Catania-Roma (2-1): pagelle

Bergessio, ancora un gol ed una grande prestazione...

Bergessio, ancora un gol ed una grande prestazione... 

I voti ai rossazzurri dopo la vittoria casalinga contro la Roma. Collettivo dal grande carattere, Bergessio-Maxi-Gomez "tanta roba".

ANDUJAR 6 Non può nulla sulla capocciata di Loria. C’è su Borriello poco dopo, nell’unico tiro in porta giallorosso dell’intera gara. Qualche uscita alta sintomo di una maggior sicurezza.

POTENZA 6 Nell’unica sbavatura Loria gli prende il tempo e fa gol. Per il resto gioca un match onesto, volenteroso e con un qualche proposta di sovrapposizione sulla corsia di competenza. Nella ripresa qualche sporadico duello con Vucinic, che non riesce mai ad impensierirlo.

SILVESTRE 6,5 Vista la condizione attuale gli basta davvero poco per tenere a bada i timidissimi attaccanti avversari. Prestanza fisica e precisione gli bastano ed avanzano per sigillare, prima con Spolli e poi con Terlizzi, il cuore della difesa.

SPOLLI 6,5 Idem come per Silvestre. Roccioso ed impeccabile finchè un infortunio lo toglie dalla mischia.

CAPUANO 6 Concentrato e senza sbavature, soffre solo in rarissime occasioni l’esuberanza di Rosi. Poi prende le misure a lui ed a Cassetti, provando anche ad alleggerire più d’una volta con sovrapposizioni sulla corsia mancina.

CARBONI 6,5 Tocca un’infinità di palloni anche perché, da schermo dinanzi la difesa, gli tocca fare anche il regista. Si sa bene quali siano le sue doti migliori, così si esalta nello sradicare palloni e stoppando sul nascere le sporadiche azioni ospiti.

LEDESMA 6 Criticato quasi per partito preso, offre una prestazione altalenante. Non sempre efficacissimo e lucido nelle giocate effettuate, mette però tanta volontà nel pressing. Rispetto al solito compie diversi inserimenti senza palla, e non è un caso che sfiori il gol in almeno tre occasioni.

BIAGIANTI 6 Inevitabile che la lontananza prolungata dai ritmi partita lo penalizzi. Ci mette volontà ma non tanto dinamismo, seppur contribuisca anche lui, finchè resta in campo, a fare densità in mediana mettendo in crisi i pari ruolo romanisti. Dà quello che può dopo la lunghissima sosta ai box. Poi il cambio preventivato ad inizio ripresa con Ricchiuti.

GOMEZ 7 Non si concede pause, offrendo novanta ed oltre minuti di scatti, dribbling, corsa ed accelerazioni. Largo a destra, poi a sinistra e per finire in mezzo, fa un po’ di tutto mancando in qualche occasione della dovuta precisione. Regala l’estasi dell’ultimo respiro trovando la forza per dribblare e depositare un sinistro morbido nell’angolino più lontano.

BERGESSIO 7,5 Fondamentale apporto di grinta, corsa e carattere dalla trequarti in su. Infila il terzo gol consecutivo (cinque in totale), stavolta di testa su pennellata di Lodi. Prima e dopo sfiora un paio di volte la rete, ingaggia duelli leonini con l’avversario di turno, e li vince quasi tutti sfoderando anche colpi di alto tasso tecnico. Al 95’ ha ancora la forza e la volontà di andare in percussione centrale ed offrire a Gomez la palla del 2-1.

MAXI LOPEZ 7 Match sontuoso, da grande riferimento d’attacco qual è. Praticamente vince tutti i duelli uno contro uno che ingaggia con i vari Burdisso, Loria e compagnia bella. Apre varchi importanti, anche se come spesso capita una volta defilatosi in area si apre una voragine. Il palo del primo tempo con un destro a giro di pura classe, poi il tempo non trovato per un tap in su corta respinta di Doni nella ripresa. Grande presenza e grande sostanza.

*TERLIZZI 6 In campo per Spolli infortunato, si disimpegna con ordine e senza sbavature. Non gioca molto perché a metà ripresa Simeone lo toglie per far posto a Lodi.

*RICCHIUTI 6,5 Ancora una volta ha un ottimo impatto sulla gara. Con lui i rossazzurri acquisiscono profondità, imprevedibilità ed ulteriore capacità di accelerazione offensiva. Tante le situazioni pericolose create partendo dalla solita posizione tra le linee.

*LODI 6+ Entra bene in partita, aumentando la densità a centrocampo e stravincendo il duello con i dirimpettai giallorossi. Sua la pennellata morbida per la testata vincente di Bergessio.

All. SIMEONE 7,5 Squadra ad immagine e somiglianza del proprio tecnico. Pochi fronzoli, enorme carattere e grinta, volontà e voglia di vincere fino all’ultimo, a dispetto di una spettacolarità di gioco non sempre esaltante. Si possono rintracciare meriti notevoli per il Cholo, capace di stimolare a mille una squadra ormai con la salvezza intasca. Il Catania degli anni precedenti, ad obiettivo raggiunto, non si è quasi mai spremuto ulteriormente. Invece oggi, complice anche un avversario che ormai può definirsi storico, ha tirato fuori il 110 per cento per salutare il proprio pubblico come meglio non si poteva. Gara ottima per piglio iniziale, intensità, ritmi e volume di gioco. Nessuna pausa, pallino del gioco in mano dal primo all’ultimo minuto, e Roma stracciata sotto tutti i punti di vista. Vittoria voluta con tutte le forze, ottenuta con pieno merito nonostante le situazioni di gara non abbiano di certo strizzato l’occhio ai rossazzurri. Ancora una volta i cambi in corsa sono risultati decisivi. A tutti quelli che in tribuna storcevano il naso alla sostituzione di Terlizzi per Lodi, il campo ha risposto con un predominio del Catania ancora più accentuato. Scelta tattica azzeccata. Da quel momento la Roma non ha più oltrepassato la metà campo, il centrocampo ha assunto il marchio rossazzurro a tutti gli effetti e la difesa a tre (di cui uno solo, Silvestre, era il difensore puro) è bastata ed avanzata per tenere a bada gli sgonfi ed abulici Totti e Vucinic. Il tecnico argentino ha disegnato una squadra ultra offensiva, cercando fino all’ultimo istante una vittoria che assume un valore ben oltre i tre punti incamerati. Tante critiche, ancor più scetticismo per il Cholo ed il suo gruppo. Alla fine è record di punti, con sorpasso al fotofinish sul leggendario Catania scintillate dell’era Mihajlovic.

arbitro TAGLIAVENTO 4 Il sedicente miglior fischietto d’Italia ne azzecca pochissime. Arbitraggio quasi a senso unico, con più d’una svista, almeno due rigori non dati al Catania ed una punizione inesistente dalla quale viene fuori la rete di Loria.