Catania-Pescara: presentazione della gara

Degno saluto per l'ultima stagionale al

Degno saluto per l'ultima stagionale al "Massimino" 

La presentazione e le probabili formazioni dell'ultima gara casalinga della stagione per il Catania. Obiettivo ottavo posto per i rossazzurri; onore ed orgoglio per i biancoazzurri.

Degno saluto (d)al “Massimino”
Si accendono, per l’ultima volta in questa stagione, le luci dello stadio “Angelo Massimino”. Riflettori che hanno illuminato una stagione esaltante che ha regalato alla formazione di Maran ben 37 dei 52 punti in classifica. Undici vittorie, quattro pareggi e tre sconfitte (tutte contro le ‘strisciate’ del nord e con non poche polemiche) sintomo di una grande forza che si conferma da anni. Grandi numeri per un’annata splendida che ancora può regalare gioie e soddisfazioni al Popolo Rossazzurro. Nel mirino l’ottavo posto, distante appena un punto, occupato da un’Inter ormai allo sbando, attesa dall’ostica trasferta in casa del Genoa. L’operazione sorpasso è fattibile, molto fattibile. L’ottava piazza, oltre al prestigio, porta in dote la qualificazione diretta agli ottavi di finale della prossima Coppa Italia: per la serie ‘mai visto prima’. Batter il Pescara per la classifica, per incrementare il nuovo record di punti in serie A e per salutare al meglio il Popolo Rossazzurro del “Massimino”. Un Popolo che, a sua volta, dovrà rendere omaggio (in termine di presenze e calore) ad una squadra autrice di una stagione da incorniciare. Degno saluto ad entrambe le parti, come giusto che sia. Inseguendo l’ottavo posto: “Siate folli, siate affamati, siate umili, siate elefanti!”

Stagione disgraziata
Stagione amara, amarissima, quella vissuta dalla formazione abruzzese. Un ritorno in serie A tanto atteso, ottenuto in un modo trionfale (con Zeman in panchina), ma gestito nel peggior dei modi. Via i pezzi pregiati in estate, i vari Verratti, Immobile e Insigne, dentro giocatori mediocri e poco dotati per la categoria. Un autentico fallimento gestionale, concluso con una retrocessione ‘annunciata’ già nel corso dei mesi del ritiro pre-campionato. A dir la verità, però, il girone d’andata del Pescara non era stato proprio da buttare: 20 punti con quattro lunghezze di vantaggio sulla terz’ultima. Un buon rendimento per una neopromossa. Poi, dalla sorprendente vittoria di Firenze del 5 gennaio (ultimo successo dei biancoazzurri in campionato) il tracollo: 15 sconfitte e 2 pareggi (a Palermo e Roma). Una caduta verticale e inarrestabile che ha fatto sprofondare gli abruzzesi all’ultimo posto della classifica, ufficializzando una retrocessione già scritta da un pezzo. Con quali stimoli al “Massimino”? Con orgoglio e voglia di onorare sino alla fine una stagione disgraziata.

Ballottaggio in porta
Rientri importanti in casa rossazzurra. Mister Maran, infatti, ritrova dopo ben tre giornate (di squalifica) il portiere Mariano Andujar e il difensore Beppe Bellusci, con il primo in ballottaggio con Alberto Frison per il posto ‘unico’ a difesa della porta rossazzurra. Al rientro anche Ciro Capuano. Confermato il 4-3-3, il tecnico di Rovereto dovrebbe schierare questo undici: Andujar in porta; Izco, Legrottaglie, Spolli e Marchese in difesa; Biagianti, Lodi ed Almiron in mediana; tridente offensivo composto da Barrientos, Bergessio e Gomez. Da non scartare la soluzione 4-2-3-1 con l’inserimento di Castro e l’esclusione di Almiron.

Emergenza senza fine
Per l’ultima trasferta della stagione mister Bucchi (ex calciatore rossazzurro nel 2002) dovrà fare i conti con diverse assenze. Out lo squalificato Rizzo e gli infortunati D'Agostino, Modesto, Weiss, Quintero, Caprari, Pelizzoli e Sculli. Questa la probabile formazione abruzzese, schierata col 4-2-3-1: in porta il giovane Perin; difesa a quattro con Zauri, Kroldrup, Capuano (Inseguito dal Catania in sede di mercato qualche stagione addietro) e Balzano; davanti alla difesa agiranno Bjarnason e Togni (match-winner nella gara d’andata); batteria di trequartisti firmata da Di Francesco, Cascione e Celik; in avanti Sforzini. Solo panchina per la punta Caraglio, accostato in passato ai rossazzurri, che fino a questo momento ha deluso le aspettative.

CATANIA (4-3-3): Andujar (Frison); Izco, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Biagianti, Lodi, Almiron; Barrientos, Bergessio, Gomez. A disp.: Frison, Terracciano, Augustyn, Ricchiuti, Cani, Bellusci, Potenza, Castro, Salifu, Keko, Doukara. All: Maran

PESCARA (4-2-3-1): Perin; Zauri, Kroldrup, Capuano, Balzano; Bjarnason, Togni; Di Francesco, Cascione, Celik; Sforzini. A disp.: Falso, Zanon, Bocchetti, Bianchi Arce, Cosic, Blasi, Abbruscato, Caraglio, Vukusic. All: Bucchi

ARBITRO: Pasqua di Tivoli; Colella-Liberti; IV Giallatini; ADD Di Bello-Castrignanò

INDISPONIBILI: Sciacca e Alvarez; D'Agostino, Modesto, Weiss, Quintero, Caprari, Pelizzoli e Sculli

SQUALIFICATI: Rolin; Rizzo.

DIFFIDATI: Alvarez, Izco e Bergessio; Quintero, Togni e Balzano