco perché adesso Grella è costretto a fare spese oculate e parla di attenzione al risparmio.”

 

Nel breve volgere di quindici primi su un’intera fettina di stadio, sarebbe a dire quella dove siamo seduti Matteo e io, definitivamente lo sgomento s’abbatte.

“Non è che stanno giocando contro il mister? Fa cuntu ca pi Tabbiani oggi fineruu tutti cosi.”

“Guardate la tribuna B. Ci sono tanti posti vuoti; mi sa che oggi molti abbonati hanno preferito rimanere a casa.”

“Mica scemi, hanno fatto bene..”

“Ndo supemmeccato sutta a me casa avi chinnici ionna ca già i vinnunu u panettuni. Su u nostru allenaturi accuntu ni voli unu ci u’ccattu e bonu chiu.”

“Ma l’arbitro di oggi è sempre lo stesso della scorsa volta?” “Minks…appoi  rigori non ci ni rinunu mai.”

Nelle nostre vicinanze son pochi quelli che incitano per davvero la squadra.

“Chiricò fa sempre le stesse identiche cose.”

“Non la vedo per nulla bene. Non ci siamo atleticamente e non tiriamo mai in porta; per non parlare del fatto che gli allenamenti sul campo in sintetico di Ragalna causano infortuni su infortuni, uno dopo l’altro, insomma in nzichitanza.”

Minuti di recupero del primo tempo.

“Ve lo ricordate Nicola D’Ottavio? Per me Di Carmine è la fotocopia di Nicola D’Ottavio.”

Intervallo.

“Inutile girarci intorno, quello di oggi pomeriggio mi sta sembrando un passo indietro. Il Catania somiglia a un paziente che si trova ricoverato in ospedale ma che ogni giorno che passa sta sempre peggio.”

La partita ricomincia.

“Si n’avvissuru  ghiri tutti pari e casi.”

Alle cinque e trentotto del pomeriggio, una luce s’accende sotto la Curva Nord e il Catania trova la via del gol.

Lo stadio esplode.

In un minuto spicchio di tribuna A tutti sorridiamo e ci abbracciamo felici e contenti.

“Samuel Di Carmine è un campione”

Passano cinque minuti, poco più poco meno.

“Chiricò è troppo forte.”

“Ma  quante traverse siamo capaci di prendere?Ora basta, però.”

Ancora cinque minuti

“Matri, trasiu Sarao”

Altri cinque.

“Cettu ca Tabbiani u puteva fari trasiri a Chiarella.”

“Ma De Luca unni ie”?

“Bonu, bonu accussì.”

“Stu Zanellatu mi piaci, avi bellu peri a pi daveru.”

Finalmente, poi, dal cerchio di centrocampo o appena appena giù di lì un uomo con canotta giallo canarino, calzoncini neri e calzettoni fluorescenti fischia tre volte di seguito. Arriva il momento di rispondere velocemente a un messaggio WhatsApp.

“Catania batte Taranto uno a zero. I tifosi sono allo stadio, le cucche a casa.”

 

22 ottobre 2023,  Catania, Stadio Angelo Massimino

Serie C girone C - 9° giornata di andata

Catania-Taranto 1-0

CATANIA:  Bethers; Castellini, Curado, Mazzotta; Bouah, Zammarini, Ladinetti (60’ Rizzo) Chiricò; (82’ Dubickas), Bocic (70’ Lorenzini); Marsura (82’ Zanellato); Di Carmine (82’ Sarao). All. Tabbiani

TARANTO: Vannucchi; De Santis, Antonini, Riggio; Mastromonaco (64’Bifulco), Romano (74’ Samele), Calvano, Zonta (46’Fiorani), Panico (46’ Ferrara); Kanoute, Cianci. All.: Capuano

ARBITRO: Scarpa di Collegno

Gol:  67’ Di Carmine