Catania-Milan: mi ritorni in ment ex

Maxi Lopez nel giorno del suo ultimo gol in rossazzurro

Maxi Lopez nel giorno del suo ultimo gol in rossazzurro 

In vista della gara del "Massimino" tra rossazzurri e rossoneri riecco Maxi Lopez 'freschissimo' ex. Tra le fila degli etnei un ex milanista: Nicola Legrottaglie

Applausi per Maxi
Nell’attesissimo confronto tra rossazzurri e rossoneri del “Massimino”, in programma sabato 31 marzo alle ore 18, non può passare inosservato il ritorno da avversario dell’attaccante argentino Maxi Lopez, ceduto in prestito al Milan proprio qualche mese addietro. Un ritorno suggestivo, quello della ‘Gallina de oro’, proprio in uno stadio che gli ha permesso di far conoscere il suo vero valore, dopo l’esperienza poco fortunata vissuta a Barcellona. E già, Catania e Barcellona da affrontare nel giro di una settimana. Il rossazzurro che avvolge il biondo argentino, esploso a suon di gol sotto l’ala protettrice dell’Etna. Reti che hanno regalato al Catania due salvezze (una delle quali straordinariamente epica) e svariati successi importanti (il 2-0 al Palermo del 3 aprile 2010, tanto per fare qualche esempio). Certo, il passaggio dal rossazzurro al rossonero ha assunto le sembianze di una fastidiosa e alquanto stucchevole telenovela. Una settimana da ‘recluso’ in un hotel milanese in attesa della fumata bianca (o rossonera, in questo caso) è stata un’immagine poco simpatica. Ma ‘chiudendo’ un occhio e aprendo l’altro riecco i suoi gol e le sue lacrime dopo il gol realizzato al Palermo lo scorso 18 dicembre. Come accogliere Maxi Lopez nelle vesti (scomode) di avversario? Ma che domande: con una caterva di applausi. Il passato (e i gol) non si dimenticano. Grazie Maxi!

Maxi, reti de ‘oro’
Nato a Buenos Aires il 3 aprile 1984 Maximiliano Gaston Lopez può essere considerato, senza ombra di dubbio, come uno dei più grandi giocatori ad aver indossato la casacca rossazzurra: classe cristallina, gesti tecnici ad alto coefficiente di difficoltà (la rete in rovesciata al Livorno, per esempio), fisico imponente e potenza devastante.
Giunto a Catania nel gennaio 2010 con 11 reti in 17 gare contribuisce in modo massiccio alla fantastica rimonta del Catania di Sinisa Mihajlovic. Reti pesanti e di pregevole fattura. La prima giunge il 7 febbraio, nella seconda gara in rossazzurro: rete di rapina per l’1-0 finale che permette al Catania di espugnare l’Olimpico laziale. Per la prima rete al “Massimino” bisogna aspettare la magica notte del 12 marzo: perfetto suggerimento dalla destra di Alvarez, diagonale bruciante di prima intenzione del biondo attaccante: è la rete che avvia la rimonta del Catania sull’Inter di Mourinho. Qualche settimana più tardi ecco la grande doppietta al Palermo proprio nel giorno del suo ventiseiesimo compleanno: in meno di venti minuti stende i rosanero con due gol da vero attaccante. Ma la gemma tecnica della stagione è quella realizzata al “Picchi” di Livorno: una bicicletta volante da far spellare le mani. Prodezza balistica resa ‘inutile’ dalle tre reti labroniche precedenti. Senza ombra di dubbio i sei mesi ‘migliori’ del Maxi Lopez rossazzurro.

Con Giampaolo son dolori
I primi sei mesi in rossazzurro non sono passati inosservati. Così, nell’estate 2010, alla porta del Catania bussano diversi club importanti. La dirigenza rossazzurra, però, blinda l’argentino (rifiutando circa 16 milioni di euro) mettendolo a disposizione del nuovo tecnico Marco Giampaolo. Con il mister di Bellinzona, però, non son rose ma dolori. In campo Maxi sembra un altro giocatore, lontano parente dall’attaccante devastante di qualche mese prima. Le cose non cambiano neanche con l’arrivo di Diego Simeone. Il bilancio finale, rispetto ai sei mesi precedenti, non è all’altezza delle aspettative: 8 reti in 35 presenze. Gol che, comunque, contribuiscono ancora una volta alla salvezza degli etnei.

Lacrime finali
Ed eccoci ai giorni nostri. Dopo un’estate infuocata vissuta con le pressanti voci di un passaggio a Firenze o al Genoa, Maxi Lopez rimane ancora in rossazzurro. Ma è un rapporto ormai agli sgoccioli. Tra problemi fisici e di altro tipo Lopez inanella appena 3 reti (due su calcio di rigore) in 14 gare. Contro il Palermo, nel derby del “Massimino” dello scorso 18 dicembre, realizza il gol del 2-0, l’ultimo regalo al popolo rossazzurro. Rete accompagnata da un’esultante intensa fatte di lacrime d’addio. Con la maglia del Catania Maxi Lopez ha totalizzato 70 presenze (4 in Coppa Italia) e 26 reti (4 delle quali in Coppa Italia).

Legrottaglie una presenza e uno scudetto
Maxi Lopez, però, non sarà l’unico ex della partita. Infatti, tra le fila del Catania milita un ex rossonero: Nicola Legrottaglie. Esperienza fugace, appena sei mesi, contrassegnata dallo scontro ‘distruttivo’ col colosso laziale Kozak, causa di un brutto infortunio che ha costretto il difensore pugliese a collezionare appena un gettone con i rossoneri. Nonostante tutto, anche con una sola presenza nel palmares di Nicola Legrottaglie, oltre ai successi juventini, c’è anche uno scudetto ottenuto con la maglia del Milan.