Catania-Genoa (3-2): Kiss the rain!

Lodi e Bergessio firmano la prima vittoria rossazzurra

Lodi e Bergessio firmano la prima vittoria rossazzurra 

Il commento al match del "Massimino" tra etnei e genoani. I temi 'caldi': Prima bagnata, prima fortunata; Maran, scelte azzeccate; Castro, l'uomo della pioggia; Dopo la sosta visita all'ex Montella

Prima bagnata, prima fortunata
Pioggia di emozioni al “Massimino”, in tutti i sensi. Il Catania di Rolando Maran supera meritatamente il Genoa degli ex Vargas e Seymour ottenendo così la prima vittoria in campionato. Un successo assai sofferto, ottenuto sotto una pioggia torrenziale che ha ‘acceso’ ulteriormente un match già vibrante. La pioggia autentica amica fraterna del Catania. Per l’Elefante, infatti, vincere o disputare grandi prestazioni sotto la pioggia, è diventata una piacevolissima consuetudine. La vittoria sul Genoa è solo l’ultima gemma della grande collezione ‘bagnata’ della galleria dei ricordi rossazzurri: la rimonta sul Vicenza del 2005/06 (col gran gol di Orazio Russo), le vittorie contro l’Inter (il 3-1 del 2010 e il 2-1 della scorsa stagione), i pareggi contro Juventus, Roma e la vittoria sul Napoli della scorsa stagione, tanto per citarne alcune. Una pioggia che, oltre ad accendere la gara, ha dato quel pizzico di fortuna che in precedenza era mancata agli etnei. Sotto di una rete (vantaggio di Kucka, giunto proprio nel momento migliore dei rossazzurri) il Catania ha cinto d’assedio la difesa genoana senza, però, riuscire a perforare la porta di Frey. Nella ripresa con l’ingresso di Castro (e della pioggia) qualcosa è cambiato: Bergessio ha ‘visto’ (finalmente) la porta per due volte ribaltando la situazione. Vittoria in tasca? Assolutamente no. La bordata di Jankovic, a una decina di minuti dal termine, aveva infatti riacceso i fantasmi di un nuovo pareggio. Non per ‘mastro’ Lodi, però. La pennellata del mancino campano (ma ormai etneo d’adozione)riporta in avanti i rossazzurri mandando in estasi l’inzuppato popolo del “Massimino”. L’immagine più bella? Quella che ritrae Bergessio e Lodi sdraiati e stremati vicino alla bandierina del calcio d’angolo, a pochi passi da una Curva Nord in visibilio. Anima, cuore, coraggio e carattere per un Catania che piace alla sua gente: “Vi vogliamo così!”

Maran, scelte azzeccate
Prima vittoria in serie A per “The Edge” Maran. Una vittoria soffertissima, ma estremamente meritata, figlia delle scelte del tecnico di Rovereto. Inizia il match schierando lo stesso undici che si era ben disimpegnato a Roma, preferendo Bellusci a Rolìn e Biagianti ad Izco. Il capolavoro tattico, però, arriva al minuto 10 della ripresa: fuori Almiron per Castro con gli etnei che passano dal 4-3-3 al 4-2-3-1. Qui cambia la partita. I tre trequartisti (Barrientos, Castro e Gomez) alleggeriscono il lavoro tattico di Bergessio (autore di una prestazione generosissima, come al solito) avvicinandolo alla porta genoana. In due minuti il ‘Lavandina’ sigla due reti da attaccante puro (il primo con uno scavetto, il secondo con un prepotente colpo di testa) scaricando in rete tutta l’ansia e la tensione accumulata in precedenza; perché un attaccante vive di gol e se non segna soffre. Altra scelta azzeccata l’ingresso di Izco per uno stanco Biagianti nel cuore della ripresa. Nel finale l’ingresso di Sciacca per Barrientos completa l’opera. Unica nota stonata le troppe incertezze dietro: meccanismi difensivi che devono ancora essere registrati al meglio. Ma la strada è quella giusta. Buona Maran, buona anche la seconda.

Castro, l’uomo della pioggia
Sette giorni fa un suo pallonetto avrebbe potuto regalare al Catania la prima gioia nell’Olimpico giallorosso, ma la traversa ha chiuso in faccia la porta alla storia. Contro il Genoa, pur non segnando, Lucas Castro è stato l’uomo che ha cambiato l’incontro. Il suo ingresso, coinciso con i primi scrosci di pioggia, ha permesso al Catania, in particolar modo a Bergessio, di essere più incisivo: il primo gol del ‘Lavandina’ nasce proprio da una sua invenzione. Castro, l’uomo della pioggia. Corre, si batte, rimedia un’ammonizione appena entrato in campo per un’eccessiva carica agonistica, inventa situazioni pericolose. Di certo non è né Gomez né Barrientos, ma è semplicemente el ‘Pata’: un esterno fisico, dalle movenze un po’ ‘grezze’con delle caratteristiche diverse rispetto agli altri giocatori offensivi presenti nell’organico rossazzurro. Un’arma che mancava. E se poi dovesse piovere ancora…

Dopo la sosta visita all’ex Montella
Archiviato il secondo turno di campionato, con gli etnei a +4 sulla ‘zona calda’, è già tempo di fermarsi causa gli impegni della Nazionale azzurra di Cesare Prandelli. Dopo la sosta, utile per migliorare ulteriormente la condizione atletica, il Catania farà visita alla rinnovata Fiorentina degli ex Montella e Llama, quest’oggi sconfitta al “San Paolo” dal Napoli. La gara del “Franchi” di Firenze, al di là dello stimolante confronto contro un tecnico che ha fatto (molto) bene sotto l’Etna, rappresenta un banco di prova assai probante che dirà molto sul futuro degli etnei. -36 all’Alba: “Siete stati affamati, siete stati folli, siete stati umili, siete stati elefanti!”