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Giovanni Marchese, ex di turno

Giovanni Marchese, ex di turno 

La presentazione della sfida tra Bari e Catania. Statistiche, numeri, amarcord, news, curiosità e probabili formazioni di una trasferta da non sottovalutare. A cura di Salvo Emanuele

Pazza idea salvezza ?

Stagione disgraziata quella del Bari scivolato, nel giro di un’estate, dall’esaltante campionato della scorsa stagione, concluso al decimo posto, all’inquietante  ultimo posto nell’attuale torneo. Un calvario senza fine che ha visto i galletti pugliesi, quanto mai spennacchiati, annaspare quasi sempre all’ultimo posto della classifica. I motivi di un’annata a dir poco pessima sono tanti: infortuni a catena che hanno ridotto notevolmente un organico già di suo poco valido per la categoria; scelte sbagliate in sede di mercato; errori arbitrali e una componente, da non sottovalutare, legata alla sfortuna. Infatti, sia con Ventura prima che con Mutti poi questo Bari ha disputato buone partite senza però riuscire ad ottenere quell’exploit capace di invertire la rotta. Certe stagioni, a volte, nascono così storte che non possono essere raddrizzate,in nessun modo. Domanda: quali motivazioni può avere una formazione che, sulla carta, è da tempo retrocessa? La vittoria di Parma, la prima della gestione Mutti, oltre ad interrompere un digiuno lungo quattro mesi ha riacceso la flebile (eufemismo) fiammella della speranza. Numeri alla mano, a sette giornate dalla conclusione con ventuno punti a disposizione, il Bari potrebbe ancora conquistare quel quart’ultimo posto distante 11 punti. Un’impresa titanica ed impossibile. Di certo, questo Bari ha dimostrato e continua a dimostrare di non esser una vittima sacrificale, onorando sino alla fine il campionato. Onore al ‘martoriato’ Bari.


Continuare a volare ma con umiltà

Parola d’ordine: evitare bruschi risvegli dopo l’ubriacante vittoria sul Palermo. Vincere 4 a 0 un derby  non capita tutti giorni (anche se certe imprese non sono nuove ai rossazzurri) e, talvolta, queste vittorie ‘esagerate’ possono essere deleterie. Esempio calzante: dopo aver espugnato il “Barbera” per 4 a 0 gli etnei, allenati da Zenga, nella giornata successiva persero in casa contro il Siena per 0 a 3. Una sconfitta nettissima figlia di una prestazione, quella dei rossazzurri, tutt’altro che decente. Dagli errori bisogna imparare qualcosa. Quindi, guai a sottovalutare il Bari pensando di ottenere agevolmente la tanto agognata  vittoria esterna. Testa bassa e pedalare con umiltà traendo dalla vittoria nel derby la giusta carica agonistica per spiccare definitivamente il volo in una stagione altalenante. A sette giornate dalla conclusione, con 5 punti di vantaggio sulla terzultima e con ben otto squadre alle spalle, il traguardo salvezza è ormai ad un passo. Da questo Catania, dal rendimento interno da scudetto (31 punti contro i 32 ottenuti dal Milan capolista!), bisogna attendersi di tutto. Ma dopo un periodo senza fine di vacche magre in trasferta adesso è tempo di vincere. – 5 all’Alba: “Vamos Catania, vamos!”


Rendimento in casa del Bari

Nelle 15 gare sinora disputate allo stadio “San Nicola” il Bari ha raccolto due vittorie (1-0 alla Juventus, 2-1 al Brescia), cinque pareggi (0-0 con Cagliari e Genoa, 1-1 con Cesena, Palermo e Fiorentina) e ben otto sconfitte (0-1 dal Parma, 0-2 da Lazio, Udinese, Napoli, e Bologna, 1-2dal Chievo Vr, 0-3 dall’Inter, 2-3 dal Milan). Nove le reti segnate, ventuno quelle subite. L’ultima vittoria interna risale al 26 settembre 2010: 2-1 al Brescia. Da quel match otto sconfitte e quattro pareggi. 
<b>Rendimento in trasferta del Catania</b>Lo score degli etnei nelle quindici trasferte affrontate nell’attuale torneo è di quattro pareggi (1-1 contro Milan, Lazio e Cesena, 0-0 contro la Sampdoria) ed undici sconfitte (2-1 a Verona contro il Chievo, 1-0 da Lecce, Napoli, Bologna e Genoa, 2-0 da Parma ed Udinese, 3-0 dalla Fiorentina, 3-1 dal Palermo, 3-0 dal Cagliari, 4-2 dalla Roma). Sette le reti segnate, ventisei quelle subite. L’ultima vittoria esterna del Catania risale il 7 febbraio 2010: 1 a 0 alla Lazio. Da quel match tredici sconfitte ed otto pareggi.

Precedenti in serie A

La formazione etnea in casa del Bari vanta una tradizione piuttosto favorevole; nelle tre gare di serie A disputate in Puglia, il Catania ha raccolto una vittoria e due pareggi senza mai subire reti: 1 a 0 nella stagione 1960/61 con gol di Caceffo per gli etnei; 0 a 0 nel 1963/64 e nella scorsa stagione. L’ultimo precedente è datato 3 ottobre 2009: punteggio a reti inviolate tra i galletti di Ventura ed i rossazzurri di Atzori.

Nel dettaglio i precedenti: 1960/61: Bari-Catania 0-11963/64: Bari-Catania 0-02009/10: Bari-Catania 0-0


Rudolf in dubbio

Per il match contro del “San Nicola” contro il Catania il tecnico pugliese Bortolo Mutti (ex calciatore rossazzurro) dovrà fare a meno di ben sei calciatori, quattro dei quali attaccanti: Salvatore Masiello, Kutuzov, Okaka, Barreto, Castillo e Romero. A preoccupare l’ex tecnico messinese anche le condizioni dell’ungherese Rudolf che, nel corso della settimana, ha lavorato precauzionalmente a parte. Se non dovesse recuperare, spazio all’honduregno Egdar Alvarez match-winner a Parma. L’altro ballottaggio riguarda il reparto arretrato: Rossi o Glik? Riguardo al modulo la scelta dovrebbe ricadere sul 4-3-2-1. Questo, quindi, il possibile undici iniziale dei galletti biancorossi: Gillet in porta; difesa a quattro con Andrea Masiello sulla destra , Belmonte ed uno tra Rossi o Glik a comporre la coppia centrale, l’ex peloritano Parisi sulla fascia sinistra ; Bentivoglio, Almiron e Gazzi in mediana; Huseklepp e  Ghezzal sulla trequarti; in attacco Rudolf o, in alternativa, Egdar Alvarez, altro ex messinese.


Terlizzi-Augustyn, coppia inedita

Oltre allo squalificato Silvestre la retroguardia etnea sarà priva di Potenza, Bellusci e di Spolli. Out, anche, Sciacca, Llama e Martinho; recuperato Schelotto. Si rivedono, tra i convocati, Izco, Biagianti e Capuano. Per la gara del “San Nicola” il tecnico etneo Diego Simeone dovrebbe riproporre, ad eccezione della coppia difensiva,  lo stesso undici che ha superato nettamente il Palermo. L’unico ballottaggio è legato al centrocampo: Ledesma o Schelotto? In linea di massima la formazione anti-Bari, schierata col 4-2-3-1, dovrebbe essere questa:  Andujar in porta; difesa a quattro con Pablo Alvarez sulla destar, Augustyn e Terlizzi inedita coppia centrale, Marchese (ex di turno) confermato sulla corsia mancina; Lodi e Carboni in mediana; Schelotto, Ricchiuti e Bergessio sulla trequarti; Maxi Lopez unica punta. Da non scartare l’ipotesi 4-3-2-1 con l’inserimento di Ledesma nel trio di centrocampo al posto di Schelotto.  Ancora panchina per Gomez.


Probabili formazioni

BARI(4-3-2-1): Gillet; A. Masiello, Belmonte, Rossi (Glik), Parisi; Bentivoglio, Almiron, Gazzi; Huseklepp, Ghezzal; Rudolf (E. Alvarez). A disp.: 25 Padelli, 52 Glik, 7 Rivas, 8 Donati, 3 Codrea, 24 Kopunek, 90 E. Alvarez. All.: Mutti
CATANIA (4-2-3-1): Andujar; Pablo Alvarez, Augustyn, Terlizzi, Marchese; Lodi, Carboni; Schelotto (Ledesma), Ricchiuti, Bergessio; Maxi Lopez. A disp.: 30 Campagnolo, 33 Capuano, 13 Izco, 24 Pesce, 27 Biagianti,  17 Gomez, 15 Morimoto. All: Simeone. 
ARBITRO: Valeri di Roma; Carrer-Costanzo; Bagalini. 
INDISPONIBILI: S. Masiello, Kutuzov, Okaka, Barreto, Castillo e Romero; Martinho, Bellusci, Llama, Sciacca 
SQUALIFICATI: Silvestre (1)
DIFFIDATI: Raggi, Glik, Donati, A. Masiello e Ghezzal; Andujar, Maxi Lopez e Gomez


Chi ci aspetta: occhio ai diffidati

Il prossimo avversario della formazione etnea sarà la Lazio impegnata nella trentaduesima  giornata nel match interno contro il Parma. Da seguire con attenzione le prestazioni di Kozak e Brocchi entrambi diffidati e di conseguenza a rischio squalifica.