Catania-Chievo Vr: presentazione della gara

Giovanni Marchese, ex di turno

Giovanni Marchese, ex di turno 

La presentazione della gara del "Massimino" tra etnei e clivensi. I temi caldi: la verità in quattro gare, primo atto; riprendere la marcia; ostico, rognoso e scorbutico.

La verità in quattro gare: atto primo
Archiviato il ‘presunto’ ciclo terribile, contro Inter, Fiorentina, Lazio, Napoli e Milan, che ha portato nelle casse etnee la bellezza di otto punti sui dodici disponibili, il Catania di Vincenzino Montella si appresa ad affrontare un nuovo ciclo di partite che, sulla carta, sembrerebbe meno complicato e più agevole: Chievo in casa, Lecce in trasferta, Cagliari al “Massimino” ed Atalanta in trasferta. Quattro gare prima del derby col Palermo che ci sveleranno le reali ambizioni dell’Elefante, partito con l’obiettivo ‘base’ salvezza e dallo sfizio di raggiungere quota 50 punti. Primo atto Catania-Chievo Verona.

Riprendere la marcia
Digerita a fatica la pesante scoppola milanese il Catania di Vincenzino Montella è pronto a ripartire dalle belle prestazioni, costellate da vittorie e punti pesanti, che avevano proiettato gli etnei nei quartieri alti della classifica. Il quinto posto (in coabitazione con Napoli e Roma) a +6 dalla zona retrocessione è uno scenario di classifica ampiamente confortante e soddisfacente. Uno scenario impensabile (per i più scettici, ndr) alla vigilia del torneo che deve essere mantenuto con le armi che hanno contraddistinto il Catania di Montella nelle prime dieci giornate: corsa, impegno, sacrificio, aggressività, imprevedibilità e voglia di stupire. Il match col Chievo Verona è il primo di un miniciclo di quattro gare che opporrà gli etnei ad altrettante rivali dirette per la salvezza. Gara ostica da affrontare con la giusta concentrazione ed umiltà. Già, l’umiltà: la qualità fondamentale per disputare al meglio qualsiasi partita. A Milano è venuta a mancare. Che sia solo un episodio e non una consuetudine. Ne siamo certi. – 36 all’AlbA:”Siate Folli, siate Affamati, siate Umili, siate Elefanti!”

Ostico, rognoso e scorbutico
La sofferta vittoria interna sulla Fiorentina, nel turno che ha preceduto la sosta, oltre ad essere fatale alla panchina di Sinisa Mihajlovic (esonerato) ha interrotto la preoccupante serie negativa clivense giunta a tre sconfitte di fila. Prestazioni negative, una delle quali pessima (il 4-1 rimediato a Siena), che avevano turbato la tranquillità di un ambiente da sempre visto come un’oasi felice ed ‘incontaminata’. La rete ‘scaccia-crisi’ di Rigoni ha si salvato la panchina del tecnico Di Carlo (cavallo di ritorno dopo) ma non ha completamente risolto i problemi di una formazione che, nonostante i dodici punti in classifica, non entusiasma. Vittoria del Catania in cassaforte? Ma quando mai. Nonostante il periodo poco felice il Chievo Verona è da sempre una squadra rognosa e scorbutica capace di non far giocare gli avversari. Una ‘brutta’ gatta da pelare pronta a far barricate al “Massimino” ed a ripartire in contropiede alla ricerca del colpaccio da tre punti. Un colpaccio esterno mai assaporato nel corso di questa stagione.